DI ANDREA RAPELLI
Concludiamo la rubrica Transmedialità parlandovi di quei giochi che sono stati adattati per il grande schermo dal 2021 in poi. Seppur con risultati altalenanti dal punto di vista qualitativo, i lungometraggi tratti da videogiochi sono accomunati da un pregio: quello di aver avvicinato nuovi giocatori al mondo videoludico.

Cominciamo partendo dalla serie Sonic the Hedgehog, il cui terzo film inaugura il 2025 nelle sale italiane (negli Stati Uniti è uscito il 20 dicembre). Sonic, un riccio blu antropomorfo, è il protagonista di questi giochi platform prodotti da Sega (Service Games) e sviluppati dallo studio nipponico Sonic Team. Nata come gioco 2D nel 1991, la serie è diventata 3D nel 1998 con Sonic Adventure. La maggior parte dei titoli sono dei run-platform che combinano azione e avventura. Il giocatore controlla Sonic facendolo correre, saltare, distruggere, scivolare e sfrecciare a velocità supersonica. Il tutto mentre raccoglie gli anelli d’oro fluttuanti sparsi per le mappe e gli smeraldi del caos, in grado di donare vari potenziamenti. Grazie a queste abilità, Sonic si ritrova a proteggere il mondo da costanti minacce, in particolare dal dottor Eggman, suo principale rivale, interpretato da Jim Carrey nei film.

L’operazione di adattamento può avvenire anche da film a videogioco: ne abbiamo avuto un esempio il mese scorso, quando lo studio svedese MachineGames ha adattato la saga cinematografica ideata da George Lucas in un titolo action-adventure in prima persona chiamato Indiana Jones e l’Antico Cerchio. Ambientato nel 1937, il gioco contiene tutti gli elementi che hanno reso famoso l’archeologo interpretato da Harrison Ford (Troy Baker nel gioco): esplorazione di templi e cripte, combattimenti a mani nude e con la frusta, trappole mortali ed enigmi da risolvere. Il tutto condito dalla storica lotta contro i nazisti e svariati altri pericoli che Indy dovrà affrontare nel lungo viaggio che lo porterà ancora una volta in giro per il mondo.

Nell’agosto del 2024 Eli Roth ha portato sul grande schermo Borderlands, adattamento della serie di action-RPG sviluppati da Gearbox Software. Giocabili in solitaria o in cooperativa, i giochi sono degli sparatutto in prima persona ambientati per lo più sul pianeta Pandora. Ricca di personaggi sopra le righe, dotati di un umorismo sadico e perverso, la serie ci vede costretti a combattere per il controllo di varie cripte costruite da una civiltà aliena ormai estinta. La varietà delle armi rende i combattimenti frenetici e violenti, sia contro gli esseri umani che contro la pericolosa fauna aliena. Gearbox ha già annunciato un quarto capitolo, che vedrà la luce quest’anno.

Passiamo ai giochi sportivi e ad un’altra serie videoludica nata nel 1997: Gran Turismo (GT). Adattata nel 2023 in un film omonimo, la serie racing (simulatore di guida) sviluppata da Polyphony Digital e pubblicata da Sony Computer Entertainment prevede due modalità di gioco: Arcade e Gran Turismo. Nel primo caso il giocatore ha a disposizione un numero elevato di vetture, che riproducono fedelmente le caratteristiche di vari modelli di automobili esistenti. Con esse può sfidare altri giocatori o provare uno dei circuiti presenti con diversi livelli di difficoltà. Nella modalità Gran Turismo, invece, si interpreta un pilota alle prime armi che, per raggiungere il successo, deve affrontare una serie di gare. Il conseguimento di patenti sempre più specialistiche avviene tramite numerose prove di guida e un esame finale, permettendo l’accesso alle corse più prestigiose; parallelamente, i montepremi vinti consentono l’acquisto di vetture più veloci e costose o di modificare le vetture in proprio possesso.

Sono passati quasi due anni dall’uscita del film animato Super Mario Bros., campione d’incassi nel 2023; un successo che non sorprende, se si considera la popolarità della serie platform nata nel lontano 1983 con Mario Bros., spin-off di Donkey Kong. Interpretando l’iconico idraulico baffuto (o suo fratello Luigi in co-op), l’obiettivo è sconfiggere i nemici che fuoriescono dalle tubature. Mario è conosciuto soprattutto per la sua abilità nel salto, che lo accompagna fin dagli esordi, e per i potenziamenti sparsi per i livelli, che gli donano nuove abilità. Negli anni la serie ha subito vari cambiamenti, passando dal 2D al 3D in Super Mario 64, all’esplorazione delle galassie in Galaxy, al lancio del cappello in Odyssey. La serie ha anche avuto vari spin-off di generi diversi, tra cui Mario Kart (gioco di corsa), Paper Mario (gioco di ruolo) e Mario Sports (sportivo).

Torniamo indietro nel tempo fino al 2021, per citare l’ultimo film di Mortal Kombat, basato sull’iconica serie di picchiaduro creata nel 1992 da Midway Games e passata poi nelle mani di NetherRealm Studios. Nata come videogioco arcade, è stata successivamente pubblicata per le principali piattaforme domestiche. Noti per la loro brutalità, i Mortal Kombat ruotano intorno a scontri uno contro uno tra personaggi che combattono in vari reami. Ogni personaggio è dotato di particolari poteri e abilità e potrà, in caso di vittoria, eseguire una cruenta fatalità per dare il colpo di grazia all’avversario. La serie è passata, negli anni, da uno stile 2D al 3D, per poi puntare al 2.5D con i recenti reboot.
Si conclude così il nostro excursus sulla transmedialità. Ci vediamo al prossimo appuntamento di Easter Egg. Non mancate!
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