DI ELODIE VUILLERMIN
Credo che questo film sia uno dei più odiati della Disney, o perlomeno uno di quelli che la gente preferisce dimenticare. Sicuramente la mia mogliettina spirituale, Eleonora, avrebbe preferito che questo articolo non uscisse. Al contrario, l’Augusto Direttore, il Mitico Albertone, era eccitato all’idea di una puntata di Otherside dedicata a Chicken Little.
Ora, quanti di voi si aspettavano che tale film fosse tratto da un racconto popolare europeo? Io no di certo. Il racconto in questione è Henny Penny, più comunemente noto come Chicken Little. Il protagonista è un pulcino (o una gallina), che un giorno, dopo essere stato colpito in testa da una ghianda caduta dall’albero, arriva a pensare ingenuamente che il cielo stia per cadergli addosso. Egli decide di raccontare la sua tesi al re e durante il suo viaggio incontra altri animali, che si uniscono a lui e gli credono sulla parola: tra questi, il gallo Cocky Locky, l’anatra Ducky Lucky, l’oca Goosey Loosey e il tacchino Turkey Lurkey. (Sì, hanno tutti nomi in rima.) Una volpe, Foxy Loxy, offre agli animali una scorciatoia per arrivare al re, ma in realtà li attira fino alla sua tana, dove se li mangia tutti.

La storia è una metafora della paranoia e dell’isteria di massa. Vuole insegnare ai giovani lettori che non bisogna credere ciecamente a tutto ciò che ci viene detto.
Nel 1823 un certo Just Mathias Thiele pubblicò una prima variante di Henny Penny in lingua danese. Il pulcino scatena il panico e l’isteria di massa quando una noce gli cade sulla schiena. I nomi dei personaggi sono Kylling Kluk, Høne Pøne, Hane Pane, And Svand, Gaase Paase e Ræv Skræv. Alla fine vengono raggirati dalla volpe, che si unisce al gruppo per poi mangiarsi tutti gli animali, uno a uno, una volta raggiunto il bosco.
Nel 1840, a Roxbury (Massachusetts), J. G. Chandler pubblicò The Remarkable Story of Chicken Little, un libro illustrato per bambini. Qui i nomi dei personaggi cambiano ancora, diventando Chicken Little, Hen-Pen, Duck-Luck, Goose-Loose e Fox-Lox. Ciò che dà il via alla tesi assurda del protagonista è una foglia di rosa che gli cade sulla coda, spaventandolo.
All’interno del libro Popular Rhymes, Fireside Stories, and Amusements of Scotland, scritto nel 1842 da Robert Chambers, Henny Penny si convince che il cielo stia per crollargli addosso perché a cadergli in testa non è una ghianda, ma un pisello. Nel 1849 fu pubblicata la versione inglese di Halliwell, denominata Chicken-licken, con differenze minime rispetto a quella di Chambers.
Finora abbiamo trattato di varianti del racconto in cui il finale è sempre lo stesso: la volpe si approfitta dell’ingenuità degli animali e se li mangia (a volte da sola, in altre versioni con l’aiuto di tutto il suo nucleo familiare). Ma negli anni successivi vennero pubblicate altre versioni in cui Chicken Little si salva, e con lui anche gli altri animali. In certi casi il re viene avvisato in tempo della presunta catastrofe. In altre versioni ancora i personaggi sfuggono dalla volpe e tornano al proprio recinto a occuparsi delle loro tipiche faccende quotidiane, come la deposizione delle uova, accantonando del tutto l’allarme del cielo che crolla.

