Quando il Titanic incontra The Walking Dead – Black Butler: Book of Atlantic

DI ORIANA FERRAGINA

Siamo arrivati all’ultimo articolo (per adesso) sull’anime con il maggiordomo demoniaco più affascinante della televisione: sto parlando del film canone di Black Butler, Book of Atlantic, che segue il sesto arco narrativo del manga, il Luxury Liner Arc; e giusto in tempo per l’uscita della quarta attesissima stagione delle avventure di Ciel e Sebastian… ebbene sì, dopo sette anni dall’ultima trasposizione animata del manga di Yana Toboso, ecco che ritorna, sul piccolo schermo, il nostro conte irascibile preferito, affiancato, come sempre, dal suo fedele demone in nero.

Ma veniamo al film e descriviamone la trama. E, come sempre, ecco il consueto annuncio spoiler: da qui in poi potrei trattare alcuni particolari apparsi nelle stagioni precedenti e nell’OAV, per cui, se ancora non siete riusciti a recuperare quanto accaduto prima e non volete che vi riveli niente, smettete qui di leggere questo mio articolo. Se, invece, non vi interessano queste sciocchezze, continuate pure: siete i benvenuti.

Black Butler: Book of Atlantic è uscito il 21 gennaio 2017 nelle sale cinematografiche giapponesi e, a giugno dello stesso anno, nelle sale Nord Americane; ma, ahimè, non in Italia.

In questo lungometraggio di cento minuti esatti Ciel viene chiamato dalla regina, nuovamente contenta del suo cane da guardia dopo il successo riportato (l’eliminazione del mercante d’armi tedesco nell’arco precedente), ad indagare sulla “Società Aurora”, una misteriosa organizzazione di nobili mecenati che credono che, attraverso la medicina, giungeranno alla salvezza del genere umano; come dice, del resto, il loro motto.

Scoperto che la prossima riunione avrà luogo su una lussuosa nave da crociera per le Americhe, la “Campania”, dove si imbarcheranno pure Lizzie, che di Ciel è la fidanzata, e la sua famiglia, il conte e il suo fido maggiordomo decidono di prendersi una “vacanza”, portando con loro solamente la nuovissima aggiunta ai domestici strampalati di casa Phantomhive: Snake, il domatore di serpenti del circo della terza stagione, tornato in cerca dei suoi amiciscomparsi”.

Così, pronti di tutto punto, i due protagonisti riescono in qualche modo ad intrufolarsi nella riunione, dopo essersi umiliati con il saluto iniziale inneggiante alla fenice, ed assistendo alla presentazione del dottore Ryan Stoker, che mostra come sia capace di sconfiggere la morte riportando in vita il cadavere di una giovane lady deceduta pochi giorni prima; peccato che, non appena si sveglia, questa attacchi la madre al collo ammazzandola, per poi rialzarsi dalla bara come zombie in cerca di qualcosa di non meglio definito. Infatti, al contrario dei classici non-morti, non cerca di mangiarsi il cervello delle sue vittime. Il caos imperversa per la sala e Ciel dovrà trovare un modo per sconfiggere questa nuova minaccia al popolo inglese (e non solo) visto che la nave è piena degli esperimenti del dottor Stoker, pronti ad attaccare e ammazzare tutti i presenti.

Riusciranno Ciel e Sebastian a capire chi c’è dietro questo folle esperimento e a fermare l’orda di zombie prima che la nave perda equipaggio e controllo e affondi in mezzo al mare come il Titanic?

E, partendo proprio da quest’ultima domanda, segnaliamo qualche curiosità e dettaglio che possiamo riscontrare nel film: Yana Toboso, per questo arco narrativo, si è ispirata al famoso disastro del transatlantico inaffondabile che, dopo aver colpito un iceberg nel suo viaggio inaugurale, affondò tra la notte del 14 e le prime ore del 15 aprile 1912; similmente, nel manga e nell’anime, la Campania, con un nome italianissimo (e qui ritorna il gusto macabro della mangaka di distruggere qualsiasi cosa o persona con un nome italiano), nel suo viaggio inaugurale e per colpa degli pseudo-zombie che ammazzano tutto il personale di bordo, si rifà la fiancata contro un ghiacciaio che putacaso passava di lì e affonda parecchi anni prima del Titanic: ovvero il 20 aprile del 1889. Inoltre, riprendendo una scena dal famoso film omonimo con Leonardo di Caprio e Kate Winslet, Grell Sutcliff si fa tenere sulla prua della nave dal suo collega shinigami Ronald Knox, prima di tornare in servizio.

In questo arco narrativo, inoltre, oltre a conoscere la famiglia di Elisabeth Midford, la promessa sposa di Ciel, scopriamo anche che il padre, Lord Alexis Leon Midford, è il primo cavaliere della regina e ha il compito di essere lo scudo del regno insieme alla sua famiglia; oltre a venire a conoscenza che la cara Lizzie sa perfettamente che lavoro fa il suo futuro sposino.

Un’altra curiosità, di tipo letterario, è il nome del medico/scienziato matto che, come il dottor Frankenstein di Mary Shelley riporta in vita i cadaveri per sconfiggere la Morte stessa, ma che ha invece il cognome di un altro famoso autore romantico che scriveva di mostri non-morti: sto parlando di Bram Stoker, l’autore del romanzo epistolare “Dracula”. Da notare, però, che la prima volta che incontriamo i resuscitati del dottor Ryan Stoker, la non-più-gentil-donzella attacca la giugulare della madre, come prima cosa dopo il risveglio, riprendendo un po’ i canoni impostati dallo scrittore irlandese dalla sua summenzionata opera in poi.

Passando alle curiosità sonore, i SID confermano la loro collaborazione con l’anime di Black Butler firmando la canzone che chiude il lungometraggio, “Glass Eyes”, che, tradotto dall’inglese, vuol dire “Occhi vitrei”; un’altra particolarità si ha nei titoli di testa, dove la musica che accompagna le scritte fumose che appaiono sullo schermo mi ha fatto tornare alla mente i titoli di testa per il quarto film di Harry Potter, ovvero “Harry Potter e il Calice di Fuoco”, che, guarda te la coincidenza, parla di qualcuno che ritorna dal mondo dei morti!

E dopo questa mia ultima battuta un po’ imbarazzante, ringrazio ancora una volta la mia amica Eleonora per avermi convinto finalmente a vedere Black Butler e vi auguro una buona visione del film e della quarta stagione dell’anime, che uscirà a breve.

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