DI ALBERTO GROMETTO
Essere eroi è bellissimo, no? Penso a Superman o anche a Wonder Woman. No, aspettate… quelli erano supereroi. Essere supereroi è ben diverso dall’essere eroi. Essere supereroi significa avere delle capacità straordinarie e usarle per fare del Bene. Se una macchina è in fiamme, il supereroe arriva, ci soffia sopra col suo super-fiato, e il gioco è fatto.
Non è mica come essere EROI. Essere eroi è decisamente più difficile. Più che difficile: una faticaccia terribile! Al punto da condizionarti la vita. Se vede una macchina in fiamme, l’eroe si tuffa dentro e salva le persone che sono in auto, pur rischiando di rimanere lui stesso carbonizzato.
Essere eroi significa non avere alcun tipo di capacità o talento sovrumano e, nonostante questo, fare comunque la scelta giusta, anche a scapito di sé stessi. Significa essere degli esseri umani, comuni e normali essere umani, che devono mangiare, vivere e arrivare a fine mese e che, ciononostante, anche se sarebbe più facile e semplice prendere determinate decisioni pensando ai propri vantaggi personali, scelgono comunque di fare del Bene.
Questo è l’Illustre James M. McGill: un Eroe. Un uomo che alla fine fa sempre la cosa giusta. Un uomo che fa del Bene alle persone, anche se questo significa compiere dei sacrifici personali e fare delle rinunce. Un uomo che, anche se si ritrova davanti un problema d’altri che non lo riguarda, egli dà comunque tutto sé stesso per salvare gente in difficoltà, persone che a parti inverse se ne sarebbero fregate di lui e che magari gli avrebbero persino fatto del male. E lui li aiuta lo stesso. Li aiuta perché sono esseri umani. Lui è migliore di noi che guardiamo le sue gesta: lui è un Eroe.
James Morgan McGill, o meglio Jimmy, non è però un avvocato. Questo è evidente. Non un avvocato vero, comunque. La sua laurea l’ha presa online alla facoltà di giurisprudenza dell’Università delle Samoa Americane, il suo studio legale (lavora in proprio) è lo squallido e minuscolo ripostiglio fetecchioso sul retro di un salone di bellezza e per concludere finge una vocetta femminile al telefono quando lo chiamano così che sembri abbia una segretaria che non ha. Ha però un fratello, Charles McGill, che è un avvocato di una statura quasi epica e leggendaria, questo sì. È guardando al suo esempio che ha deciso la strada della Legge, dopo averne combinate tante nella sua vita. Peccato che questo Chuck si sia convinto di soffrire di una qualche forma acuta di allergia all’elettricità che lo costringe a rimanere recluso in casa privo di corrente elettrica. Prima di entrare, è obbligatorio lasciare il cellulare nella cassetta della posta. Quindi cosa fa esattamente Jimmy nella vita di tutti i giorni? Accetta qualsiasi caso su cui riesca a mettere le mani, soprattutto quelli da difensore pubblico dati già per perdenti.
Beh, non sarà un avvocato. Però è decisamente un Eroe. Nel corso della serie si ritrova coinvolto in abnormi pasticci, spesso e volentieri causati dalla sua fortissima propensione a infilarsi nei guai. Eppure, ogni volta, non solo riesce a uscirne, ma fa del Bene alle persone. Addirittura salva vite. E ogni volta che si ritrova ad un bivio e sul punto di intraprendere una scelta, mette da parte il proprio interesse, se ne frega del suo vantaggio personale e pensa solo a fare “la cosa giusta”. Al primo posto c’è sempre quello.
Allora, diciamocelo tra noi: essere Eroi fa proprio schifo! Fare la cosa giusta non paga. Specie se la cosa giusta non è quella giusta per noi, ma è la cosa giusta per gli altri. L’Eroe rimane lì, senza nulla in tasca, dopo aver fatto quello che sentiva suo dovere fare. Gli altri, quelli che di lui se ne fregano, continuano a fregarsene dopo aver tratto vantaggio da quello che l’Eroe ha fatto per loro.
Si ride, si ride molto durante la visione di questa perla pazzesca firmata VINCE GILLIGAN, che è quasi sicuramente il PIÙ GRANDE MAESTRO mai esistito in fatto di SERIALITÀ. Però, dopo tutte le risate, ciò che ne esce fuori è un insegnamento decisamente amaro. Jimmy si ritrova sempre a fare del Bene, rischiando talvolta la sua stessa vita, rinunciando a benefici di immense proporzioni… eppure alla fine non ne ricava mai niente, si ritrova sempre punto a capo in quel maledetto ripostiglio, considerato un non-avvocatuccio da strapazzo. Non importa a nessuno quanto lui si impegnerà per te se lo sceglierai come tuo legale. A nessuno frega niente del fatto che lui metterà in gioco tutto sé stesso con una passione encomiabile e una dedizione totale. A nessuno interessa sapere che se tu deciderai di stare con Jimmy, sarai il suo cliente Numero Uno e che ogni volta che lo chiamerai lui ci sarà per te, sempre. Queste sono cose tutte vere. Ma non frega niente a nessuno. E questo perché lui «è il tipico avvocato assunto da chi è palesemente colpevole». Questo gli dicono.
