«Sonno» di Murakami – Vivere senza pause

DI GIOSUE’ TEDESCHI

Io non avevo affatto bisogno di sonno, mi dissi. Poco mi importava se diventavo pazza, se per il fatto di non dormire perdevo il fondamento della mia esistenza.

Una donna di circa trent’anni un giorno si accorge di non poter più dormire, anzi di non averne bisogno. 

Semplicemente non ha sonno, non sente la necessità né la voglia di mettersi a dormire. Quindi invece di dormire fa delle cose: i primi giorni pulisce la casa, poi scopre che ha tempo di ricominciare a leggere. 

Dopo tre settimane insonni nota addirittura che la sua forma fisica è migliorata. È strano, immotivato, sconvolge ogni regola, si sa che senza sonno si va incontro alla morte, eppure lei si sente bene.

Non solo: si sente meglio. Il sonno negato non è una tortura, diventa un momento per sé stessa. L’occasione di vivere una seconda vita. Diventa uno spazio soltanto suo di cui nessuno sospetta l’esistenza – e in questo spazio ha tempo di riscoprirsi

L’unico episodio peculiare nella sua vita è stata una paralisi notturna, durante la quale ha visto al fondo del suo letto un vecchio bagnarle i piedi fino a farli marcire. 

Non capiremo mai, così come non lo capirà mai la protagonista, se si sia trattato solo di un incubo o se forse sia successo davvero. Se quel vecchio non sia sparito portandosi via il sonno. 

Mentre inizia a vivere questa nuova vita la routine continua in maniera nota e inalterata: il figlio, il marito, la casa. Tutto è come prima e nessuno si accorge di alcun cambiamento in lei. Eppure sono le persone che le stanno più vicine, la vedono e ci parlano tutti i giorni. Lei non gliene parla perché non pensa che loro capirebbero, ma come fanno loro a non notarlo? 

Chi dorme e chi sta sveglio?

Il libro che la accompagna nella riscoperta di sé stessa e di episodi della sua vita, e che pensava di aver dimenticato, è «Anna Karenina». Legge stesa sul divano, per tutta la notte. Ogni tanto, per cambiare, esce in macchina e corre per le strade vuote della città. 

Circondata da persone che non la vedono davvero, e se anche la vedessero non potrebbero capirla, i personaggi del libro diventano i suoi nuovi compagni. Al punto che leggere, passare del tempo con loro – diventa quasi una droga. Li preferisce a tutto, seppure non manca mai di adempiere ai doveri che le spettano per mantenere la facciata nel mondo della veglia. 

Non ha un finale, non ha neppure un inizio. I personaggi non hanno un nome ed i luoghi restano vaghi e indefiniti eppure noi lettori li vediamo con una chiarezza inspiegabile. 

L’intero libro ti trasporta nella fragile realtà di questa donna; a pensarci bene neanche tu vuoi più staccarti dalla lettura. Cos’altro c’è da fare dopotutto?

Ancora una volta Murakami condensa in 70 pagine quello che alcuni autori esprimono in 400.

Chi lo conosce non si sorprenderà più di tanto nello scoprire che non c’è un finale; se non ci si è abituati lascerà invece un certo sconcerto girare l’ultima pagina e non trovare niente. Quasi sicuramente la si andrà a rileggere, certi di essersi persi qualcosa. Eppure, come sempre, è tutto lì. 

Fra lei e le figure senza volto che scuotono la macchina.

Se ami Murakami, amerai anche questa classifica a lui dedicata!!!

Se desideri leggere di un’altra opera del Maestro Murakami, non hai che da cliccare!!!

Cerchi domande o cerchi risposte? In ogni caso, cerca Murakami!!!

Ami gli occhi? Ami le cravatte? Ami Murakami? In ogni caso, pigia qui!!!

Se vuoi essere introdotto al mondo murakamiano, cliccare qui!!!

Mercuzio and Friends è un collettivo indipendente con sede a Torino.

Un gruppo di studiosi e appassionati di cinema, teatro, discipline artistiche e letterarie, intenzionati a creare uno spazio libero e stimolante per tutti i curiosi.

Scopri di più →

Carrello Close (×)

Il tuo carrello è vuoto
Sfoglia negozio
GO TO TOP