Otherside, capitolo 45: Raya e l’ultimo drago

DI ELODIE VUILLERMIN

A partire da Ralph spacca Internet siamo giunti nella cosiddetta Nuova Epoca, o New Era, quella che attualmente la Disney sta vivendo. John Lasseter si dimette dal ruolo di direttore creativo e al suo posto abbiamo Jennifer Lee. Si osa, a volte si sperimenta con qualcosa di nuovo (aprendosi a culture ancora sconosciute al mondo occidentale), mentre in altri casi si preferisce puntare su qualcosa di sicuro (come i sequel di film già noti, per esempio).

Raya e l’ultimo drago si inserisce proprio in quest’epoca. Ma oggi non sono qui per parlarvi di quanto mi è piaciuto il film. Questa è la nostra rubrica Otherside, e quindi andremo a parlare della vera storia che ha ispirato la caratterizzazione di Raya, la protagonista, e della sua nemesi, Namaari: quella delle sorelle Trung.

Per conoscere la storia di queste guerriere vietnamite, dobbiamo prima fare un po’ di contesto storico. Siamo nel 111 a.C., anno in cui i cinesi della dinastia Han invasero l’area oggi conosciuta come Vietnam, la divisero in nove prefetture e imposero il controllo su di essa attraverso una serie di governanti locali, i quali dovevano fungere da tramite per i loro interessi. Tra questi prefetti locali c’era anche il padre delle sorelle Trung, che più volte, insieme ad altri governanti, era riuscito a respingere gli invasori e a difendere così gli interessi della popolazione locale. I cinesi governavano, secondo quanto dicono le fonti vietnamite, con il pugno di ferro: non solo imponevano il loro dominio e le loro tasse, ma cercavano anche di imporre la loro cultura e religione.

Apro un’ulteriore ma necessaria parentesi: prima dell’invasione cinese, le sorelle Trung studiavano letteratura, erano state avvicinate alle arti marziali e addestrate all’arte della guerra. Questo perché all’epoca la società del sud-est asiatico era piuttosto progressista in termini di diritti femminili: le donne potevano ereditare le proprietà e altri privilegi attraverso i loro genitori, godevano di uno status sociale elevato e avevano libero accesso all’istruzione.

Una volta cresciuta, Trung Trac, la maggiore delle due sorelle, si sposò con Thi Sach, generale del distretto di Chau Dien. Quando i cinesi iniziarono ad aumentare le tasse e a chiedere tangenti ai funzionari locali, Thi Sach riunì i suoi compagni dell’aristocrazia e li incitò a ribellarsi a queste misure repressive. Purtroppo fu catturato con l’inganno dal governatore di Hanoi e giustiziato.

La morte del marito fu una svolta, per Trung Trac: insieme alla sorella Trung Nhi, fece appello alla popolazione locale e invitò tutti, sia proprietari terrieri che agricoltori, a ribellarsi al dominio cinese. Così facendo, riuscì a radunare un esercito di 80.000 persone provenienti da ogni status sociale. Non solo, alla guida del battaglione c’erano ben 36 generali donne e pare che una di queste fosse l’anziana madre delle sorelle Trung.

Armate di spade, archi e frecce, asce e lance, nel 39 d.C. le sorelle Trung e il loro esercito presero d’assalto 65 cittadelle settentrionali e la casa del governatore, liberandole dal controllo degli invasori. Una volta giunte a Me Lihn, sul delta del Fiume Rosso, si proclamarono regine di uno stato indipendente appena creatosi nella regione precedentemente occupata. Rimasero in carica per due anni, fino al 41 d.C., quando l’imperatore Han, Guang Wu Di, inviò il suo generale Ma Yuan a riconquistare il Vietnam. Purtroppo l’esercito delle sorelle Trung, complice anche il fatto di aver perso molti sostenitori aristocratici, non fu abbastanza preparato a respingere gli avversari; fu sconfitto prima vicino all’attuale Hanoi e poi definitivamente distrutto a Hat Mon (l’odierna Son Tai).

Ma quale fu la sorte delle due sorelle? Secondo alcune fonti, si suicidarono gettandosi in un fiume pur di non farsi uccidere o catturare dal nemico. Altri sostengono che siano state effettivamente fatte prigioniere e in seguito giustiziate dall’esercito Han.

Resta però innegabile che la loro storia divenne presto materia di leggenda e fu tramandata nei secoli a venire. Molti poeti e scrittori celebrarono le loro gesta. Furono composti numerosi poemi in loro onore. In tutto il Vietnam furono eretti templi e santuari a loro dedicati. Oggi le sorelle Trung vengono ricordate ogni anno con una festa particolare e la loro vicenda viene tuttora raccontata in Vietnam. Non solo, si possono trovare rappresentate su francobolli, statue e ritratti, spesso a cavallo di elefanti, a simboleggiare la resistenza vietnamita.

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