Ultimate X-Men (2024) #1: …enorme potenziale.

DI PIETRO BERRUTO

Introduzione

Termina l’analisi dei primi numeri delle serie del nuovo Universo Ultimate con Ultimate X-Men, il terzo ed ultimo di questa prima ondata. Questa serie sembra essere più distante dalle altre tematicamente e stilisticamente e la cosa sembra essere decisamente intenzionale: è infatti sia scritta sia disegnata dalla mangaka Peach Momoko, giovane autrice giapponese dalla popolarità in esponenziale ascesa. Come negli articoli precedenti, trattando la trama nel dettaglio, la sezione “Trama” è considerata SPOILER.

La Trama

Hisako Ichiki è alla cerimonia del suo diploma delle scuole medie, quando le viene consegnato un messaggio scritto da un suo compagno, del quale non viene rivelata l’identità. Hisako si dirige al tempietto dietro la scuola, come indicato sul messaggio, dove incontra lo scrittore dell’invito, una figura umanoide ma completamente nera, che le consegna un omamori, statuetta di un’armatura da samurai, un regalo che Hisako aveva originariamente ricevuto da Tsubasa, un suo caro amico recentemente defunto, la cui morte ha segnato profondamente la ragazza, non permettendole di uscire di casa. La figura in ombra cerca subdolamente di convincere Hisako che è colpa della sua negligenza e della sua mancata attenzione nei confronti dell’amico ad avere causato la morte del suddetto. Hisako, scappata dopo aver avuto visioni su Tsubasa morto, viene quasi investita da un’auto, ma si salva perché un campo di energia rossa a forma di samurai si forma intorno a lei per proteggerla, distruggendo l’automobile che stava per investirla. Dopo essersi rifugiata a casa sua, ancora scioccata dall’incidente, lei esce nuovamente di casa per incontrare di nuovo “l’uomo-ombra”: quando la ragazzina cerca di rispondergli, l’ombra la attacca prima a parole e poi fisicamente, facendo leva sui suoi sensi di colpa. La corazza rossa, ricomparsa, difende la ragazzina e riesce a far sparire l’ombra. Dopo che un altro fantasma di Tsubasa appare, viene rivelato che un’altra persona si è suicidata, un professore di Tsubasa: a questa informazione, Hisako rabbrividisce, ma capisce anche che qualcosa di strano e pericoloso sta per accadere a lei e ai suoi cari.

Analisi

Chiunque abbia una vaga idea di chi siano gli X-Men, avendo letto questa sinossi, si sarà chiesto: “Dove diavolo sono gli X-Men?!” Qualcuno che invece potrebbe aver letto qualche fumetto in più si sarà reso conto che Hisako è in effetti una mutante, che su Terra-616 si fa chiamare “Corazza”, anche se si stratta dell’unica mutante presente nella storia. Peach Momoko in effetti ha esplicitato diverse volte nelle interviste come la sua storia si sarebbe differenziata molto da quella originale, escludendo molti dei personaggi principali e concentrandosi invece su alcuni di quelli minori o nuovi. L’ambientazione, perciò, è una scuola media giapponese, non una bizzarra magione newyorkese, e la protagonista è una ragazzina, non cinque adolescenti e il loro preside telepatico. Hisako, come protagonista, funziona: la ragazzina insicura ed introversa, che soffre profondamente per la morte del suo migliore amico, riesce ad attirare l’interesse e l’empatia del lettore, che rimane incuriosito sia dal suo nebuloso passato, sia dai suoi particolari poteri: perciò, senza troppe anticipazioni, si apre un mistero a cui la protagonista e il lettore devono trovare una soluzione. Oltre all’aspetto “giallo”, è l’atmosfera horror a farla da padrone: la storia si alterna tra l’ambiente colorato della scuola a quello bianco e nero che circonda “l’uomo-ombra”, entrambi stressanti per la protagonista in modi diversi (il primo per la pressione sociale e il secondo per il terrore). La bravura di Peach Momoko come disegnatrice e colorista si esemplifica perfettamente in tutte le scene con l’uomo-ombra, perché anche nel suo stile semplice e poco dettagliato, riesce ad imprimere perfettamente una presenza inquietante sullo sfondo della storia, riuscendo anche saltuariamente ad implementare qualche elemento di body horror. Il suo stile le permette di mostrare emozioni molto complesse e accattivanti, che fanno trasparire correttamente gli stati d’animo di tutti i personaggi al lettore e li rendono perciò più intriganti.

