DI NICOLO’ CIVERA
Se non sapete dove batter telecomando durante il vostro zapping serale, pomeridiano o mattiniero, ecco qualcosa di interessante che abbiamo visionato per voi. Dalla Francia è uscito un film prodotto da Radar Films e Netflix, che gli amanti di giochi da tavolo, e non solo, non possono fare a meno di vedere. Inizialmente il film ci presenta molto bene i vari aspetti dei personaggi, una famiglia francese alle prese con un nonno con problemi di memoria, interpretato dal mitico Jean Reno; il figlio di quest’ultimo, confuso dai pensieri della famiglia, interpretato dal grande Franck Dubosc; la di lui moglie, la mamma, Suzanne Clément, amorevole e giocherellona; e i figli gen Z, interpretati da Lisa Do Couto Texeira, Raphael Romand e la piccola Alizée Caugnies. Un altro attore che recita una parte fondamentale (non vi diciamo quale) è Bruno Gouery, che tra l’altro lavora anche in “Emily in Paris”, sempre su Netflix.

Un quadretto familiare, tema portante della storia, che presenta differenze d’età e punti di vista, il quale verrà trasportato nel Medioevo, direttamente nel gioco di società in cui i protagonisti erano impegnati, tratto da “Lupus in Fabula”, a cui si può giocare anche senza scatola se si conoscono le regole: i diversi personaggi, tra i quali anche strega e veggente, devono stanare i quattro lupi assassini che terrorizzano la città durante la notte, e ucciderli. L’ambientazione resa in modo impeccabile, soprattutto dal direttore della fotografia Denis Rouden (Il piccolo Nicolas e i suoi genitori) è situata in una campagna francese dove si trova un villaggio medievale, con tanto di Capitano e Boia, anche loro contro i famelici lupi mannari.

Anche se si tratta di un film divertente, non possono mancare siparietti profondi che il cinema francese sa incastrare benissimo, in qualsiasi genere. Il regista è François Uzan, della serie TV live-action di “Lupin”, sulla medesima piattaforma. L’atmosfera nel film gioca molto tra il divertimento e il pauroso con scene soprattutto simpatiche ma anche alcune dove la luce viene a mancare per far capire l’importanza oscura delle parti in questione. Quanto a emotività il film ci parla molto dei rapporti intergenerazionali, nell’immediato, nel passato e di come potrebbero progredire. Il lavoro con i colori del film è ottimo, anche nelle scene di buio. Tra l’altro hanno partecipato alle riprese in qualità di comparse Philippe des Pallières e Hervé Marly, fondatori del gioco da tavolo, al quale la produzione è rimasta molto fedele. Sicuramente un bel film divertente che lascia un minimo di emozione alla fine. Un altro che consigliamo, a tutti quanti, amanti del fantasy, delle vicende familiari e non solo. Dal film abbiamo imparato che, nonostante ci siano difficoltà e differenze in famiglia (ma anche tra amici), si può sempre uscire da una situazione complicata con il gioco di squadra. E inoltre è un film perfetto visto che ora è la festa del fantasy, nonchè dell’orrore, l’amabile Halloween!
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