La Storia dell’Amore – Il Destino eterno

DI RICCARDO CODEVILLA

 Quando guardo alla storia del mondo, mi sembra sempre di più una Storia d’Amore, dove l’Amore gioca un ruolo fondamentale, che l’essere umano sta ancora cercando di cogliere appieno. A volte, mi viene da pensare che siamo all’interno di un grande, enorme romanzo, il “gioco di ruolo” più lungo di sempre, dove il personaggio principale, anzi Tutti i personaggi, l’architrave, il fondamento, la struttura stessa di ogni cosa sono… Amore. Persino il Creatore è Amore! 

È sia Storia sia Narratore del racconto stesso che vive, tutto nel medesimo istante. 

Ed è la Nostra Storia

Come se l’Amore fosse il protagonista vivente di una narrazione ancora misteriosa: la Storia dell’Universo. Un’avventura incredibile, che, come in ogni libro che si rispetti, ci fa avvicinare ogni passo di più, ogni giorno di più, ogni pagina di più alla Verità.

Ma che cos’è, allora, questo Amore? 

L’Amore è così tante cose che non basterebbero le vite di tutti gli esseri viventi mai esistiti, che esistono e che esisteranno su tutti i pianeti abitabili, per mostrarle. 

Ciò nonostante, noi ci proveremo. Racconteremo, d’ora in poi, questa magnifica Storia. Ambiremo a scoprire, a unire i tasselli del puzzle, a ricostruire il viaggio della sua Mappa eterna o, almeno, di una sua piccola parte. 

Per incominciare l’impresa, prenderemo ora spunto dalle righe di uno dei Pensatori più sagaci e brillanti che sto seguendo negli ultimi tempi:

 “Sempre più spesso ultimamente, dopo secoli passati a decantarne le lodi, ci si sta rendendo conto sempre più di come l’Amore sia una questione di tempismo, fortuna e convenienza. Di come l’Amore non c’entri proprio nulla con l’Amore”.

L’Amore non c’entra proprio nulla con l’Amore…

Quella delicatezza romantica, l’incontro con “l’anima gemellascelta dal Destino, l’incarnazione stessa della perfezione, la relazione ideale senza noie né attese, sempre soddisfacente e piena di emozioni.

Davvero l’Amore non c’entra nulla con tutto questo?

Una Nuova Vita. Due piatti in equilibrio, due entità complementari, quasi mistiche, sempre felici. “Due Cuori e una capanna”… dove trovare i primi e gli ultimi baci. Qualcuno che ti capisca e supporti sempre, senza stanchezza, rabbia o defezioni. Sempre al top delle aspettative, che non sbaglia mai o, in alternativa, perché no, dal fisico attraente, dal fascino del ribelle. Che mi faccia sentire “speciale”. E, se così non è, non lo vogliamo.

Non è forse questo Amore? Qualcuno con cui “essere me stesso”.  

Ma se l’Amore non fosse davvero nulla di tutto ciò? Nemmeno quello scaturito dalla scintillante convenienza economica. Che cosa ne resta? 

Qualcuno con cui “essere me stesso”… già: se togli tutto, resti solo Tu. E l’altro. 

È svanita la fiamma”, diciamo a quel punto. 

Non sono più attratto”. “Ho perso interesse”. “Non sento più nulla”. 

Ma cosa sentivamo esattamente, prima?

Rispetto al rifiuto del “Non ti amo”, probabilmente di peggio c’è solo il “Non ti amo più”. Quel “più” di differenza, che rende la frase probabilmente la più terribile mai pronunciata dall’umanità.

Puf. All’improvviso, come è venuto, se ne va. 

Certo, se è in risposta ad atti violenti, intimidatori o pericolosi inganni è sacrosanto e giusto prendere le distanze. L’Amore non è nella violenza e in tutte le relazioni patologiche. Questo deve essere chiaro e inequivocabile.

Ma in tutti gli altri casi? Prima si sostiene che l’Amore è perfezione ma, se non si rivela tale a un esame più attento, allora diventa di colpo un’illusione.

Mi sa tanto della reazione che i bambini hanno quando scoprono che Babbo Natale non esiste.

È mai possibile che l’Amore che ho provato, più o meno intensamente, per una persona scompaia nel… nulla?

Che magia è? Dove va? Dove si rifugia? Voglio saperlo.

Se il tuo Amore può svanire così nel nulla, sei proprio sicuro che c’è davvero mai stato qualcosa in primo luogo? 

