Mercuzio and Fear — Puntata 2

DI CECILIA ALFIER

Ciao Mercuzi, sono tornata! A grande richiesta dello spirito di Annabelle. Scusami, bambolina. In questi giorni ho visto solo classici Disney e commedie, sono una brutta persona. Comunque, per rimediare ho cercato di capire il perché della seguente saga, ma davvero non l’ho capito del tutto.

L’evocazione – The Conjuring

USA 2013

Regia di James Wan 

Sottogenere: le famiglie, quelle belle.

L’ho trovato fantastico! Ribalta i cliché del genere “esorcismo”! Nuova saga preferita! Ci avete creduto? Ovviamente non è vero. I cliché sono tutti lì, l’unica cosa ribaltata alla fine della visione era il mio televisore, perché ho provato a esorcizzarlo da questo scempio. Ecco gli ingredienti. La casa in mezzo al nulla (con tanto di albero per impiccare la gente), in cui gli americani – per qualche motivo – pensano che sia una buona idea crescere i loro figli; famiglia del Mulino Bianco, dove l’uomo (con la personalità di una scarpiera, anch’essa potenzialmente posseduta) porta la pagnotta a casa e la donna (bersaglio del demone) sta in cucina a darsi da fare per la numerosa prole, in questo caso parliamo di cinque figlie. Cinque. L’adolescente insopportabile, la bambina piccola e tenera, che aveva problemi anche prima del trasferimento nella casa indemoniata, e le altre tre. Sceneggiatore, perché fai cinque figlie, se ne caratterizzi solo una e mezza? Poi ci sono carillon e altre cose sussurranti e sinistre. Prima regola di questo genere di film e dei fantasy/sci-fi: non ci si avvicina nemmeno a cose sussurranti dalla provenienza dubbia. Ma niente, tutti vogliono morire o essere posseduti. “Guarda che bel giocattolo senza certificazione di sicurezza, sotto l’albero inquietante, prendiamolo!”.

E qui, i nostri investigatori del paranormale entrano in gioco: una coppietta innamorata, cacciatori di demoni. Vorrei dire che sono ridicoli come il Team Rocket, ma non lo dirò. Il Team Rocket gode di una parità di genere perfetta, mentre questa coppia no. Lui vive dei poteri di lei, come ha fatto notare la critica cinematografica e regina dei Chihuahua BarbieXanax. Vengono brillantemente parodiati da Tim Burton in Beetlejuice Beetlejuice.

Lui effettua un esorcismo sulla donna di casa, grazie al suo potere… di leggere un libro! Non essendo prete, non sarebbe autorizzato, ma sticazzi, si risolve tutto con una telefonata. È più facile diventare esorcista che prenotare un biglietto di un treno. Intanto la moglie di lui ricorda alla posseduta quanto è bello essere madre di cinque creature (di cui tre dimenticabili) e compagna di un uomo-scarpiera. Durante l’esorcismo, la donna viene ricoperta da un telo bianco che man mano si insanguina, come una vagina in un parto mostruoso

Sfortunatamente, l’esorcismo riesce e nessuno schiatta… che demone scarso, scusa ancora Annabelle. Non mi rimane che sperare nei sequel. La donna torna in sé e la prima cosa che fa è scusarsi con la figlioletta piccola, invece di mandare tutti a quel paese e rifarsi una vita in America del Sud.

In conclusione, sperando che Wan non mi regali bambole a Natale, il film mi ha fatto tanto ridere per i motivi sbagliati.

A presto, cordiali saluti, la vostra Gagliarda

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