DI SARA MORENA
Buon pomeriggio a tutti, e grazie per la lettura. Quest’oggi apriamo il terzo capitolo di Outside con il terzo film diretto da Don Bluth. Un film del 1988, stiamo parlando di Alla ricerca della Valle Incantata (The Land Before Time).

La storia racconta di un’epoca remota, durante la quale i dinosauri, prossimi all’estinzione, intraprendono un viaggio verso una terra promessa dove esistono ancora erba e alberi che producono foglie. Fra di essi c’è un piccolo brontosauro, Piedino, che insieme a un gruppo di amici, ognuno di una specie diversa, compie questa ricerca per ricongiungersi con le loro rispettive famiglie, inseguiti da un feroce T-Rex. E anche questa volta, Don Bluth sfidò la Disney, cercando di realizzare qualcosa che fosse all’altezza del Classico Disney che all’epoca era in uscita, Oliver & Company.

Il film fu prodotto da George Lucas e Steven Spielberg, il quale, guarda caso, sarà proprio colui che realizzerà un altro film sui rettili preistorici: Jurassic Park. Anche quest’opera fu un successo da cui derivò, negli anni a seguire, almeno una decina di sequel. L’idea di un film sui dinosauri si deve allo stesso Spielberg, il quale sapeva bene che il pubblico desiderava vederli, e a questo riguardo il regista si chiese da dove arrivasse questa consapevolezza. Quel che venne fuori fu una storia commovente, ma anche piena di speranza. Alla ricerca della Valle Incantata è un altro cartone, insieme al predecessore Bambi, che fa vedere la morte di un genitore, e la rende manifesta, rafforzandone la drammaticità. A tal proposito, quando Don Bluth fece vedere il film compiuto a Spielberg, questi gli rispose che era bello, ma gli impose di tagliare alcune parti di scena con il T-Rex che avrebbero potuto spaventare i bambini. Sfortunatamente, quei pezzi di pellicola tagliati andarono perduti, e non possiamo certo trovarli nei contenuti speciali dei dvd. Una delle scene più spaventose fu quella dello scontro fra la madre di Piedino e il T-Rex, nella quale si vedono dei netti contrasti di luce e ombra, che molto spesso nei cartoni Disney non sono molto usati per le sequenze più intense.

Alla ricerca della Valle Incantata lascia, inoltre, spazio ad interpretazioni curiose. Il contesto riguarda la sopravvivenza dei dinosauri di fronte al rischio di estinzione. Tutti noi sappiamo quale fu la sorte di queste terribili lucertole, come il loro nome vuole significare, eppure i protagonisti, dopo tante avventure e pericoli, riescono a trovare la terra promessa e il film si conclude con la voce narrante che dice che i dinosauri vissero molto tempo nella Valle, raccontando ai posteri la storia dei loro antenati. Ma se la Valle Incantata fosse in realtà un luogo ultraterreno? E se fosse il Paradiso dei dinosauri? I sequel smentiscono l’ipotesi, ma se si considera che, solitamente, i seguiti hanno scopi commerciali, il primo film può essere considerato a sé, rendendo plausibile la teoria. Inoltre, questa storia sembra voler essere un invito alla fratellanza fra le etnie, poiché i piccoli dinosauri protagonisti, sebbene appartengano ciascuno a una sua specie, tuttavia diventano amici, dopo un’iniziale diffidenza, soprattutto da parte della triceratopo Tricky, molto orgogliosa, sfrontata e arrogante.

The Land Before Time è un’opera che rimane nel cuore, grazie alla sua capacità di commuovere e al tempo stesso donare fiducia nel domani, condendo la trama con vicende legate ad una realtà in cui il mondo era ancora agli albori, un mondo che parte dal principio, ricordandoci che i nostri antenati hanno avanzato verso il futuro, e di fronte a questo accende una speranza che, in una realtà come quella in cui viviamo attualmente, si va ad affievolire.
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