Dirk Gently’s Holistic Detective Agency – Ecco cosa ne penso dopo aver guardato la serie

DI GIOSUE’ TEDESCHI

Molto confusa. Molto molto confusa. Eppure in tutto quel caos tutto ha perfettamente senso. Il punto sorprendente di questa serie è che tutto ha senso solo alla fine. Se si capisse prima sarebbe meno bella, ma non temete, non c’è una sola possibilità di risolvere il mistero prima del detective. E forse questa è una nota negativa della serie. Mi piace avere la possibilità di trovare la soluzione prima che venga esposta dalla trama, gusto personale. 

Ammaliante l’idea alla base: tutto è connesso. Perché essenzialmente è un’idea di Universo che condivido. Ed è bello vedere come questa serie la porti all’estremo. Riuscendo, orgogliosa di riuscirci, a connettere le cose più strane e impossibili. Fin anche quelle che sembrano rompere la logica stessa della realtà

Tutto regge grazie al semplice assunto che la determinazione causale non esclude una libera scelta, e tutto è però collegato tramite relazioni causali. Cioè se io spingo la tazza giù dal tavolo, quella cade. Non ci stanno santi. Applicando questo semplice concetto e affidandosi all’universo si vede come tutto acquista un senso alla fine

Ha ricordato un po’ Everything Everywhere All At Once. Oppure la filosofia di Spinoza. Ma non penso Spinoza abbia copiato da loro. 

Meglio la prima stagione della seconda – nel ripensare alla prima si sorride, nel ripensare alla seconda fanno male gli occhi perché si fa troppa fatica a trovare un senso. Non si riesce a ripercorrere il percorso causale che ha dato origine a tutte le situazioni, sfugge. Hanno fatto un lavoro peggiore nello spiegare tutti i collegamenti, e questo ha avuto un grande impatto sulla serie. Principalmente perché richiede un enorme salto di fede allo spettatore, che se non si è già visto la prima serie o non ha colto appieno l’idea dell’olismo è impossibile da fare o semplicemente scomodo, spiacevole e disagevole. 

Spero però che nessuno guardi una seconda stagione di qualcosa senza aver visto la prima. 

Il grande problema della seconda stagione è che volevano provare un punto – tutto è connesso. Ma ci sono riusciti troppo bene, unendo cose troppo separate per essere veramente accettabili fuori dalla finzione cinematografica e senza accettare un po’ di magia in tutto quanto. 

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