Ma allora perché il non-avvocato Jimmy alla fine la sgama sempre e in un modo o nell’altro ne esce vincitore? Non avrà la super-vista o la super-forza, e certamente non sa volare. Ma un potere ce l’ha eccome: LA PAROLA. Il saper parlare. Del resto, anche se non è un avvocato, è un affabulatore. O piuttosto, se vogliamo essere molto più decisi, egli è un bugiardo truffatore incallito. Sì, è la cosa che gli riesce meglio di ogni altra: parla, parla, parla e nel frattempo inventa cazzate, spara stronzate a raffica, e ti inganna, ti raggira, ti seduce. Tu non capisci più niente, lui può aver preparato tutto nei dettagli come semplicemente star improvvisando sul momento: ma conosce i suoi polli, li conosce molto bene, e senza usare una pistola o un coltello ma semplicemente il dono della divin parola riesce sempre ad ottenere quello che vuole.
Dunque prima abbiamo detto che è un Eroe. Poi che è un truffatore dalla parlantina svelta. Come è possibile? Le due cose possono stare insieme? Sì, possono eccome. Puoi essere un lestofante cialtrone eppure anche un Eroe che salva la vita delle persone incapaci di difendersi da sole. La sua arma è la parola e lui la usa per fare del Bene. È un criminale? Sicuramente un imbroglione. Ma è pure una brava persona. Mike Ehrmantraut, personaggio che è la fine del mondo, interpretato da un sublime Jonathan Banks, ad un certo punto della serie dice: «Ho conosciuto criminali buoni e poliziotti cattivi, preti cattivi e ladri onesti. Puoi essere con la legge o con i criminali, ma quando tu fai un accordo con qualcuno devi mantenere la parola». Nel momento in cui inganni, sei un imbroglione. Buono o cattivo, però, dipende solo da te.
Dunque: essere eroi è una schifezza. Chiedetelo a quel duro pazzesco di Mike, che sarà un criminale, ma alla fine è buono. E che è stato però un poliziotto cattivo, circondato da poliziotti ancor più cattivi, quegli stessi poliziotti che avrebbero dovuto essere garanti della Legge e che invece erano i primi a infrangerla nei modi più biechi. Matty, il figlio di Mike, lui sì che è un poliziotto buono, oltre che un Eroe. Un eroe che Mike, dice quest’ultimo, non potrà mai essere. Proprio per questa ragione Matty la paga, per essere stato un Eroe.
Non credo ci sia altro da aggiungere. Certo, si potrebbe nominare il capolavoro che ha preceduto questa serie spin-off (sto parlando dell’INCANDESCENTE MERAVIGLIA FATTA A SERIE BREAKING BAD), ma ora ad essere sotto i riflettori è SAUL GOODMAN ancora prima di diventare Saul Goodman. Quindi concentriamoci su di lui, soprattutto considerando quanto MONUMENTALE sia l’ATTORONE che gli dà vita: BOB ODENKIRK.
Caro Saul, o Jimmy, o chiunque Tu voglia essere. Sei un Eroe, e sei un uomo che si impegna ed è disposto a morire e a dare tutto sé stesso quando lotta e scende in campo. Sei da ammirare per ogni cosa che sei e che fai, difetti compresi. Tutti possono fare degli errori, pochi possono essere Eroi. Ed è vero, sì, i tuoi metodi saranno decisamente poco ortodossi. Hai scritto una lettera di diffida su un rotolo di carta igienica, ricordiamocelo. E sei finito inutilmente dentro un bidone della spazzatura. E hai assunto due teppistelli da strapazzo per commettere una pagliacciata. Ma sei anche colui che ha scoperto almeno due frodi milionarie, che si è occupato ogni giorno e tutti i giorni del fratello mentalmente instabile e che ha salvato la vita di alcune persone che stavano per morire. Hai salvato loro la vita. Potevi infischiartene, tu eri a posto. Eppure ti sei messo in gioco e li hai salvati. E lo hai fatto con la tua sola parola. Quando si è deciso che della gente vada brutalmente ammazzata seduta stante ma poi intervieni tu che, semplicemente parlando, la salvi… beh… questo allora per me significa davvero che sei il miglior avvocato del mondo. IL MIGLIOR AVVOCATO DEL MONDO.
Dunque io vi chiedo: avete un problema? MEGLIO CHIAMARE SAUL!!!