The Last of Us – La Rivincita dei Funghi

DI FEDERICA CANNATA

Immaginate di trovarvi a casa della vostra cara anziana vicina in un pomeriggio d’estate. Vi ha appena fatto il caffè e messo a disposizione dei biscottini al cioccolato. Mentre voi mangiate e giocate con il suo gatto un po’ grasso lei si assopisce; cose che capitano quando si raggiunge una certa età.
È una giornata stupenda, se non fosse che, all’improvviso, qualcosa si abbatte su di voi con una forza imprevista. La stessa cara vecchietta che un momento prima sonnecchiava sul divano è ora sopra di voi, con lo sguardo assetato di sangue e una voglia incredibile di azzannarvi. 

Che cosa ha fatto impazzire la quieta anziana? 

Se ci trovassimo nel mondo di The Last of Us probabilmente un fungo. Per chi non lo conoscesse stiamo parlando di una serie tv tratta a sua volta da un videogioco di genere azione-avventura zombie. Nella serie i cambiamenti climatici in atto rendono un fungo del genere Cordyceps in grado di infettare l’uomo. L’infezione rende gli umani una sorta di zombie deformi con un solo scopo nella vita: trasmettere le proprie spore tramite un morso alle vostre morbide membra. Doveva pur arrivare il momento in cui i funghi si sarebbero vendicati delle scorpacciate di Porcini alle fiere di paese! 

(Illustrazione di Sara Noemi Scatola)

Ma come è venuto in mente all’ideatore del videogioco, Neil Druckmann, di creare questi particolari zombie? 

Ha avuto forse un’illuminazione durante un trip di LSD, o, come avviene nella maggior parte dei casi, ha preso ispirazione dalla realtà che ci circonda? Ebbene, mi dispiace per chi sperava di ricevere un’ulteriore prova per sostenere le potenzialità creative dei funghetti, ma no, Druckmann è stato ispirato da un documentario che mostrava una formica proiettile infettata dal fungo Ophiocordyceps unilateralis. 

Nella realtà, infatti, questi funghi-zombie esistono sul serio ma – fortunatamente per noi – non attaccano l’uomo. Un po’ meno fortunati sono invece insetti e ragni, che si ritrovano a vivere delle scene da non far invidia a The Last of Us. Tutti i funghi del genere Cordyceps sono di fatto funghi parassiti che portano alla morte del proprio ospite, gli Ophiocordyceps in particolare, hanno anche la capacità di alterare i comportamenti dell’insetto che infettano, generando un vero e proprio individuo zombie. 

Uno dei casi più studiati è quello della formica carpentiera. Questi insetti, un po’ come molti individui che fanno parte della mia vita, sono animali notturni. Quando il sole lascia il passo alle stelle un esercito di formiche carpentiere timbra il cartellino e si mette al lavoro. Migliaia di individui percorrono tragitti prestabiliti alla ricerca di cibo per la colonia. Se prestassimo particolare attenzione però, potremmo riuscire a notare qualcosa di strano: una formica che vaga solitaria, non più operosa come il resto delle sue compagne. La formica continua a vagare anche quando l’alba è alle porte, a nulla servono i richiami delle altre lavoratrici. Non è più responsiva, è un vero e proprio zombie. Poi, verso mezzogiorno, qualcosa cambia. La formica inizia a risalire un albero e, arrivata abbastanza in alto, si aggrappa con tutte le sue forze – zampe e mandibole – ad una foglia. Questo comportamento, che dagli scienziati è stato denominato “death grip” – “presa mortale” – è un segnale inequivocabile: l’infezione è alle fasi finali, la formica morirà a breve.
Il fungo infatti sta iniziando a nutrirsene dall’interno e nel giro di poche ore svilupperà il corpo fruttifero che gli permetterà di diffondere altre spore e infettare altri individui. Basta infatti che la spora si poggi sul corpo di una formica per renderla uno “zombie” nel giro di qualche settimana. Che bella la Natura!

(Figura 1. Una formica carpentiera infetta. Il corpo fruttifero del fungo si sviluppa a partire dalla testa della formica. © Oliver Thompson-Holmes/Alamy)

Serie tv e realtà hanno entrambe un retrogusto horror ma con delle differenze. Immaginate se nella serie tv i funghi fossero riusciti a infettare allo stesso modo in cui avviene nella realtà. Non avrebbero dovuto neanche far lo sforzo di rincorrervi per mordervi!
Agli zombie-funghi sarebbe bastato uno starnuto o un disinteressato gesto di affetto e si sarebbe scatenato lo stesso caos che si scatenava sul bus quando qualcuno tossiva senza mascherina. 

Se vogliamo trovare altre discrepanze tra realtà e finzione dobbiamo puntare il dito verso la presunta vita comunitaria di questi funghi. Nella serie, infatti, osserviamo come i protagonisti prestano sempre particolare attenzione a non schiacciare parti di funghi ancora vitali che si possono ritrovare vicino ai corpi di coloro che erano stati infettati. Farlo significherebbe richiamare l’attenzione di un’orda di altri infetti nascosti chissà dove, perché tutti i funghi sono connessi. Da questo punto di vista la realtà fortunatamente fa meno paura. Il micelio, ovvero il corpo del fungo, limita il proprio sviluppo all’interno del corpo dell’insetto e non c’è nessun particolare collegamento tra diversi funghi della stessa specie.

Ma arriviamo alla domanda che forse molti di voi si stanno ponendo: questi funghi potrebbero mai infettare l’uomo?

Partiamo dal presupposto che i Cordyceps infettano esclusivamente animali a sangue freddo e per infettare l’uomo dovrebbero adattarsi ad infestare un organismo a sangue caldo. 

E l’aumento delle temperature? Potrebbe rivelarsi un problema? Sì e no. 

È vero che i funghi, generalmente, sono abituati a sopravvivere a temperature che variano dai 25 ai 30°C contro i 36,6°C medi del corpo umano. Il riscaldamento globale però potrebbe portare i funghi ad adattarsi a temperature maggiori e perciò renderli in grado di infettare l’uomo. 

Questo non vale però per i Cordyceps. Il parassitismo è in generale un fenomeno molto complesso ed è un processo che questi funghi hanno perfezionato all’interno di un singolo ospite, ogni specie di fungo infatti infetta una specifica specie di insetto. Quest’elevata specificità può essere raggiunta solo tramite milioni di anni co-evoluzione alle spalle.

È quindi improbabile che un passaggio di ospite possa avvenire veramente nel giro di poco tempo. Per ora siamo salvi, ma buttate sempre un occhio alle vecchiette. Non si sa mai.

Fonti: Da “The Last of Us” alla realtà: i funghi parassiti potrebbero davvero attaccare l’uomo? | National Geographic

Zombie-ant fungus | Description, Infection, Life Cycle, Humans, & Facts | Britannica

Hijacking time: How Ophiocordyceps fungi could be using ant host clocks to manipulate behavior – Bekker – 2022 – Parasite Immunology – Wiley Online Library

Ophiocordyceps–ant interactions as an integrative model to understand the molecular basis of parasitic behavioral manipulation – ScienceDirect

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