DI ANDREA RAPELLI
Su Prime Video si è da poco conclusa Secret Level, la serie TV antologica i cui quindici episodi immergono lo spettatore nell’universo narrativo di vari videogiochi. Alcuni di questi condividono specifiche caratteristiche con altri titoli presenti sul mercato. Scendiamo più nel dettaglio:

Combattimento Freeflow – Il secondo episodio di Secret Level (It takes a life) si concentra su Sifu, videogioco beat ‘em up in terza persona uscito nel 2022. Tra rimandi a film come Oldboy, The Raid e John Wick, la storia ci mette nei panni di un giovane esperto di arti marziali che vuole vendicare la morte di suo padre. Facendoci strada tra club, musei e templi, ci troveremo spesso ad affrontare grandi gruppi di nemici. Proprio per questo motivo, gli sviluppatori (Sloclap) hanno optato per il sistema di combattimento freeflow, che ci costringe a difenderci e a contrattaccare gli avversari con il giusto tempismo. Gli oggetti sparsi per le mappe (come bottiglie o sgabelli) possono essere lanciati contro i nemici per stordirli e permetterci così di concentrarci sui loro compagni. Ogni tipologia di avversario va affrontata in maniera diversa, ricorrendo anche a coltelli, mazze e bastoni per aumentare i danni inflitti e ottenere più punti possibili in spettacolari combo. Il tutto per sbloccare nuove abilità, sia passive che attive, che ci faciliteranno durante la progressione. Altri giochi famosi che adottano questo combat system sono gli action-adventure Shadow of Mordor e Shadow of War e i giochi della serie Batman Arkham.

Team Deathmatch – Il team deathmatch è una modalità di gioco comune a molti arena shooter. Ne abbiamo un esempio nel quarto episodio (Xan), che si concentra sul videogioco in prima persona Unreal Tournament, uscito nel 1999. Due (o più) team si scontrano all’interno di una grossa arena in una lotta all’ultimo sangue. La mappa si sviluppa in verticale e offre varie coperture, oltre ad armi differenti che possono cambiare le sorti della battaglia da un momento all’altro. Trattandosi di uno scontro fra team avversari, il gioco di squadra risulta fondamentale per ottenere la vittoria e l’accesso al successivo combattimento, contro nemici sempre più potenti.

Generazione Procedurale – Il dodicesimo episodio (Tally) ci immerge nel mondo di Spelunky, un indie platform roguelike 2D del 2008. Il giocatore controlla uno speleologo, che deve addentrarsi in cave sotterranee ricche di trappole mortali e nemici alla ricerca di tesori nascosti. Ogni livello sotterraneo è generato in maniera procedurale, ovvero randomicamente da un algoritmo interno al motore di gioco a partire da asset creati dagli sviluppatori. Questo rende l’esplorazione unica, ogni volta che ci si addentra nei pericolosi dungeon; un’esperienza che si è evoluta ulteriormente nel 2016 con l’action-adventure No Man’s Sky, che ne ha esteso il concetto all’esplorazione spaziale.

Trial and Error – Il meccanismo del trial and error consiste, come dice il termine stesso, nel fallire vari tentativi in un’ottica di automiglioramento. Il giocatore affronta più volte gli stessi ostacoli fino a riuscire a superarli, imparando dai propri errori e studiando le mappe e i pattern nemici. Una caratteristica presente ormai non solo in tantissimi giochi, specialmente di ruolo, ma anche nel secondo, nel dodicesimo e nel terzo episodio di Secret Level (The once and future king), basato sul gioco di ruolo massive multiplayer online (MMORPG) New World.

Leveling / Farming / Grinding – Quello del livellamento è un concetto molto semplice: giocando si accumulano punti esperienza (XP), grazie ai quali possiamo potenziare le abilità del/i personaggio/i e aumentarne quindi il livello. Ne abbiamo un esempio nel sesto episodio (Circle), ambientato nell’universo di Shadow Labyrinth, un platform 2D d’azione che uscirà nel 2025. Quando il livellamento comincia a diventare ripetitivo, viene chiamato farming: il giocatore esegue le stesse azioni più e più volte per ottenere il maggior numero di punti XP nel più breve tempo possibile, prima di avanzare nel gioco. Se questo processo diventa eccessivo e frustrante, allora viene definito grinding, come spesso avviene in molti MMORPG e J-RPG (giochi di ruolo giapponesi).

Character Customization – L’ottavo episodio (Asset management) si concentra sulla serie mecha Armored Core. Una delle caratteristiche di questi shooter in terza persona sviluppati da FromSoftware è quella di poter modificare le componenti del proprio mech, scegliendo tra numerose armi e gadget. La personalizzazione del veicolo può essere una semplice modifica estetica o un vero e proprio potenziamento, utile a superare i livelli e sconfiggere avversari e boss sempre più agguerriti. Il giocatore veste i panni di un “Raven”, un pilota mercenario che svolge rischiose missioni per conto di varie corporazioni in guerra tra loro e interessate ad accaparrarsi preziose fonti di energia.
A gennaio chiuderemo il capitolo sulla Transmedialità, concentrandoci sugli adattamenti cinema-videogioco. Non ci resta che augurarvi buone feste! Ci vediamo nel 2025.
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