DI ROCCO DE GILIO
I campi di concentramento furono costruiti in un primo momento come campi di detenzione di oppositori politici, Ebrei, disabili, omosessuali e zingari. Dopo l’entrata in vigore delle leggi naziste emanate contro queste categorie, ed in particolare contro gli Ebrei, i campi di detenzione divennero campi di sterminio.

Per attuare la “Soluzione Finale” (il genocidio o l’eliminazione di massa degli Ebrei), i Nazisti ne costruirono diversi in Polonia, il Paese con la popolazione ebraica più numerosa. I campi di sterminio furono progettati con l’obiettivo di creare un’efficiente macchina per l’eliminazione di massa dei prigionieri. Tra questi, Chelmno fu il primo a essere realizzato e divenne operativo nel dicembre del 1941. Qui Ebrei e Rom venivano uccisi con i gas di scarico di furgoni che erano stati appositamente modificati. Nel 1942 i Nazisti misero in funzione i campi di sterminio di Belzec, Sobibor e Treblinka per eliminare gli Ebrei del Governatorato Generale (il territorio all’interno della Polonia occupato dai Tedeschi).

I Nazisti costruirono le camere a gas (cioè ampi vani in cui i prigionieri venivano uccisi con il gas velenoso) per attuare lo sterminio in modo massiccio, ma anche perché questo metodo rendeva il processo più impersonale per coloro che dovevano portarlo a termine. Il campo di sterminio di Birkenau, che faceva parte del complesso di Auschwitz, era dotato di quattro camere a gas, nelle quali, durante il periodo in cui le deportazioni raggiunsero la maggiore intensità, furono uccisi fino a 6.000 Ebrei al giorno.
Dopo la liberazione, si calcolò che in questi luoghi furono assassinati circa 2,7 milioni di persone tra uomini, donne e bambini. Sei milioni di Ebrei in totale, al di là dei campi di sterminio, vennero eliminati in quel periodo.

Oggi, 27 gennaio, ricordiamo una delle più grandi atrocità commesse dall’essere umano, ricordiamo la liberazione dei campi di concentramento, dove avvenne lo sterminio della “razza ebraica” (così definita dai Nazisti e dai suoi alleati). Questo genocidio è oggi noto con il nome di Olocausto.