DI STEFI PASTORI GLOSS
Luglio 2022: il Senato respinge l’emendamento per l’adozione della differenza di genere nella comunicazione istituzionale scritta. Con scrutinio segreto, richiesto da Fratelli d’Italia. Settembre 2022: alle elezioni politiche trionfa una donna, di destra. In anni di battaglie femministe, la sinistra non ha saputo far salire al governo una donna, non ha saputo tutelare le donne dallo snaturamento del linguaggio. Due accadimenti che confermano quanto la Rivoluzione Femminile in atto a partire dalla Rivoluzione Industriale attivi reazioni avverse e violente.

La cronaca ci descrive, con lessico irrispettoso, casi drammatici che rivelano modi nuovi di accanirsi su corpo e mente femminili, vittimizzando per la seconda volta le donne già vittime. In tanti anni di studi condotti nell’ambito della violenza sulle donne sono giunta all’evidenza che dipende anche dall’utilizzo di espressioni non appropriate del linguaggio giornalistico che, senza cognizione di causa, vanno da “raptus della gelosia” a “delitto passionale”.

L’italiano medio ne usa a malapena cinquecento. Nell’esercizio di determinate professioni, il metalinguaggio professionale identifica il merito con il maschile, maschilizzando e tagliando fuori le donne dalla reale quotidianità. Mi imbattei in avvocate che preferivano essere chiamate avvocato nel tentativo di appropriarsi del presupposto plusvalore maschio. Alcune docenti dei poli universitari milanesi lottano da decenni contro la discriminazione tra donne e uomini, utilizzando provocatoriamente appellativi virati al femminile, come direttora, professora, presidenta, rettora. Anche se “suonano male”, ricordiamo che sono pungoli atti a rendere consapevoli le persone della discriminazione di genere. Accogliendo queste istanze, il Dizionario Treccani nell’ottobre 2022 pubblica una nuova versione più inclusiva, che ammette l’uso dei termini virati al femminile.

Le parole sono coltelli, armi psicologiche prima ancora che sociologiche. Un uso appropriato potrà colmare il gap esistente tra universo femminile e maschile. A scopo preventivo, segnalo l’attivazione di filtri fondanti come cultura, saggezza e acume. Ai miei e altrui figli – e ai loro genitori – ne raccomando l’uso, soprattutto quando si designano situazioni stereotipate riguardanti la differenza di genere. Le parole instillano convinzione e credulità negli stereotipi fino a renderli “accettabili”. Un uomo con tante relazioni femminili è stimato e invidiato “dandy”; al contrario, una donna è stigmatizzata e crocifissa come “troia”.

Buona parte della responsabilità dell’educazione dei maschi dipende dalla madre, soprattutto entro il terzo anno d’età, quindi proprio da quel genere di appartenenza contro il quale potrebbero essere indirizzate le sue violenze da adulto. Accade così ad Arthur Fleck, il protagonista di Joker, del quale assunsi le sembianze sulla copertina di “Rinascite Ribelli, #siamotuttijoker”.