Un personaggio però risalta rispetto agli altri ed è “l’uomo-ombra” e a buon diritto anche, perché rappresenta al momento il mistero centrale della storia. Di lui non si sa nulla, a partire dalla sua identità e, per quanto alcuni fan abbiano ricondotto l’essere in ombra al Re delle Ombre, avversario storico degli X-Men, non ritengo che si tratti necessariamente di lui, per quanto questo non sia da escludere completamente: la volontà di utilizzare uno spettro potrebbe essere un semplice riferimento agli Yōkai, spiriti del folklore giapponese, molto cari alla mangaka. La stessa armatura emanata da Corazza potrebbe trattarsi di un Tsukumogami, ovvero lo spirito di un oggetto che ha preso vita, in questo caso probabilmente l’omamori. Se così fosse, ci troveremmo di fronte ad una nuova interpretazione del concetto di mutante, o, per meglio dire, di un nuovo strato allegorico: se per Jack Kirby i mutanti sono da intendere come la nuova generazione, i figli dell’età atomica, e per Chris Claremont come un’allegoria per le minoranze e i gruppi discriminati, per Peach Momoko la mutazione non è altro che uno straordinario, magico e misterioso avvenimento. Non a caso, tramite anticipazioni dei numeri successivi, sappiamo che il prossimo personaggio che si aggiungerà alla serie, Mei Igarashi alias Maystorm, controllerà il clima, forse in riferimento agli dèi Raijin e Fujin. E quindi il mistero dei mutanti può continuare ad esistere e possono continuare ad essere odiati e temuti, perché anche in questo universo sono strani e diversi, anche se, per Peach Momoko, sono anche magici. Per quanto il tema “mutante-magia” sia stato saltuariamente affrontato, come nella miniserie 1602, di Neil Gaiman ed Andy Kubert, e in Excalibur e Knights of X, entrambi di Tini Howard, sembra per la prima volta essere parte della linea centrale non solo di una serie, bensì di un intero universo narrativo.

Conclusione

In questo numero traspare in modo evidente quale sia il vero intento di questo Universo Ultimate, soprattutto se mettiamo in contrapposizione i tre titoli: Spider-Man cambia il contesto ma non i personaggi, per dimostrare il nucleo tematico del personaggio nella sua forma più pura; Black Panther fa dei cambiamenti, ma mantiene un contesto simile, per, credo, stabilire una versione definitiva del personaggio, rinnovandolo quando necessario; X-Men sceglie una via alternativa, ovvero fare qualcosa di completamente diverso, nei temi e nel genere. Il nuovo Universo Ultimate ha come scopo il lasciare la quasi totale libertà creativa agli autori di interpretare i personaggi e la cosa funziona molto. Sarò ripetitivo, ma sono profondamente incuriosito da questa serie, così come lo sono dalle altre e perciò devo ammettere che è a malincuore che dovrò terminare questi articoli o questa pseudo-rubrica. Che sia però l’ultima volta che tratterò l’Universo Ultimate? Ne dubito fortemente, perché sembra che ci saranno tante altre cose di cui parlare in futuro e, onestamente, non vedo l’ora.

Qualora volessi leggere, sempre della serie del nuovo Universo Ultimate, anche il pezzo che ci parla dell’Uomo Ragno, allora pigia qui!!!

Se invece, sempre a proposito del nuovo Universo Ultimate, volessi leggere un articolo relativamente Black Panther, allora premi qua sopra!!!

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