Alice in Wonderland: È meraviglioso il Paese delle Meraviglie?

DI ALBERTO GROMETTO

Cosa dire?

No, sul serio: cosa dire? 

È questa la domanda che rivolgo in apertura di questo pezzo a tutti voi che state leggendo: cosa dire? Non molto, a dire il vero.

Nell’anno 2010, l’amatissimo e celebrato e idolatrato regista TIMOTHY WALTER BURTON, che rimane tra i più grandi cineasti del suo tempo… su questo non ci piove… decide di realizzare la sua personale visione cinematografica del notissimo romanzo «LE AVVENTURE DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE», scritto nel 1865 dallo scrittore inglese Charles Lutwidge Dodgson, altrimenti detto LEWIS CARROLL. L’impatto che questo libro ha avuto nell’immaginario collettivo storico globale non si discute, al punto che non c’è nessuno che non abbia mai sentito parlare del Cappellaio Matto oppure del Coniglio Bianco che è sempre in ritardo o della Regina di Cuori con la sua passione per tagliare teste.

A dire il vero questa non è propriamente la versione cinematografica del romanzo. Dovrebbe in realtà essere una sorta di sequel: la piccola bambina Alice è cresciuta, è diventata una ragazza grande in età da marito, non ricorda coscientemente di essere stata nel Paese delle Meraviglie che però sogna in continuazione… fino a quando non ci ritorna e ritrova tutti i suoi vecchi amici

Fantastiche le scenografie, pazzeschi gli effetti speciali, spettacolari i costumi… e poi? Il buon vecchio Tim c’è in questo film, benché sia fatto con quella stessa Disney con cui in gioventù ebbe da ridire? Beh, sicuramente nella scelta degli interpreti! Ci sono tutti e due i suoi attori feticcio preferiti in assoluto: JOHNNY DEPP e HELENA BONHAM CARTER rispettivamente nei panni del CAPPELLAIO MATTO e della REGINA DI CUORI!!! Chi, meglio di loro?

D’accordo… e poi? E poi basta. 

Sì, okay, nell’estetica e nella cura visiva si percepisce l’impronta maniacale e dark tutta burtoniana. E pure la sua poetica, quella che ha portato avanti da tutta la vita. Faccio una citazione:

«Hai perso la zucca. Ma ti rivelo un segreto: tutti i migliori sono matti».

È quello che Burton continua a ripeterci da sempre.

I folli, i visionari, i sognatori che ci appaiono ridicoli, buffi, matti… in realtà sono proprio quelli che ricorderai tutta la vita, coloro che lasceranno il proprio segno, quelli di cui non ti scorderai mai.

È questa è una verità sacrosanta che Noi di MERCUZIO AND FRIENDS appoggiamo in pieno. Il fatto però è che questo film non sembra fatto da Tim Burton, ma da uno che vuole imitare Tim Burton. Il suo sguardo e il suo modo di vedere ci sono, c’è pure la sua poetica, ma… ma sembra, a dire il vero, che questo film sia in realtà una pellicola acchiappa-soldi che punta su qualcosa di già visto e rivisto e a cui è stato appiccicato malamente lo stile burtoniano

La storia di Alice la conosciamo già tutti.

Film che riprendono storie iconiche e ne raccontano sequel ideali li conosciamo già. Avevano fatto qualcosa di simile, ad esempio, col meraviglioso romanzo «Il Mago Di Oz» di L. Frank Baum. Ed era venuto fuori un film molto interessante, niente affatto male! Mentre questo qua poteva anche essere carino… ma, diciamocelo, il finale è bruttino e scontato. E rovina quel poco che, a mio modo di vedere, si poteva salvare.

Che rimane dunque? 

A parte il miliardo e passa di dollari che si è portato a casa e che lo rende uno dei cinquanta più grandi incassi nella Storia della Settima Arte…

E a parte la canzone «ALICE», molto bella davvero, composta da AVRIL LAVIGNE per la colonna sonora di questo film…

Che rimane? 

La fierezza da parte mia di aver scritto un articolo molto corto (almeno, per i miei standard): di solito non la smetto mai di parlare, ma a questo giro ho già finito! 

Si potrebbe effettivamente dire molto altro. Si potrebbe parlare della relazione travagliata tra Tim e la Disney. E interrogarci su come mai abbiano voluto tentare di riallacciare i rapporti con questa pellicola, dato che sembra chiaro quanto Burton e Topolino & Co. siano incompatibili! 

Ma non ne discuteremo ora: ne parleremo in un altro pezzo, che riguarda un altro film che TB ha fatto per la Disney. Mi dispiace, ma non voglio che questo articolo diventi troppo lungo, son troppo contento di essere stato contenuto… per una volta!

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Mercuzio and Friends è un collettivo indipendente con sede a Torino.

Un gruppo di studiosi e appassionati di cinema, teatro, discipline artistiche e letterarie, intenzionati a creare uno spazio libero e stimolante per tutti i curiosi.

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