> C’è sempre uno Stato più profondo.
Una scienziata geniale lavora per la Cognito inc., una società segreta che controlla lo Stato, fondata da suo padre. Partendo dal presupposto che tutte le teorie cospirazioniste siano vere, la serie esplora lo stato profondo – questo Stato sotto lo Stato che lo controlla – e i membri che si suppone debbano gestire il mondo da dietro le quinte.
Indovina: fanno schifo. A parte lei che è geniale ma incompresa e nessuno la segue davvero.
Si trovano più volte a salvare il mondo da pericoli che loro stessi scatenano e mentre salvano il mondo esplorano le dinamiche che si creano sul posto di lavoro. La vita privata della protagonista, così come la sua relazione con la famiglia – entrambe un disastro come quelle di chiunque. Un bel calderone di argomenti insomma, davvero da esplorare.
Ed è in arrivo una parte tre. Cosa succederà? Lei ha appena accettato di scrivere un algoritmo che dovrebbe controllare il mondo.
> Ogni posto di lavoro ha i suoi inconvenienti.
Irriverente, graffiante, questo show incarna tutto quello che vogliamo provare a essere qui a Mercuzio and Friends.
Un umorismo che non fa sconti a nessuno, nemmeno a sé stesso.
Mi immagino i creatori mentre partorivano l’idea: “E se tutte le teorie cospirazioniste fossero vere? Come potremmo giustificarle? Ecco! C’è un deep state che controlla lo Stato normale!” Ed ecco che nasce questa distopia di controlli dietro controlli, menti manipolate e set per lo sbarco sulla luna.
La realtà è davvero come pensiamo che sia?
Sappiamo come più una balla è grossa più è credibile, allora perché non aggiungere anche i rettiliani? E gli Atlantidei! Allora anche gli Illuminati!
Perché non rendere giustizia a tutto quello che si pensa sia una fantasia, una sciocca invenzione nata dalla paura del controllo? Questa serie critica… un po’ tutto a dire il vero. Esplora come potrebbe essere possibile per tutto quello che temiamo, per tutte le cospirazioni di cui si parla su internet, esistere realmente e tutte insieme.
La chiave ironica di questo show rende giustizia a tutti gli argomenti trattati, ogni scena fa spaccare dal ridere e ogni frase contiene dei riferimenti a strati – solo i più esperti riescono a coglierli tutti. Dalla struttura delle storie, alla musica anni 80 e 90, a delle teorie cospirazioniste di nicchia, tratta una miriade di argomenti.
Senza mai essere irrispettosi verso nessuna cultura o minoranza – a parte durante l’episodio ambientato in Italia, quello si che mi ha lasciato offeso (scherzo) – coinvolgono diversi modi di vivere e diverse tipologie di persone. Icone come l’uomo falena e l’uomo di pietra dell’isola di Pasqua mi hanno veramente toccato il cuore.
E ancora dietro a tutto: le Cappe. Questo ordine misterioso di cinque esseri incappucciati che non si sa se siano umani ma paiono abbastanza potenti da dare ordini a chi dà ordini alla gente che dà ordini. Chi saranno mai?
Lo scopriremo nella terza parte? Sicuramente è tutta una cospirazione.