La Disney ha creato due adattamenti animati di Henny Penny. Il primo, dal titolo Questione di psicologia, è un corto distribuito durante la Seconda guerra mondiale (più precisamente nel 1943) allo scopo di screditare il nazismo, su richiesta del governo statunitense. Qui Chicken Little ed Henny Penny sono, per la prima volta, due personaggi distinti: il primo è un pulcino che ama giocare con il suo yo-yo, la seconda una delle tante comari pettegole del villaggio. La storia è ambientata in un pollaio, dove una piccola comunità di uccelli vive emulando in tutto e per tutto i comportamenti umani: hanno case con un tetto, indossano vestiti, fumano sigari, lavorano a maglia, ballano, bevono tè, giocano a carte e altro ancora.
La volpe Foxy Loxy, seguendo il consiglio di un libro di psicologia, cerca di divorare il pollaio senza farsi scoprire dal fattore. Comincia il suo piano raggirando l’elemento più debole e stupido del gruppo, ossia Chicken Little, a cui fa credere che il cielo stia cadendo; quest’ultimo allerta tutto il pollaio, ma il sindaco Cocky Locky, un vecchio gallo, non gli crede e calma la folla. Allora Foxy Loxy decide di screditare il sindaco imitando le voci di tutti e diffondendo menzogne sul suo conto attraverso i fori nello steccato che circonda il pollaio. Sprona quindi Chicken Little a proclamarsi nuovo sindaco e difendere la sua tesi del cielo che crolla, poi colpisce Cocky Locky con un nuovo pezzo di cielo. Questo scatena l’isteria di massa.
Tutti gli animali corrono a rifugiarsi nella tana di Foxy Loxy, seguendo una segnaletica predisposta dalla volpe stessa, e una volta a destinazione vengono divorati; le loro ossa verranno disposte in seguito come lapidi in un cimitero improvvisato. Il narratore, turbato, ribatte che la storia non dovrebbe finire in quel modo, perché il libro che sta leggendo ha il lieto fine, ma a quel punto viene interpellato direttamente da Foxy Loxy, che gli dice di non credere a tutto ciò che legge.
In origine il cortometraggio doveva avere riferimenti molto più espliciti alla guerra e al nazismo: il libro di Foxy Loxy avrebbe dovuto essere il Mein Kampf e le tombe avrebbero dovuto avere la forma di una svastica.
Il secondo adattamento che la Disney fece di Henny Penny è proprio il film a cui avevo accennato all’inizio, Chicken Little – Amici per le penne, uscito nel 2005 e realizzato interamente in computer graphic. La storia, ambientata nella città Querce Ghiandose (Oakey Oaks in originale), si discosta molto dal racconto originale.

Il protagonista dice che un pezzo di cielo gli è caduto in testa. I suoi concittadini si convincono che abbia sollevato un gran polverone per la caduta di una ghianda ed egli diventa lo zimbello di tutta la città. Per buona parte del film, quindi, cerca di rimediare al suo sbaglio. Vuole essere protagonista di qualcosa di grandioso, diventare un eroe, così che tutti si dimentichino del suo errore. Ma più di ogni altra cosa vuole rendere il padre orgoglioso di lui.
Proprio quando riesce nel suo intento, in città compaiono gli alieni e uno di loro, un esemplare cucciolo, si perde sulla Terra. Per un malinteso, i genitori del piccolo credono che egli sia stato rapito e chiamano i rinforzi: così la città si ritrova sotto attacco a causa di uno squadrone di UFO. Chicken Little riesce a dimostrare come stanno le cose e a riunire il cucciolo extraterrestre con la sua famiglia. Alla fine tutto si risolve per il meglio: si scopre che gli alieni sono in realtà pacifici e che vengono ogni anno a Querce Ghiandose per fare scorta di ghiande, di cui vanno ghiotti. Viene rivelata anche la natura del pezzo di cielo, ossia un pannello difettoso che si staccava di continuo dall’astronave. Così Chicken Little viene trattato da eroe e gli dedicano un nuovo film, dove è un gallo tutto muscoli in lotta contro una feroce razza aliena.
Qui Foxy Loxy (in italiano chiamata Dina Volpefina) diventa una femmina adolescente e non è più l’antagonista principale, ma solo una dei tanti bulli della scuola che prende di mira Chicken Little e il suo gruppetto di amici, oltre ad essere la più grande rivale del pulcino quando egli cerca di farsi valere nella squadra di baseball. Ci sono molti più animali rispetto all’originale: non soltanto uccelli e volpi, ma anche maiali, pesci con un casco pieno d’acqua in testa, pecore, cani, conigli e così via. Nel complesso trovo il film carino per la sua profondità morale, ma mediocre dal punto di vista grafico.

