DI PIETRO BERRUTO
Una serie di eventi che ha caratterizzato il ventesimo secolo è la Corsa allo Spazio: due nazioni, entrambe estremamente potenti, non trovando più niente da conquistare sulla Terra, gareggiano fra di loro per conquistare lo spazio. Astronauti versus Cosmonauti, missili su missili mandati oltre la stratosfera, alcuni tornarono, altri no, alcuni contenenti umani e altri contenenti animali. Questi animali, tra i quali la più famosa è la cagnolina Laika, hanno preso parte a tali esperimenti pericolosi e dannosi per loro, fino ad essere fatali. Gli esperimenti sugli animali sono un’inutile crudeltà e un’orribile abitudine che la specie umana si trascina dietro da secoli. Sarebbe grandioso se gli animali potessero vendicarsi… no?
Josif -1957 è un’incredibile miniserie pubblicata da It Comics, scritta da Davide Barzi, disegnata da Fabiano Ambu e colorata da Vorticerosa. Ambientato in un’ucronica Unione Sovietica, il fumetto segue la storia di Josif Vissarionovi Džugašvili, un gorilla dello zoo di Mosca che, accompagnato dalla sua “mamma” (in realtà la sua veterinaria), la dottoressa Ozimov, viene mandato nello spazio per dimostrare la forza dell’ingegneria sovietica al mondo, ma poiché scopre però, nell’istante in cui il razzo decolla, che Ozimov è stata uccisa, due idee si impiantano definitivamente nella mente di Josif: tornare sulla Terra e vendicarsi. In quest’avventura il lettore incontra diversi personaggi storici, rivisti in chiave comica, come l’operaio Stachanov, il dottor Pavlov (un suo discendente ad essere precisi), J. Edgar Hoover e gli atleti olimpici sovietici vincitori ad Helsinki.
È molto piacevole il tono satirico e surreale della serie, che ironizza sugli stereotipi della Guerra Fredda come ambientazione: superuomini, crudeltà immotivate, esperimenti con gli animali, rivalità tra le due superpotenze, la tentacolare influenza dell’F.B.I… Josif non si limita a criticare una fazione, ma critica l’intero contesto politico e l’influenza che ha avuto sulla narrativa di quel tempo. La mitologia storica della Guerra Fredda è richiamata in Josif in modo divertente, assumendo spesso e volentieri toni splatter fino all’assurdità, arrivando quasi ai limiti della commedia horror. Stilisticamente, Josif si avvale di una tecnica grafica caricaturale e insieme molto dettagliata, che esalta le scene di violenza e rende più divertenti le scene di fantastoria. Il risultato di questa miniserie è un’opera sopra le righe, divertente, radicata nella storia (o almeno nell’ombra della storia) e a tratti anche commovente.
Ami gli animali? Allora pigia qua!!!