Un Web Magazine in cerca di «Sei Personaggi In Cerca D’Autore»

DI ALBERTO GROMETTO

Direi che il solo modo per iniziare questo articolo, sia iniziarlo. 

Dunque inizierò col dire quanto segue. 

Quest’oggi mi sono sfortunatamente imbattuto nello scritto di uno di questi nuovi Web Magazine Culturali, o comunque si chiamino. Trattasi nello specifico di una rivista digitale che si propone di difendere e diffondere la Cultura, l’Arte e la Bellezza. Oltre a pezzi scritti, realizzano anche contenuti video su YouTube e quelle diavolerie note come “podcast”. E poi sono dappertutto: Instagram, TikTok, Google… e chi più ne ha, più ne metta! 

Affrontano argomenti tra i più svariati: Cinema, Teatro, Musica, Serialità, Letteratura, Pittura, Scultura, Architettura, Disegno, Poesia, Cucina persino! 

E tanto altro ancora: pure la decorazione delle Uova di Pasqua, tanto per intenderci. Sono convinti che l’Arte sia dappertutto intorno a Noi e fino a quando ci sarà qualcuno che vorrà raccontare che razza di gente siamo Noi esseri umani, allora l’Arte esisterà sempre. Vi sono dei casi in cui Essa risulta più celata, nascosta quasi. Ma c’è. L’Arte in ogni sua forma, colore e dimensione! Questo, loro, lo dicono sempre.

Il nome, per carità, è interessante, intrigante perfino: «MERCUZIO AND FRIENDS».

Un omaggio dichiarato a William Shakespeare e a quello che è uno dei personaggi più straordinari mai scritti da essere umano.

Nulla di male fin qua. Ma l’articolo, oh l’articolo, signore e signori, l’articolo nel quale sono incappato… ecco, proprio non ci siamo! 

Questi improvvisati e fantomatici uomini di Cultura si sono infatti lanciati nella pazza missione di narrare a tutti noi chi sia stato Luigi Pirandello e soprattutto cosa abbia voluto raccontarci lui attraverso il suo «Sei Personaggi In Cerca D’Autore». Ma come si fa, dico io, a proporsi una missione di questo tipo? Anche solo pensare di poter affrontare tale materia come fosse un qualsiasi altro spettacolo teatrale? Che cosa scrivi?, mi domando.

Certo, puoi metterti lì a raccontare la vita di quel pazzo d’un visionario e adorabile folle di Pirandello, il quale impiegò l’esistenza per indagare sull’infingarda e ingannevolmente sottile natura del labile confine tra Verità e Finzione, tra l’Autentico Io e le Maschere che sempre indossiamo di continuo, tra quello che è vero e cosa non lo è. Oppure potresti spiegare come funzioni il cosiddetto META-TEATRO, altrimenti detto “Teatro Nel Teatro”, e cioè quella tecnica basata sul concetto del “MISE EN ABYME” (la “MESSA IN ABISSO”), secondo la quale, detta in modo semplice, andiamo a teatro e vediamo sul palco dei teatranti intenti a fare del teatro. Così comincia «Sei Personaggi In Cerca D’Autore». Si potrebbe perfino affrontare un lungo discorso sulle reazioni che questa opera suscitò al suo debutto il 9 Maggio 1921 a Roma: spettatori inorriditi quasi iniziarono a fare a botte con i fan pirandelliani! Insomma, sono tante le cose che si potrebbero dire.

Ma basterebbe una sola di queste cose, o anche tutte quante, a spiegare chi realmente sia stato il Maestro Pirandello e cosa abbia nei fatti voluto raccontare quando portò in scena uno dei suoi più grandi capolavori teatrali e cioè «Sei Personaggi In Cerca D’Autore»? Come possono anche solo pensare questi qua di «MERCUZIO AND FRIENDS» di riuscire, tramite il solo racconto, nell’impresa di far vivere ai loro lettori l’esperienza del fruire di qualcosa che parla di quello stesso qualcosa. Come appunto degli spettatori che vanno a teatro e sul palco si ritrovano una compagnia teatrale di attori che recita la parte della compagnia teatrale di attori! Come se entrassi dentro una tazza di cioccolata calda e lì seduto bevessi una cioccolata calda, in un certo senso. Si potrà pure raccontare cosa sia la “Messa In Abisso”, ma la sola narrazione non può sostituire l’esperienza, ecco. E quando poi quella finta compagnia teatrale, che è interpretata da una vera, si ritrova davanti delle persone (anche loro in realtà attori di quella stessa compagnia vera) che dicono di essere dei “personaggi”, e non delle persone, che hanno bisogno di essere portati in scena perché il loro autore che li ha creati non li ha messi in alcuna opera teatrale? 

