DI SARA NOEMI SCATOLA
Non ho idea del motivo per cui in italiano il titolo del film sia diventato Un amore all’improvviso. Trovo che, oltre a essere una traduzione totalmente diversa dall’originale, tolga anche valore al film, dandogli l’aria di una banale e prevedibile storia d’amore.
La trama non è nulla di tutto ciò. O almeno, sì, c’è una storia d’amore, ma non è banale, né a mio parere prevedibile.
Adattamento cinematografico del libro di Audrey Niffenegger La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, questo film del 2009 è un viaggio nelle vite di Henry (l’uomo che viaggia nel tempo) e Clare (artista e futura moglie di Henry), e negli accavallamenti delle loro linee temporali.
I salti nel tempo, dal passato al futuro e da un passato più recente a un passato più remoto, possono essere fonte di confusione alla prima visione del film. Ma la storia di per sé è meravigliosa e drammatica, quel drammatico che però non ti lascia con il magone ma, al contrario, con i ricordi di tutto ciò che di bello è stato.
Fantascienza e vita reale si mescolano con naturalezza, acquisendo all’interno della cornice del film un’armonia tutta loro. I viaggi nel tempo di Henry sono seguiti necessariamente dalla sua improvvisa smaterializzazione. A testimoniare la sua presenza in quel lasso temporale da cui è appena scomparso rimane solo una pila di vestiti, abbandonati a terra, svuotati del loro proprietario.
Gli imprevedibili viaggi di Henry si alternano con la stabilità di una storia d’amore, la ricerca di una casa con Clare, e l’arrivo di una figlia. Costruire una vita normale attimo dopo attimo, nel tentativo di forgiare fondamenta solide e concrete, ma nell’impossibilità di sapere quale di questi attimi sarà quello in cui Henry svanirà ancora.
Trovarsi e ritrovarsi, riscoprire la stessa persona migliaia di volte, allontanarsi, ma mai del tutto.
La presenza di Henry è palpabile anche durante la sua assenza.
Henry marca la vita di Clare, nelle attese, nei baci mancati e nei tempi sfasati. E Clare è l’ancoraggio di Henry nel mare del suo tempo.
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