Un’ingiustificata classifica delle mie letture Murakamiane

DI GIOSUE’ TEDESCHI

Purtroppo per voi e per mia fortuna non ho ancora letto tutti i suoi libri, quindi nella classifica compariranno solo quelli che ho già letto. Più, al fondo, alcune speculazioni su quelli che ho in programma di leggere in futuro. 

Dirò poche parole su ogni libro, non c’è bisogno di dilungarsi troppo nello spiegarvi perché preferisco questo o quel libro. Dopotutto le opinioni sono personali e non dovrebbero mai esser prese come giudizi di valore. 

1. Norwegian Wood

Toru Watanabe ricorda il suo amore per Naoko, la fidanzata del suo amico morto, e l’incontro con Midori, una ragazza vivace e allegra. Perché si merita il primissimo posto? Non vi è certo arrivato senza combattere, però questo libro ha qualcosa che sfiora l’armonia. Nel senso che penso sia il più adatto al grande pubblico perché c’è un equilibrio perfetto tra tutte le parti. Inoltre qui Murakami mette dei limiti a quei voli pindarici nel regno dell’onirico che così spesso fa in altre storie e che tendono ad allontanare chi di volare non ha desiderio

2. Nel segno della pecora

Un uomo di mezza età si ritrova coinvolto in una serie di eventi dopo aver incontrato una donna che sembra avere un legame con il passato. Andrà a cercare un suo amico e una pecora, nessuno dei due dovrebbe trovarsi in Giappone però. 

Questo ha un posto speciale per me perché è il primo suo libro che ho letto. Me l’hanno regalato in un periodo molto particolare, così non solo mi ha introdotto all’autore ma mi è anche rimasto a livello emotivo. Come un aratro che calchi terra scura, ripassa ogni anno prima della semina. 

3. A sud del confine, a ovest del sole

Hajime, un uomo sposato e padre di famiglia, incontra la sua vecchia fiamma Shimamoto e deve fare i conti con le sue scelte passate e presenti.

Una perfetta rappresentazione della pazzia nel mondo civilizzato, che altro si può dire? Una discesa nella follia, col sole alle spalle e l’infinito orizzonte davanti agli occhi

4. L’uccello che girava le viti del mondo 

Toru Okada cerca la moglie scomparsa e si imbatte in una serie di personaggi bizzarri e situazioni surreali. 

Ah, questo poi. Non l’ho capito. Sinceramente non so che dire perché non so di cosa parli. Sono sicuro che ci sia un senso dietro, prima di tutto perché non puoi scrivere un mattone del genere senza avere un piano. Eppure questo piano è ancora troppo confuso per me. Ho provato a scriverci su qualcosa da quando l’ho finito ma il significato ancora mi sfugge. Per me ha senso paragonarlo a Shining, se questo collegamento non ha senso adesso per voi non posso farci niente. Quando lo rileggerò magari ci capirò qualcosa di più. 

5.  Tutti i figli di Dio danzano

Una raccolta di racconti scollegati tra loro se non per un unico evento: il terremoto di Kobe. Li accomuna tutti, ma mentre in alcuni rimane sullo sfondo in altri è prominente. 

Bello pensare come in realtà tutte le storie siano la stessa storia. Da qualche altra parte nello stesso mondo tutto sta succedendo contemporaneamente. Non c’è della magia in questo?

6. After dark

La notte a Tokyo è il palcoscenico di una serie di incontri e situazioni strane e misteriose, tra cui un uomo che si sveglia in un locale chiuso e una ragazza che lavora in un love hotel. Tutto è collegato, e non come te lo aspetteresti. Perché se è collegato vuol dire che le situazioni hanno a che fare tra loro, no? Eppure dopo essersi incontrati devono anche salutarsi. 

7. L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio

Tazaki Tsukuru cerca di scoprire perché i suoi amici d‘infanzia lo hanno escluso dal loro gruppo e si imbarca in un viaggio alla ricerca di risposte.

Uno dei libri più tranquilli. Non succede nulla di completamente stravolgente, l’atmosfera tranquilla della foglia nel flusso della creazione ti porta dall’inizio alla fine della storia.

8. L’arte di correre

Un diario di viaggio, il riassunto di una filosofia di vita. Chi va piano non ha bisogno di fermarsi, chi si ferma dovrà ripartire. C’è sempre tempo di fermarsi a bere dell’acqua durante una maratona, l’importante è non esagerare.

9. Sonno

Una donna improvvisamente smette di dormire. Perché? Chissà. Forse non è tanto importante quello che ha perso quanto quello che ha trovato.

Un breve racconto da leggere d’un fiato. Per poi portarsi sulla schiena una zia povera tutto il resto della giornata. Cosa intendo con zia povera? La risposta si trova in “I salici ciechi e la donna addormentata”, che però non rientra in questa classifica. Mi domando perché.

10. Ranocchio salva Tokyo

Nell’appartamento di un uomo qualunque, compare una gigantesca rana parlante. Davanti a una tazza di tè lo convince ad aiutarla a combattere il Lombrico. Un temibile nemico nascosto nell’oscurità sotto la città.

Un racconto dell’assurdo, un sogno portato nella vita reale. Come sarebbe se il nostro cervello non dovesse aspettare di essere addormentato per rielaborare le nostre esperienze sotto forma di sogni? Se il sogno fosse già, per sua natura, incastrato nella trama della veglia?

Prossimamente

Senza un ordine particolare, questi sono i titoli che mi interessano di più: L’assassinio del commendatore, La strana biblioteca, La ragazza dello sputnik. 

E prossimo prossimo, Kafka sulla spiaggia. Ho davvero grandi aspettative per questo libro. 

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