DI GABRIELE DE BENEDETTI
“A undici anni dal terzo film, Wes Craven dirige e produce il quarto capitolo della fortunata saga slasher, nonché il suo ultimo film”
Poche saghe horror possono vantare il successo di Scream. Il franchise creato nel 1996 dal maestro dell’orrore Wes Craven è sempre riuscito a rinnovarsi e a rimanere fedele a sé stesso nel corso dei ben ventotto anni di vita della saga e Scream 4 non è da meno. Il film fu inizialmente pensato come primo capitolo di una nuova trilogia sul killer mascherato Ghostface, ma gli scarsi incassi e la morte del regista quattro anni dopo l’uscita della pellicola fecero rimanere il franchise dormiente fino al 2022, anno in cui la saga sarà nuovamente riavviata con un quinto capitolo. Ad ogni modo, la sceneggiatura di Scream 4 fu affidata a Kevin Williamson (sceneggiatore dei primi due capitoli), mentre nel cast furono nuovamente scritturati Neve Campbell, David Arquette e Courtney Cox, tornati a interpretare rispettivamente Sidney Prescott, Dewey/Linus (a seconda della versione americana o nostrana) e Gale Weathers. Al cast si aggiunse anche Emma Roberts, allora una giovane attrice emergente, che molti conosceranno per i suoi molteplici ruoli nella serie antologica American Horror Story.

La trama vede il quarto ritorno dell’assassino Ghostface nella un tempo pacifica cittadina di Woodsboro dopo oltre dieci anni dagli omicidi del terzo capitolo. Spetterà dunque ad una ormai adulta Sidney, nel mentre divenuta una nota scrittrice, e ai suoi amici il compito di fermarlo per mettere fine alla nuova scia di morte del killer. Nonostante il plot non sembri essere uno dei più originali per un film di genere, Scream 4 riesce comunque a mantenere alta la tensione e il merito è sicuramente delle sempre ottime performance dei suoi attori di punta, che sembrano avere ancora più sinergia nonostante siano trascorsi ben dieci anni dal terzo capitolo. Tuttavia ne risentono un po’ i nuovi attori, la Roberts compresa, che forse potevano dare qualcosa di più ma vengono messi in ombra dai vecchi protagonisti. Le uccisioni invece sono tra le più brutali del franchise e il merito va agli artisti che hanno lavorato alla componente visiva del film, che invece di usare un coltello con lama retrattile come nei precedenti capitoli hanno optato per ricreare l’arma tramite computer grafica, cosa che d’ora in avanti diverrà la norma in questo e nei successivi capitoli. Anche la solida sceneggiatura aiuta il film a rimanere prima di tutto rilevante all’interno della ventennale saga e a mantenere lo spettatore incollato allo schermo dall’inizio alla fine.
Ovviamente un nuovo film significa anche nuove regole per sopravvivervi, che come in ogni capitolo cambiano in favore di trama (il killer per esempio seguendo una delle nuove regole inizierà a filmare i propri omicidi per avere quanta più attenzione mediatica possibile).
Scream IV non sarà probabilmente il miglior capitolo della saga ma riesce a farsi terra bruciata intorno come film a sé stante e a rimanere in qualche modo memorabile.
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