Nicolas Beuglet - quais du Polar 2 Juillet 2021 Lyon. Berges du Rhône

Le cri (Nicolas Beuglet)

DI ELODIE VUILLERMIN

Estate. Una parola che ne evoca molte altre: caldo, mare, vacanze… e letture obbligatorie. Quanti di voi si sono ritrovati con i professori che vi dicevano di leggere almeno un libro in francese o in inglese, per poi esporlo alla classe al momento del ritorno sui banchi? Tanti, scommetto. Un momento noioso, vero? Il libro di cui voglio parlarvi è proprio una mia lettura estiva obbligatoria, ai tempi delle superiori. Eppure, sorprendentemente, è una storia niente male, che mi è rimasta nel cuore.

Le cri (ossia “l’urlo”) è uno dei tanti romanzi di Nicolas Beuglet, mai tradotti qui in Italia ma con grande successo di vendite in Francia. La trama vede Sarah Geringën, ispettrice di polizia di Oslo diplomata in psicologia criminale, alle prese con un caso piuttosto strano e agghiacciante. È stato ritrovato il cadavere di un uomo all’ospedale psichiatrico di Gaustad, uno dei luoghi più tristemente famosi d’Europa, per via degli esperimenti sugli esseri umani che vi hanno avuto luogo. La vittima è un uomo del settore A, quello dei pazienti meno pericolosi, che è stato trasferito nella struttura 36 anni prima, chiamato 488 per via del numero che ha tatuato sul suo corpo. Come se questo non fosse già inquietante, la vittima è morta con la bocca ancora aperta, come se stesse gridando di paura.

Indagando più a fondo, Sarah scopre una stanza dell’ospedale, chiamata “il sonno nero”, dove il paziente 488 veniva sottoposto regolarmente a torture inenarrabili e a pesanti iniezioni di LS 34, un derivato della LSD che produce adrenalina in quantità eccessive. Inoltre la vittima aveva disegnato, sulla sua stanza d’ospedale, dei misteriosi graffiti riconducibili a tre figure: pesce, albero e fiamma. Da qui in poi è una discesa nella follia. Sarah si addentra in una fitta ragnatela di ricatti, omicidi, verità celate e manipolazione della mente umana. Il tutto conduce a un unico nome: il progetto MK-ULTRA, un programma illegale e clandestino di esperimenti sugli esseri umani, messo in atto dalla CIA tra il 1950 e il 1960. Non dirò di più, perché altrimenti vi priverei del piacere della scoperta.

L’autore ha saputo caratterizzare bene i personaggi, soprattutto Sarah. Nonostante sia una vera e propria donna con le palle d’acciaio, astuta e controllata, ha un retroscena drammatico alle sue spalle: lasciata dal marito a causa delle numerose gravidanze fallite, vive ogni giorno interrogandosi sul senso della vita. Questo vuoto esistenziale pesa su di lei ed emerge molto chiaramente, facendoti sentire partecipe di tanto dolore. Altro personaggio di rilievo è Christopher, un giornalista la cui famiglia, a sua insaputa, era coinvolta nel progetto MK-ULTRA e che si ritrova a collaborare con Sarah per salvare la vita di suo nipote. Ma quello riuscito meglio è, a mio parere, Lazar, un uomo della mafia russa nonché una delle tante cavie umane di quel progetto scellerato, disposto a usare anche la violenza e a sfruttare gli altri per vendicarsi di chi lo ha fatto soffrire.

La trama è molto incalzante, ricca di colpi di scena e dilemmi morali interessanti. Giocherà con le vostre menti, come gli scienziati a capo del progetto MK-ULTRA hanno fatto con le loro cavie.

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Se invece, oltre ad essere un amante dell’Estate, preferisci invece la Letteratura e il Cinema, questo è il pezzo che fa per te!!!

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