Twig (2022): Il cammino dell’uomo spaventato

DI PIETRO BERRUTO

Nell’immaginario popolare un’impresa eroica è tale perché un singolo eroe, una persona illustre, intelligente, coraggiosa e pura di cuore, la porta a termine. A mio parere, non c’è niente di più semplicistico, poiché nessuno può compiere niente da solo. Twig, miniserie del 2022 pubblicata dalla Image Comics e mai rilasciata in Italia, parla di questo e di molto altro. Si tratta di una storia high fantasy che gioca sui cliché del viaggio dell’eroe e li sviluppa in una piacevole storia breve adatta a tutte le età.

Twig, che dà il nome alla serie, è un Placeling, un assistente per eroi, addetto al ritrovamento e alla consegna degli artefatti magici, ma non per sua scelta, avendo ereditato il ruolo dal padre. Purtroppo, Twig, il giorno della sua prima missione, si sveglia in ritardo e accidentalmente rompe la gemma che avrebbe dovuto recuperare. La missione si trasforma quindi in un viaggio per recuperare i materiali per aggiustare la gemma e prevenire l’Apocalisse. Twig, che non è umano (così come nessuno dei personaggi della storia) ma una creatura blu e tutta pelosa, è accompagnato nella sua avventura dal gasteropode Splat e dalla Bestia Cornuta Lobee, che somiglia molto ad un rinoceronte rosa, e insieme a loro affronterà diverse avventure in un mondo fantastico per riuscire ad avere successo e a salvare il mondo.

(Skottie Young)

Skottie Young, lo scrittore della mini, non è estraneo al tono portato in questa storia, avendo scritto, per esempio, più o meno nello stesso periodo in cui usciva Twig, Strange Academy, che, come la storia in questione, sposa il tema del fantasy e della narrativa per ragazzi con saltuari elementi visivi orrorifici e grotteschi. In questo mondo, meravigliosamente disegnato da Kyle Strahm e colorato da Jean-Francois Beaulieu, troviamo un mondo coloratissimo (che nei suoi pigmenti accesi ricorda parecchio l’immaginario di classici del genere come Il Mago di Oz) e molto particolareggiato, soprattutto nel design dei personaggi, che in puro stile Young e Strahm, sono parecchio bizzarri (alcuni dei cliché di Young, come le dentature strane, frequentissime in Strange Academy, sono presenti in Twig). La storia è molto semplice e avvincente, avendo però alcuni problemi, soprattutto nel ritmo, che risulta eccessivamente rapido, perfino per una miniserie. Non mentirò ammettendo che mi sono reso conto di alcuni elementi di trama importanti che mi erano sfuggiti al principio soltanto dopo qualche rilettura. Per quanto questo elemento della struttura narrativa sia, a mio parere, un errore, si può potenzialmente giustificare come una scelta stilistica quasi metanarrativa: la fretta del personaggio stesso nel compiere la sua missione influenzerebbe la fretta nel far progredire la storia. Togliendo questo aspetto, tematicamente Twig funziona piuttosto bene: come in ogni viaggio dell’eroe, l’obiettivo è la presa di coscienza di sé, che in Twig trova forma in un’autostima precedentemente assente. Essendo il protagonista costretto a partecipare alla missione, egli non ritiene che riuscirà a giungere ad avere successo e a salvare il mondo. La storia tratta il tema dell’insicurezza adolescenziale in un modo leggero ma significativo che può essere tranquillamente apprezzato da adulti e da piccini. Un fattore fondamentale nello svolgimento della storia è la presenza degli amici del protagonista, che, anche se lui cerca in qualche misura di allontanarli poiché disperato, fungono da sostegno per Twig che alla fine dovrà la sua vittoria nell’impresa proprio a loro. Ciò che Twig punta ad essere è una fiaba classica nel tipo di storia che narra, ma moderna nel come la narra, e riesce molto bene in entrambi i suoi obiettivi.

(Kyle Strahm)

La tristezza più grande che ho provato leggendo la miniserie di Young e Strahm è stata causata dal sapere che terminava dopo soli cinque numeri, facendomi pensare come una serie continua avrebbe giovato davvero molto di più alla storia. Perlomeno, Young ha confermato che ci sarà un seguito alla vicenda, per quanto non si sappia quando uscirà. Ancora sconosciuta è la data di pubblicazione della mini del 2022 nel nostro Paese, ma spero che un giorno questa fiaba possa trovarsi all’interno degli scaffali delle nostre fumetterie, pronta per essere acquistata da chiunque abbia voglia di immergersi nella fantasia come se fosse un bambino. 

Se credi negli Eroi e soprattutto pensi che non siano i superpoteri a fare di un Eroe un Eroe, allora non potrai non voler leggere questo articolo!!!

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