DI SARA MORENA
Eccoci al quarto articolo della rubrica Inside, con un titolo altisonante che risale alla fine del XX secolo, Fantasia 2000.

Questa pellicola, volta anche a celebrare l’arrivo del nuovo millennio, riprende il progetto ideato da Walt Disney, uscito nel 1940, Fantasia, una raccolta di segmenti musicati che mostrano immagini animate, con o senza trama, immagini fantastiche e visionarie, che ci hanno fatto sognare e hanno portato le nostre menti in una dimensione onirica, tra motivi astratti, creature mitologiche, viaggi indietro nel tempo e orde sataniche, facendoci esplorare il nostro inconscio e mostrandoci l’incredibile potere dell’immaginazione. Con questa idea, gli animatori e i registi della Disney ci propongono un nuovo viaggio onirico, alla scoperta di nuove immagini e nuove fantastiche realtà, attraverso composizioni di musica classica straordinarie, come la Quinta Sinfonia di Ludwig van Beethoven, oppure I Pini di Roma di Ottorino Respighi, per non parlare di L’Uccello di Fuoco di Igor Stravinskij. Grazie a queste scelte musicali, il progetto Fantasia ha assunto un tratto anche educativo, facendoci scoprire i più grandi pezzi della musica classica, che grazie alla Disney sono stati resi ancora più celebri. Ricordiamo, infatti, del vecchio Fantasia, la suite dello Schiaccianoci, durante la quale vediamo motivi che vanno ben al di fuori della fiaba d’ispirazione, ma che tuttavia ci hanno incantato.
Nelle vecchie edizioni home video di Fantasia 2000 la pellicola si apre con un’introduzione fatta da Roy Disney, nipote dello zio Walt, che, spiegando la nascita del progetto, illustra le innovazioni tecnologiche che lo hanno reso possibile, tra cui anche la grafica digitale. In questa presentazione, vediamo anche tratti della storia della Disney, e viene spiegato come il suono sincronizzato in Steamoboat Willie e nel primo cartone animato a colori, Flowers and Trees, abbia fatto sì che si rendesse l’esperienza musicale dei film Disney come qualcosa di simile a un concerto.

Tramite la presentazione di Roy possiamo scoprire anche il passaggio della Disney alla grafica digitale, alla sua scoperta e al suo utilizzo sia integrale che parziale in alcuni dei più noti capolavori dei lungometraggi animati della casa, tra cui Basil l’investigatopo, nel quale vediamo gli ingranaggi del Big Ben in digitale combinati con le celle di animazione tradizionale, oppure Dinosauri, dove il digitale si combina con il reale.
Esattamente come il vecchio film del ’40, Fantasia 2000 è diviso in segmenti, in ciascuno dei quali esploriamo diverse esperienze immaginifiche, dall’astrattismo a una trama vera e propria. È il caso di specificare che, malgrado in questa rubrica trattiamo dei Classici Disney con trame originali, tuttavia uno dei segmenti di Fantasia 2000 trae ispirazione da una famosa fiaba di Hans Christian Andersen, ovvero Il Soldatino di Stagno, la storia di un soldatino giocattolo monco di una gamba e della sua relazione amorosa con una bellissima ballerina, anche lei giocattolo (questo sembra riportarci a Toy Story).

Un altro importante segmento è L’apprendista Stregone, che, semplicemente, riprende lo stesso segmento dell’originale Fantasia, con protagonista Topolino. Pur tuttavia, nei successivi segmenti viene reso protagonista un altro importante membro della famiglia Disney, ovvero Paperino, che fa da assistente al vecchio patriarca Noè nel fare entrare gli animali nella sua grande arca, con il diluvio universale alle porte; segmento, questo, che riprende una delle più conosciute storie della Bibbia. Altro segmento di Fantasia 2000 che rende il film memorabile, chiudendolo in grande stile, è L’uccello di fuoco, nel quale vediamo un paesaggio innevato dove la primavera sboccia con l’aiuto di uno spirito della natura che, ingenuamente, risveglia anche un vulcano, causando la distruzione del paesaggio intorno a esso. La scena dell’eruzione è un momento pauroso, dove si manifestano morte e angoscia. Ma in seguito, le sequenze volgono verso toni ottimistici, mostrandoci come nulla muore mai, e che dopo la morte esistono la speranza e la rinascita.

Fantasia 2000 è senz’altro un’opera che riesce ancora ad incantarci, come il progetto voleva fare. E chi lo sa se fra qualche altro decennio la Disney riprenderà ancora tale progetto per regalarci altri momenti in cui poter sognare come hanno fatto i due Fantasia?
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