DI PAMELA ALLKOCI
La mia ultima sigaretta
La mia prima ultima sigaretta non la ricordo affatto.
Si è consumata tra le mie dita senza troppe pretese.
È stato un addio silenzioso e fugace,
Di quelli che non ti aspetti affatto.
Come quelle lunghe storie d’amore che finiscono
una mattina d’inverno senza lasciare alcun sapore.
La mia seconda ultima sigaretta invece l’ho desiderata
come quella storia mai cominciata.
Piena di trepidazione e aspettative.
Ho aspirato ogni nota consapevole del fatto che era la terzultima,
la penultima
e infine l’ultima.
Ho provato un doloroso piacere nel vedere il tizzone ardente consumarsi fino in fondo.
La mia terza ultima sigaretta non è ancora arrivata.
La attendo senza molta voglia, la desidero tiepidamente,
con il costante timore che possa essere soltanto l’ennesima ultima sigaretta.