A questo punto mi devo fermare un secondo perché non sono più precisamente sicuro di cosa io stia scrivendo. Mi è sembrato di essere diventato per un secondo il Direttore-Capocomico della compagnia teatrale protagonista di questa monumentale opera e che spesso si ritrovava a chiedersi di che cosa stessero parlando, tanto s’era fatto fitto lo straordinario viaggio meta-teatrale che Pirandello ci fa fare con questa sua perla. 

Ritorniamo a noi e raccontiamo, ancora una volta, la trama di «Sei Personaggi In Cerca D’Autore». Pirandello scrive di una compagnia teatrale. Una compagnia teatrale intenta a mettere in scena un’opera (che è peraltro proprio di Pirandello). All’improvviso però l’elettricista annuncia l’arrivo di alcune persone. Queste persone dicono di non essere persone, ma personaggi. Personaggi nati dalla mente di un autore che ha scritto loro, ma non la loro storia. E ognuno ha il suo dramma, ed è interessante, affascinante… ma non è stato scritto. Hanno bisogno, questi personaggi, di raccontare la loro vicenda ad un autore. Un autore che decida di scrivere la loro storia così da metterla in scena. Dopo aver speso parecchio tempo per cercare di capire chi fossero questi personaggi e che fossero appunto personaggi e non persone, il Direttore-Capocomico viene dunque convinto ad essere l’autore che andavano cercando. Del resto non deve scrivere nulla, solo mettere in scena quello che viene raccontato da quegli stessi personaggi. 

Vedete che casino? No, mi spiace, puoi chiamarti «Mercuzio And Friends» come «Merluzzo e Amici», ma è veramente impossibile raccontare «Sei Personaggi In Cerca D’Autore», a dispetto della bellezza di quest’opera così sublime e straordinaria. A dispetto della meraviglia che ha suscitato in Te il vederla in quell’angolo di paradiso, baluardo contro le insidie del mondo, che è il TEATRO CARIGNANO di Torino. A dispetto dell’incantevole adattamento che ne ha fatto VALERIO BINASCO, regista e attore, il quale ha saputo riadattare ai tempi attuali quella che è l’eternamente immortale vicenda di cui il Maestro ci ha fatto dono. Dai personaggi ai membri della compagnia teatrale, tutti interpreti assolutamente e perfettamente in parte e soprattutto VERI. Complimenti vivissimi spettano dunque, tra gli altri, agli allievi della Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino, che hanno partecipato all’impresa. Ma soprattutto, tra tutti, riteniamo nostro dovere congratularci con JURIJ FERRINI, dinanzi al quale ci togliamo il cappello considerando la maestosa performance che ci ha regalato: interpretazione tanto vera quanto umana. Il suo Direttore-Capocomico, tra tutti i personaggi coinvolti, è quello nel quale sicuramente ci si rivede di più, quello che sentiamo più vicino a noi, l’essere umano che di fronte a pensieri talmente complessi e profondi e intrinsecamente legati all’intangibile natura delle cose non sa più bene di cosa stia parlando e non riesce a capire, ma sceglie di provarci comunque. Se questo adattamento ci risulta così umano e parlante e adatto ai nostri giorni, molto del merito è sicuramente suo.

Ma in conclusione, siamo punto a capo: come poter parlare di «Sei Personaggi In Cerca D’Autore»? Semplice: non si può. Puoi anche parlarne, ma confezionerai un pezzo mediocre che parla di un’opera teatrale che ha fatto la Storia. Ma senza farcela vivere. Come del resto far vivere tutto questo gran casino targato “Pirandello”? Beh, certo, a meno che… ma no, non si potrebbe! Non mi pare che realizzare un meta-articolo sia qualcosa di fattibile. Che fai? Scrivi un pezzo in cui critichi la Redazione di cui fai parte e spieghi che è impossibile scrivere un articolo su questo eccezionale spettacolo teatrale? E nel dire che è impossibile, non ti limiti solo a raccontare di questo spettacolo, ma fai vivere al tuo lettore l’esperienza del “meta-” tentando di trasmettere per di più quella sensazione a metà tra l’illusione ingannevole e la vera verità? No, non funziona come idea. 

Anche se… anche se, devo dirlo, sarebbe un tentativo coraggioso. Un tentativo di raccontarti chi veramente è stato Pirandello e cosa veramente ha fatto con questa sua perla. Sì, un tentativo niente affatto male. Sono sicuro verrebbe comunque un mezzo pastrocchio poco comprensibile. Però forse, dico FORSE, a dirla proprio tutta, un articolo del genere, dopotutto, io lo leggerei. 

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