DI LUCA GARNERO
San Francesco e il lupo.
Il lupo venne… forte e feroce come un’epidemia… dinnanzi alla porta di Gubbio… e tutto tronfio e trionfante… entrò nella gran cittade… subito la voce del suo arrivo si sparse… e la paura tra tutti arse… la voce volò di bocca in bocca… come presagio di sventura… Francesco con i suoi seguaci passò… ed il messaggio raccolse come prova di misericordia… cercò in lungo ed in largo la fiera mortifera… e non appena si imbatté in lui… e gli occhi si incrociarono con i suoi… preso da un moto di benevolenza… tese la mano e da esso fu accolto come un fratello.
Un ricco villano del luogo, che assistette alla scena, chiese con fare di scherno: “Perché tu non approfittasti per uccidere il lupo feroce? Se l’ avessi ucciso la città ti avrebbe tributato mille ed un onore!”.
Il Santo figlio d’ Assisi rispose: “Perché il lupo di cui tu parli con disprezzo non è che un figlio di Dio come tutti gli abitanti di codesta maestosa città, lo tender la mano è un atto di misericordia dettato da Dio, che siede nell’alto dei Cieli, come tu tendi la mano a tuo figlio che hai accanto, Io tendo la mano al lupo, scacciato dalla corruzione e malevolenza dell’empio Diabolo, che sta guidando le tue parole, ascosto a te stesso”.
Se ami la Poesia, non potrai non voler leggere questo articolo!!!