Scontro tra maggiordomi demoniaci – Black Butler, seconda stagione

DI ORIANA FERRAGINA

Dopo circa un mese dalla fine della mia maratona incentrata sulla prima stagione di Black Butler, sono tornata a guardare l’anime con protagonisti il conte più irascibile d’Inghilterra e il suo fidato maggiordomo demoniaco, passando a vedere la seconda season dell’adattamento animato del manga disegnato da Yana Toboso; cosa alquanto particolare per la sottoscritta, siccome questa seconda serie è completamente scollegata dall’opera originaria cartacea, rendendola così un adattamento totalmente filler, cosa che mi porterebbe, normalmente, a saltare a piè pari l’intero arco narrativo non canonico. Ma non questa volta, e tutto grazie alla stellare raccomandazione della mia amica Eleonora, che ha tessuto le lodi di questa seconda stagione.

Perciò, ringraziandola per il consiglio, iniziamo a parlare di questo fantomatico sequel filler di Black Butler.

Attenzione: da qui in poi ci saranno minuscoli spoiler per quanto riguarda ciò che è successo durante la prima stagione dell’anime, quindi chi non ha ancora preso visione della serie e non vuole rivelazioni inopportune, si fermi qui a leggere; se invece non vi interessa e siete curiosi di sapere la mia opinione, continuate pure.

Il primo episodio della seconda stagione è andato in onda in Giappone poco più di un anno dopo l’ultimo episodio della prima, uscito il 26 marzo 2009: il 1° luglio 2010 l’episodio intitolato “Maggiordomo con gli artigli” è andato in onda sulla rete giapponese MBS.

La puntata che dà inizio a questa seconda stagione è incentrata sui due nuovi personaggi antagonisti della serie: Alois Trancy, duca dei Trancy e Ragno della Regina; e Claude Faustus, il suo maggiordomo demoniaco con cui il giovane duca ha stretto un patto.

Dopo aver mostrato la giornata tipica di Alois e Claude, verso la fine della puntata rivedremo uno dei due protagonisti della serie: Sebastian, infatti, si presenta alla porta della magione dei Trancy, chiedendo asilo dalla pioggia sferzante che ha iniziato a cadere nella notte. Con lui porta solo una valigia, dove scopriremo, alla fine dell’episodio, giace il corpo esamine di Ciel Phantomhive.

La trama di questa seconda stagione, alla fine, è semplice: Ciel, senza memoria di quanto successo durante la prima season e quindi non ricordandosi gli eventi dell’incendio di Londra, l’angelo e la regina ragazza, deve riuscire a capire chi c’è dietro alla morte dei suoi genitori… di nuovo. Sebastian invece deve riuscire a capire cosa è successo all’anima del suo padrone, visto che, non avendo più ricordi della vendetta che ha compiuto nella prima stagione, il patto tra loro due è, virtualmente, ancora attivo e lui, quindi, non può cibarsi della sua anima.

Fra scontri tra maggiordomi demoniaci, casi su cui investigare e il caos portato dai domestici e dagli amici di Ciel, anche questa seconda stagione di Black Butler vi lascerà con il fiato sospeso dall’inizio fino alla fine; talmente tanto che ve la mangerete in un sol boccone.

Passando alle curiosità sulla serie: alle intermissioni tra gli episodi, i personaggi, di solito due a scelta tra protagonisti (Ciel e Sebastian) e antagonisti (Alois e Claude), tengono in una mano (o in bocca, per quanto riguarda Alois) una carta dei tarocchi, per ogni puntata diversa, apparendo dritta con il primo personaggio che compare e rovesciata con il secondo; inoltre i maggiordomi sono sempre voltati di spalle, testa girata verso il pubblico e carta tenuta in mano, anch’essa rivolta verso di noi. Le musiche dell’intermissione rimangono uguali rispetto alla stagione precedente.

A proposito di musica, anche in questa season la musica classica e pseudo-lirica italiana trionfano: oltre a ritrovare un pezzo lirico che avevamo già sentito nella prima stagione, dalla seconda metà dell’anime in poi viene introdotto un altro brano, più cupo rispetto al primo, incentrato in questo caso però sull’amore anziché sul cibo; del resto, il pezzo appare sempre quando Sebastian cucina qualcosa di succulento.

In generale, la musica di questa stagione è molto più variegata: oltre a ritrovare le colonne sonore che accompagnano i casi e i personaggi principali, molti dei pezzi musicali che vengono suonati quando i due nuovi protagonisti sono in scena sono incentrati sui violini e ricordano molto l’Inverno del Prete Rosso, Antonio Vivaldi; inoltre, oltre alla musica d’ispirazione italiana (che, come già scritto sopra, non è una novità per la serie), viene introdotta una musica d’ispirazione indiana per una delle cameriere demoniache di Alois, ovvero per Hanna Annafellows, che però canta una ninna nanna in gallese chiamata Suo Gân nell’ultimo episodio; l’opening iniziale, invece, rispetto al primo di chiara ispirazione spagnola, è palesemente rock, mentre rimane lirico l’ending.

Cosa curiosa delle sigle sono le immagini che le accompagnano: durante la prima e ottava puntata le sequenze mostrate si incentrano su Alois e Claude, protagonisti in entrambi gli episodi; nel restante delle puntate, le immagini dell’opening e dell’ending sono incentrate su Ciel e Sebastian e il loro scontro con gli antagonisti della serie.

Un’altra curiosità sono le citazioni che vengono fatte nell’episodio: già nel primo uno dei personaggi che va a visitare Alois nella sua magione cita Marco Polo, utilizzando il suo termine per identificare il Giappone, ovvero Zipangu; oltre all’esploratore veneziano, nel terzo episodio viene riprodotto, dal solo Sebastian, uno sketch comico tipico del cabaret giapponese degli anni ’70/’80, il Manzai, normalmente eseguito da un duo comico; infine, come dimenticarsi della frase meta-anime che esce dalla bocca di Grell nell’undicesimo episodio, che esclama, quando viene eliminato dalla scena, che vedrà tutti quanti di nuovo la settimana dopo, riferendosi, ovviamente, all’uscita a cadenza settimanale delle puntate della serie?

La seconda stagione di Black Butler non è l’unica opera ispirata al manga che devia dalla trama principale canonica: il 18 gennaio 2014, in Giappone, è uscito un film live action omonimo, ambientato più di 100 anni dopo gli eventi trattati nella storia originale (più precisamente nel 2020) e in Asia, anziché in Inghilterra, e con protagonista una discendente di Ciel, Shiori Genpō, che, non avendo imparato nulla dal suo antenato, decide anche lei di fare un patto con lo stesso demone del suo avo, ovvero Sebastian. Il film non è ancora arrivato in Italia.

Con questa notizia leggermente deprimente per i fan dell’opera, vi invito ad andare a prendere visione della seconda stagione e vi auguro una buona visione.

Vorresti leggere l’articolo scritto a proposito della prima stagione? Allora clicca qua!!!

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