Patty Pravo – La ragazza del Piper e il suo Ragazzo triste

DI ELODIE VUILLERMIN

Un’icona della musica italiana, una donna trasgressiva e piena di energia, una brava trasformista, l’interprete dell’amore. Patty Pravo, vero nome Nicoletta Strambelli, è stata questo e molto di più. C’è chi la definì un diamante, chi una Beatle italiana, chi una femme fatale. Una donna che “quando apre bocca, dà stile a quello che canta”. 110 milioni di dischi venduti in tutta la sua carriera, una cifra che la piazza al secondo posto tra le artiste con il maggior numero di vendite, subito dopo Mina.

“Lei, in quel periodo in cui tutti cercavano il motivetto allegro, si poneva come una maschera drammatica”, testimonia Vincenzo Mollica, famoso giornalista e scrittore. “Lei si perde nella rappresentazione del personaggio che sta interpretando, perché lo recita fino in fondo.” Niente, di quello che faceva, era lasciato al caso. Il suo talento le permetteva di calibrare ogni singola smorfia, ogni contrazione del diaframma, ogni minimo movimento del corpo. Perché il canto è principalmente questo: un gioco di muscoli contratti o rilassati, per gestire al meglio l’emissione della voce e dell’aria. Patty Pravo faceva ogni gesto con una certa classe.

Non era una cantante lirica. Prediligeva la sob voice, associata idealmente al soul e al gospel, ma possedeva un timbro più scuro (un fattore dovuto all’invecchiamento). La sua era una maschera moderna con registro acuto: quindi, una voce più brillante, che si proiettava fino agli spettatori più lontani. Un vibrato un po’ largo eppure piacevole, capace di raggiungere registri acuti. Ancora adesso, nonostante le imperfezioni dovute all’età, la sua è e rimane una voce unica, che conquista il pubblico.

Tra i suoi brani possiamo citare tantissimi capolavori. Innanzitutto Qui e là, che cantò nel ‘67 prima dell’esibizione dei The Who con una minigonna cortissima, appena di qualche millimetro sopra l’inguine. Un gesto volutamente provocatorio e proprio per questo memorabile, come testimonia Franco Battiato. Poi La bambola, successo travolgente scritto da Franco Migliacci, che molti cantanti rifiutarono di cantare perché fraintesero il messaggio del testo. Pazza idea, dove una donna fa l’amore con un uomo pensando però ad un altro, brano così popolare che tutti lo cantavano, che lo amassero o meno. O ancora E dimmi che non vuoi morire, perla di una bellezza struggente, firmata da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, vincitrice del Premio della critica nel 1997.

Vorrei tuttavia approfondire un altro brano di Patty Pravo: Ragazzo triste, il suo primo 45 giri, cover di But You’re Mine di Sonny & Cher. E per raccontarlo meglio è necessario soffermarsi sul contesto. Era la prima metà degli anni ‘60. Il punto di riferimento per i giovani italiani amanti della musica era il Piper Club a Roma, in via Tagliamento. Fu lì che Patty Pravo cominciò la sua carriera e si fece conoscere da numerose persone. Una sera del 1966, secondo la testimonianza di Renato Zero, lei arrivò al locale su una Rolls bianca e cantò Ragazzo triste. Allora aveva solo 18 anni. Nessuno la riconobbe subito. Ci misero un quarto d’ora per capire chi fosse.

Il brano, strutturato come una ballata con ritornello, ha un ritmo semplice e scandito. La melodia della strofa segue un andamento ascendente e discendente, oscilla di continuo tra due note (Sol e La). Quella del ritornello è più aperta, melodica, coinvolgente. Il testo lo scrisse Gianni Boncompagni, ma Patty Pravo non vi si riconosceva. Come afferma in un’intervista, “Dicevo: Gianni, noi non siamo tristi, siamo allegri, giovani, belli… E lui: vedrai che funziona. Funzionò”.

(Gianni Boncompagni)

A parlare al ragazzo triste è una ragazza che condivide il suo stesso stato d’animo. Entrambi sono soli in quanto più sensibili degli altri, capaci di sognare e di piangere: tutte caratteristiche che il resto del mondo non comprende e che bastano per dipingere i due come “diversi”. Ma proprio nella loro diversità, in una solitudine comune, trovano il modo di stare vicini. Loro sono simili, si completano. Se nessuno aspetta il ragazzo triste nel mondo là fuori, se lui non conta nulla per gli altri, allora la ragazza decide che sarà lei ad aspettarlo, che lui conterà qualcosa per lei. Diventa la sua compagnia, la sua ragione di vita, perché quando si è così giovani non si può e non si deve restare da soli. Ciascuno dei due avrà importanza per l’altro, si faranno forza a vicenda quando tutti gli gireranno le spalle.

Considero questa canzone un piccolo incoraggiamento a tutti quelli che si sono sentiti isolati, incompresi, non abbastanza amati.

Dovete credere che esista quella persona speciale che accoglierà le vostre lacrime anziché deriderle, che ascolterà le vostre parole e che capirà come vi sentite. Certo, prima occorre trovarla, ma ci potete riuscire. E perché ciò sia possibile, dovete essere voi ad aprirvi al mondo. 

Mettere sottochiave voi stessi e trincerarsi dietro al dolore e al silenzio vi farà stare soltanto più male. Trovate il coraggio di confidarvi. Non siete Atlante, non avrete mai spalle grandi abbastanza da sopportare tutto il peso del mondo da soli. Provate a condividere il suddetto peso con qualcun altro e la vita vi apparirà più leggera. Non abbandonatevi alla solitudine, altrimenti non potrete mai godere appieno delle meraviglie che questa vita ha da offrire.

In conclusione, lascio che siano le parole di Vincenzo Mollica a tributare un ulteriore elogio alla bravura di Patty Pravo:

Era come se lei avesse, dentro le sue corde vocali, una tavolozza, per cui tirava fuori, con questa voce, dei quadri bellissimi. E i quadri possono essere, come si sa, cupi, tragici, quieti, allegri o divertenti. Ma lei sapeva tirar fuori, da ogni canzone, il quadro giusto.

Se vuoi leggere di Musica, clicca qua!!!

Se ami la musica italiana, allora pigia qui e rivivi il grande successo di una di quelle band che ha fatto la Storia!!!

Se credi che l’Amore sia la risposta ai nostri dolori, allora leggiti questo!!!

Mercuzio and Friends è un collettivo indipendente con sede a Torino.

Un gruppo di studiosi e appassionati di cinema, teatro, discipline artistiche e letterarie, intenzionati a creare uno spazio libero e stimolante per tutti i curiosi.

Scopri di più →

Carrello Close (×)

Il tuo carrello è vuoto
Sfoglia negozio
GO TO TOP