Io Capitano: Assumersi La Responsabilità E Dire “Lo Faccio IO”!!!

DI ALBERTO GROMETTO

“Tu non immischiarti, lascia perdere, non è affar tuo, non ti riguarda”. 

Quante volte abbiamo sentito queste parole? 

Una donna, esausta, cade per terra nel deserto. Il suo Destino è già scritto. Lei morirà in quel deserto. Tu devi andare avanti, seguire il passo, non perdere di vista gli altri. Altrimenti ci morirai pure tu, in quel deserto. Eppure torni indietro a vedere quella donna caduta faccia in giù nella sabbia che sta morendo e ancora vive. Non sei abbastanza forte da portarla sulle spalle. La dovrai lasciare lì. Giusto? 

Che ci puoi fare tu? Non hai alcuna colpa in questo. Non fermarti, va avanti, continua. Lascia perdere. Lei morirà comunque, e tu devi andare avanti. Non servirà a niente che muoia anche tu. E poi quella donna cosa c’entra con te? Niente. Lei non ti riguarda in alcun modo.

E invece mi riguarda, eccome se mi riguarda! Mi riguarda per il solo fatto di essere un Essere Umano.

Sono stufo, veramente arcistufo, che la gente viva come se “la cosa” non la riguardasse. Non è così. Ma lo sapete che secondo un sondaggio se una persona sviene per terra è più probabile che venga soccorsa quando ci sono solamente due o tre persone in giro piuttosto che quando c’è una folla? Sì, perché le persone tendono a pensare: C’è una folla qua, se ne occupi qualcun altro, io che c’entro? 

La maggior parte degli esseri cosiddetti “umani” preferisce voltarsi dall’altra parte invece di soccorrere un proprio simile. Io non dico che si debba salvare il Mondo. È impossibile salvare il Mondo. Non si può. Però tutto questo menefreghismo e il fingere che la cosa non ci riguardi… dove ci porterà alla fine? 

Questa pellicola, intitolata IO CAPITANO, diretta dal Maestro MATTEO GARRONE e vincitrice all’80ª edizione della Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia del «Leone D’Argento per la Miglior Regia», ci racconta come oramai tutti preferiscano chiudere gli occhi, fare spallucce e dire: E io che ci posso fare? Nessuno che decida di fare qualcosa. Nessuno che se ne prenda la responsabilità. Così il problema non sparisce, diventa solo più grande. “Non è un mio problema”, dicono. Perché è più facile, comodo, semplice. 

Quello che la gente non capisce è che non fare una cosa equivale a farla. Scegliere di fare niente è una scelta. Non agire è comunque un’azione. Questa profondissima verità fa paura. Fa paura perché significherebbe assumersi le proprie responsabilità in tante e più occasioni in cui si potrebbe aver pensato di non aver alcuna colpa.   

Garrone è un Maestro come ce ne sono pochi, un vanto assoluto per il Cinema Italiano, capace di prendere un tema dannatamente eterno e attuale come quello dell’immigrazione clandestina piena di dolori e sofferenze e costruirci sopra una storia nella quale il Realismo nella sua forma più cruda e il Fantastico tendente all’onirico e al favolistico unito alle leggende tradizionali locali africane si mescolano e si confondono. 

E così prima vediamo una donna che muore nel deserto e un ragazzo che decide di tornare indietro per stare con lei mentre muore, anche se sa che questo non la salverà. Anche se compromette la sua stessa sopravvivenza. Ma poco dopo vediamo quello stesso ragazzo, ripresa la marcia, tornare indietro e vedere quella donna, di nuovo viva, volare e librarsi nell’aria.  

Questo film racconta la storia di due cugini senegalesi che decidono di prendere in mano il proprio Destino e andare in Europa, più precisamente in Italia. Loro sognano, non hanno idea del dolore che troveranno lungo il cammino, tra Deserto e Mare, uomini violenti e atrocità perverse. Un viaggio infernale che sembra quasi senza fine, descritto dal Regista con una precisione minuziosa e realistica, nel quale la Speranza, tratteggiata invece alla maniera di un fantasy, è la sola cosa a cui potersi aggrappare. 

Le persone oramai non sono più persone. Se tu vedi qualcuno investito in mezzo alla strada e tiri dritto, devi renderti conto che è come se quel qualcuno lo avessi investito anche tu. Hai comunque deciso del Destino di quella persona. Fa accapponare la pelle pensare a quanta gente se ne freghi, perché tanto quella faccenda non la riguarda. Quando invece ogni faccenda che riguarda un altro umano come te, dovrebbe riguardarti. 

Eppure ecco che però ogni tanto, ma proprio ogni tanto, vi è quel magico momento nel quale qualcuno scuote la testa e dice: ORA ME NE ASSUMO IO LA RESPONSABILITÀ!!! 

Di questo parla il film, di responsabilità, fin dal suo titolo, che non a caso è: IO CAPITANO

Non sei tu, non è lui, neppure quell’altro: MA SONO IO IL CAPITANO. 

Qualcuno ogni tanto ha il coraggio di mettersi al timone della barca e dire: “D’accordo, sono Io il Capitano, la responsabilità è mia!”. E a volte, dico a volte, quel Capitano ce la fa. 

Perché è vero che il Mondo non può essere salvato, ma è altrettanto vero che se salvi una vita il Mondo lo salvi. 

La pellicola SCHINDLER’S LIST, realizzata dal PIÙ SOMMO DEI MAESTRI, STEVEN SPIELBERG, tra i più grandi capolavori di tutta la Storia dell’Arte, della Cultura e della Bellezza, diceva proprio così: 

«Chi salva una vita salva il mondo intero». 

Ma per salvarla quella vita, devi volerlo. Devi essere tu a dire: Io posso farlo e quindi Io lo faccio. 

Ve ne prego, vi supplico con le lacrime agli occhi. Tornate indietro, non proseguite oltre in quell’arido deserto. Non giratevi dall’altra parte, ma fermatevi e guardate. Anche se non c’è più speranza. Anche se non potete fare niente. Perché quella donna che sta morendo a faccia in giù nella sabbia è un essere umano. E se essere umani significa qualcosa, il significato è proprio questo! Che non si dovrebbe morire da soli. E chissà magari, se tornate indietro, la farete volare. Su, nell’aria, tra l’arancione della Sabbia e l’azzurro del Cielo. E Lei riderà con voi. E voi con Lei.

(Il Comitato di Redazione insieme a MAMADOU KOUASSI PLI ADAMA, colui che con la sua straordinaria vicenda biografica ha ispirato questa pellicola di cui non gli saremmo mai abbastanza grati)

Se ami il Cinema, pigia qui!!!

Qualora volessi leggere di un’altra pellicola italiana che ha riscosso enorme successo nell’anno 2023, devi allora assolutamente pigiare qui!!!

Se desideri invece desiderare di leggere un articolo che parli di desideri, desidera di cliccare qua sopra!!!

Mercuzio and Friends è un collettivo indipendente con sede a Torino.

Un gruppo di studiosi e appassionati di cinema, teatro, discipline artistiche e letterarie, intenzionati a creare uno spazio libero e stimolante per tutti i curiosi.

Scopri di più →

Carrello Close (×)

Il tuo carrello è vuoto
Sfoglia negozio
GO TO TOP