Amo solo quando e finché ti amo, fino a quando provo qualcosa per te e mi sento bene.

Che sforzo! Se amo una persona, l’amerò. Cos’altro dovrei fare. È come dire a un uccello che, se vuole volare, userà le ali. Cos’altro mai dovrebbe usare? 

“Perché stare assieme a una persona, se non l’amo più, se non provo più nulla per lei?!”.

Ma Devi giustificare il tuo amore? Per averlo?

Tu non hai l’Amore. 

Tu sei l’Amore. O non lo sei. La Vita ti mostra come poter esserlo.

L’Amore è nella Relazione, tra persona e persona. L’Amore è il tuo oceano.

È proprio quando viene meno il sentimento dell’Amore (parlo proprio di Amore, non della fase iniziale dell’Innamoramento, di per sé brevissima) che finalmente ti metti in gioco davvero. Che Esisti. Quel momento non è altro che il parto della Relazione o, se preferisci, un tuo secondo parto. Il momento di una tua nuova nascita, in un nuovo mondo, pertanto dolorosa. Con i primi vagiti, l’aria che ti brucia per la prima volta nei polmoni e… ti rende Vivo.

È un momento magico, rituale, di passaggio, dove ti viene offerta l’occasione (non per forza da accettare) di entrare veramente in Relazione con l’altro, per conoscerlo a fondo e Vivere, per la prima volta. 

Con l’Amore continuiamo a nascere e rinascere.

Ma non è facile, in fondo, distinguere la morte dalla vita: come in quella famosa storiella, dove feti gemelli, nel grembo materno, discutevano tra loro se c’era vita dopo la gravidanza o se sarebbe finito tutto lì e dopo vi sarebbe stato il nulla. 

Il primo respiro e l’ultimo respiro, si assomigliano. E un salto “nel buio” resta pur sempre un salto nel buio. Tutte le reazioni in merito sono perfettamente, umanamente comprensibili e condivisibili, senso di colpa compreso. È normale e ben accetto nel tuo processo di crescita (e ovviamente non semplice). Finché si vive, si fa esperienza. E l’aiuto di chi ne ha di più o ha competenze in merito, non può che far bene nei momenti complessi. 

L’Amore è dunque stare nella relazione a qualsiasi costo? Crederci all’infinito e oltre?

Stiamo assieme “per stabilità economica”, “perché non ho voglia di mettermi in gioco”, “per abitudine”. Ma perché sono “obbligato”, per inerzia o costrizione, a stare in una Relazione?

Da un estremo all’altro.

Se lasciare una Relazione, non ti permette a volte di entrare nella profonda conoscenza di Te e dell’Amore, aggrapparti alle sue illusioni non sarà molto prolifico. 

Il Vero Amore nasce da quell’attimo di Vuoto, di neutralità e assenza (di sentimenti). Dalla fine della menzogna. Dallo smettere di credere che l’Amore per l’altro debba essere per forza qualcosa che implica qualità sovrumane e perfette. Tu non sei obbligato ad amare. Tu sei Amore!

Liberati! E pronuncia questo incantesimo: “Io non ti amo. Io non provo più amore per te”.

Oh! Che liberazione! Una doccia rinfrescante che toglie tutte le aspettative, i vincoli, i legami con quel concetto fasullo. Via le catene! Finalmente c’è di nuovo spazio in te! Una fulgida vampata di energia ti investe, ti riempie, ti plasma e ti rinnova dall’interno. Ti riconnette alla potenza cosmica dell’Esistere. Arriva la fulminea realizzazione: “Io non ti amo più… così. Ma… sono Pieno di Amore! Per Te, per Me e per Tutti!”.

Bastava aggiungerci un semplice “così” a quella temibile frase, per trasformarla dalla più terribile mai esistita alla più Rivoluzionaria e Liberatoria mai pronunciata nella Storia dell’Uomo.

Io Sono la Vita.

Se ami, non c’è sforzo ad amare. Ma, quando non ami più, allora lì sì che ami davvero. Lì sorge il Vero Amore. La tua Scelta Consapevole, Viva, Libera di stare con l’altro, veramente, di condividere ogni attimo, bello e difficile, con lui. Di gustarlo e viverti, vivervi, per come è nel Presente.

L’Amore, con o senza romanticismo, arriva lo stesso” – disse un Uomo Augusto

Perché il nostro Destino è l’Amore. Eterno” – una voce oracolare gli rispose.

Ci vediamo al prossimo articolo: All’Alba della Nuova Era!

Continua…

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