In fondo, lo siamo tutte e tutti.
Netnografia 1
Indagine ISTAT sulla violenza contro le donne e relativi aggiornamenti: nel sito, usare le parole chiave “violenza sulle donne, dentro e fuori la famiglia” (ultimo accesso: 12 aprile 2019)
“Il corpo delle donne”, documentario di Lorella Zanardo, sul sito http://www.ilcorpodelledonne.net/ inserire la parola chiave “documentario”. L’autrice mette in discussione la “ragazza grechina” nel libro dallo stesso titolo, da trovare su YouTube (ultimo accesso: 12 aprile 2019)
La Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW, 1979) è il più importante strumento internazionale giuridicamente vincolante in materia di diritti delle donne. Nel sito http://dirittiumani.donne.aidos.it
inserire le parole chiave “cedaw donne” (ultimo accesso: 12 aprile 2019)
Il Senato ha negato l’uso del linguaggio inclusivo: nel sito Ansa, https://www.ansa.it cercare “no del senato alla parità di genere nel linguaggio ufficiale” (ultimo accesso: settembre 2022)
Treccani rende più inclusivo il proprio vocabolario: sempre nel sito Ansa, inserire le parole chiave “valeria della valla, treccani colma vuoto parità” (ultimo accesso: settembre 2022)
Netnografia: [net-no-gra-fìa] Neologiorno (perché “un neologismo al giorno toglie il grammarnazi di torno” cit. Forforismi Pastorology, ovvero aforismi della Pastori che danno grattacapi come la forfora. Stefi Pastori Gloss inventa parole nuove quando l’italiano ne difetta). SIGN Simile a una bibliografia, ma derivante da ricerche sulla Rete Internet. Dall’inglese [net] ‘rete’, e dal greco [grafìa, -γραφία, der. di γράφω ], ‘scrivere’. Internet è una figura molto complessa, con caratteri differenti – che certo si embricano, ma vanno considerati in modo distinto. Può spaventare, perfino essere terrificante; può essere simbolo o simulacro di qualcosa che appartiene al passato perché ha di fatto eliminato il ‘diritto all’oblio’, o a sfere occulte, specie nella versione ‘deep web’; può contemporaneamente afferire vernianamente al futuro, può essere un riflesso di fantasia, ma strettamente ancorata alla nostra realtà quotidiana, come prescritto proprio da Jules Verne; può essere paradossalmente assente, o misteriosa, e inafferrabile, soprattutto se il gestore del collegamento, o, meglio, i suoi immarcescibili server non fungono, svelando che allora non sono così immarcescibili. Può infine, ed è il carattere che prediligo, unire le persone, anziché dividere, sebbene fisicamente lontanissime, di fatto abbattendo non solo i muri ma anche i ‘gradi di separazione’ dai fantomatici ‘sei’ a soli ‘due’ o ‘tre’, a seconda che si voglia concederla o meno a sconosciuti (l’amicizia, che avete capito?). Si dà per certa la data di nascita di questo neologismo: agosto 2014, anno di nascita del blog https://pastoristefaniagloss.blogspot.com , da cui derivò il saggio “Standing Ovulation” – ormai fuori catalogo, chi lo possiede sappia che ha valore collezionistico – corredato da tanta netnografia.

(Fonte: https://pastoristefaniagloss.blogspot.com/2014/11/le-donne-fanno-rete.html ultimo accesso: 30 aprile 2019). Quando in un saggio riportiamo i riferimenti delle nostre ricerche su Internet, con ‘netnografia’ non evochiamo risultati di plurime indagini positivistiche: evochiamo una serie di riflessioni la cui vaga esistenza è affermata senza riscontri, e accolta senza gran credito, a meno di indicare la data dell’ultimo accesso al sito riferito (vedi sopra). La netnografia sa bene dove compare, dove agisce, i suoi tratti sono preclari, la sua identità certa – e l’ultimo accesso certificato può portare alla realtà concreta. È netnografica la ricerca che accende la credulità dei lettori, meglio, la verosimiglianza degli argomenti esposti dalla saggista; ma assume i contorni di minaccia fantomatica se i riferimenti netnografici propendono ad illustrare informazioni estratte da “Madre Wiki”, come se l’enciclopedia online redatta direttamente dagli utenti assurgesse a ruolo di vaticinio indiscutibile, attizzando la paranoia. Questa parola è penetrante perché elimina d’emblée il taglio esatto di significato, la lama del rasoio di Occam. Una parola preziosa, perché sfoglia e ci rende un senso netto della certezza – con quel gusto inglese che sa di che sa di scientifico, di tecnologia, di metalmeccanico, e, per assonanza, di ‘net-to’.
Le opere letterarie di Stefi Pastori Gloss.
Le battute del maschilismo più becero scritte da Stefi Pastori Gloss.
Il racconto della Rivoluzione Umana.
Il Magazine on-line: Dol’s Gloss a Torino.
L’ironia e la cultura assieme alla bellezza ci salveranno.
La presentazione di libri che fulminano.


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