Make my day

DI GIOSUE’ TEDESCHI

Oggi il cielo è bellissimo, vero?

È un titolo interessante per un anime, no? Make my day non penso sia perfettamente traducibile in italiano, è più un modo di dire. Sarebbe “Fai la mia giornata”, intendendo che l’ha resa interessante, memorabile. 

Volendo possiamo pensare che ogni giorno succeda qualcosa che ti farà ricordare per sempre quella giornata. Certo poi subentrano le abitudini, le cose si ripetono, iniziamo a prevedere e automatizzare. Però virtualmente ogni giorno è unico e degno di essere ricordato nei particolari.

Per il protagonista di questo anime ciò che gli “fa la giornata” sono eventi piuttosto drammatici. Perdere ciò che restava della sua famiglia o finire in prigione possono essere degli esempi. Ma alla fine siamo noi a decidere quanto speciale dev’essere qualcosa che ricorderemo per sempre, no? Anche un caffè con un bel sole può fare la nostra giornata.

Vive su Cold Feet, un pianeta ostile alla vita e piuttosto lontano dalla Terra. Gli umani hanno provato a colonizzarlo a causa dei grandi giacimenti di Sig che vi si trovano – un minerale che può essere sfruttato per generare grandi quantità di energia. Getting cold feet vuol dire ripensarci, tirarsi indietro, mancanza di coraggio, è un caso? Il nome può anche semplicemente essere dato dal fatto che il pianeta è quasi completamente ghiacciato e l’assenza di un’atmosfera non aiuta. 

Ma oltre al clima inospitale il vero problema che si trovano ad affrontare i cittadini, le guardie della prigione e i criminali detenuti su Cold Feet è noto come lo Sciame. I ricercatori non se ne sono accorti subito e del resto quando se ne sono resi conto non hanno avuto fretta di divulgare la notizia. Lo Sciame è il nome collettivo di una specie di animali che abita su Cold Feet molto simile a dei grossi vermi. I miei complimenti ai disegnatori per essere riusciti a non renderli disgustosi, ma molto simili a dei grossi gnocchi gialli volanti. 

Purtroppo continuando a scavare in profondità per estrarre il Sig sono venuti in contatto con lo Sciame appunto, e lo Sciame non li ha accolti. Per il semplice fatto che gli stavano essenzialmente rubando il Sig di cui loro si nutrono. Seguendo il cibo sono quindi usciti dai cunicoli sotterranei dove vivevano e sono entrati, in modo un po’ brusco, nella città. Distruggendo tutto al loro passaggio mentre si facevano strada verso qualunque angolo contenesse del Sig. 

Per farla breve e molto poco emozionante hanno distrutto tutto e ucciso tanto costringendo gli umani a scappare da quel pianeta dove la convivenza era ormai impossibile. 

L’ho fatta breve perché penso che questa storia sia più che altro il preambolo di un altro discorso. Un po’ come tracciare i contorni prima di dare il colore. 

Per esempio cos’è il Sig? Il sogno dell’energia infinita e pulita? Perché si trova nel freddo, in un ambiente così inospitale? Nonostante tutto riuscivamo anche a viverci, come umani, in quel luogo. Cos’è quella cosa che fa fare tanti soldi ai ricchi che la rivendono, per la cui produzione vengono fatte lavorare persone ritenute inferiori (in quanto criminali) in condizioni al limite dell’umanità? 

E lo Sciame rappresenta qualcosa? È un’allegoria per la Terra, che si ribella quando le sue risorse naturali vengono sfruttate oltre ogni senno? 

Se andiamo a guardare il singolo membro dello Sciame, cos’è un mostro gelatinoso che mangia energia? Il capitalismo? L’avidità? Non si cura degli individui, né in bene né in male, semplicemente va a prendere ciò di cui si nutre. 

Non ho una risposta definitiva a nessuna di queste domande. Ritengo che un punto di svolta per questa riflessione si possa trovare nell’ultimo episodio, quando scopriamo l’esistenza del nemico naturale dello Sciame. Lascio però a voi scoprire chi sia.

A livello di narrazione è molto gradevole. Ci sono dei personaggi davvero umani, pochi ma rappresentativi di tutto lo spettro delle possibili reazioni a una situazione del genere. Il protagonista si fa amare da subito e se proprio non riusciamo a immaginarci al suo posto possiamo senz’altro empatizzare con lui.

L’unica critica che posso muovere a questo anime però riguarda proprio lui. Forse è un po’ troppo perfetto. Qual è il suo fatal flaw? Voler salvare tutti? Non mi sembra un difetto.

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