DI GIOSUE’ TEDESCHI
Questa serie è sempre a una presa visione d’insieme di distanza dal diventare incredibilmente ridicola, se si nota come si preoccupino di questi problemi di cuore come fossero i pilastri della loro vita. Quando in realtà sono ininfluenti e secondari. Considerando il contesto di lusso e sfarzo e soldi da buttare che hanno tutti in questa serie non ci si può che sentire un po’ distanti dai personaggi. Viene da ridere ai loro problemi quando li si colloca nella loro vera cornice.
L’obiettivo sarebbe quello di mostrare come il sesso sia una parte importante della vita? O come le tue scelte sessuali abbiano un impatto sulla tua vita? O al contrario come le tue scelte di vita abbiano un impatto sulla tua vita sessuale? Potrebbe essere che c’è un po’ di entrambi e devo dire che è una discussione piuttosto interessante.
Guidata dagli interventi della voce di lei, Billie, che da fuoricampo fa considerazioni su ciò che succede. Avrei apprezzato che fossero più psicologicamente accurate giacché lei è una psicologa, e invece mi pare che siano le frasi perugina mischiate ai pensieri di una persona normale che vive la vita senza sapere che sta facendo mentre prende appunti dall’oroscopo di Cosmopolitan. Perché non trovare qualcosa di meglio giacché chi parla è una professoressa di psicologia all’università? Spererei fosse una persona più sveglia di così.

Certo non ha la sua vita messa insieme, e quindi quello che dice non può essere troppo illuminante o lungimirante, ma un minimo. A dire la verità avrei comunque preferito qualcosa di più studiato anche se meno accurato, mi sarei sentito di stare imparando qualcosa. Mi sarebbero piaciuti dei nuovi punti di vista dal mondo della psicologia.
Ho trovato irritante come suggerisca che queste questioni emotive possano diventare importanti solo se messe in un contesto dove sono tutti ricchissimi. Perché altrimenti ci sono questioni semplicemente più pressanti di cui occuparsi. In un certo senso si allontana dalla vita di tutti i giorni delle persone normali mentre è proprio lì che queste cose esistono.
Mi sono sembrati un po’ irrealistici tutti questi flashback che fanno fare cose strane alla gente, come dimenticarsi il resto del discorso e bloccarsi o distrarsi e fare un incidente. Molto più adatta è invece la storia della donna indipendente. Non mi è ben chiaro da dove sia uscita o perché abbia aspettato la seconda stagione, ma ne hanno parlato bene evitando eccessivi luoghi comuni.
Infine mi piace l’idea che non si possa dividere la propria vita in due parti, come forse voleva suggerire la grafica del titolo, che con la barra in mezzo divide tra la vita normale e la vita sessuale. Una fa parte dell’altra, forse che i personaggi di questa serie non lo sapevano? Effettivamente tutti a un certo punto hanno provato ad avere una doppia vita. Ma tutto è bene quel che finisce bene, e anche se il finale è un po’ scontato ci piace lo stesso. Tanto non guardi questa serie per rimanere sorpreso.
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