L’analisi di un conflitto attraverso il cinema

DI DAVIDE PISTARINO

Come ormai tutti possiamo tristemente ricordare, il 7 ottobre del 2023 è avvenuto il tragico pogrom attuato in Israele dai terroristi di Hamas, riaccendendo così il fuoco del conflitto israelo-palestinese. Ma la storia della guerra tra Israele e Palestina è ormai carica d’anni, ed è piena di fatti che il cinema ha in più fasi raccontato da entrambi i punti di vista. 

Perciò, in questo tragico anniversario del quale tutti noi stiamo vedendo le conseguenze ancora in atto, abbiamo deciso di recensire quattro film che parlano di questo tema, che sono Munich, Shoshanna, Golda e September 5.

1) Munich di Steven Spielberg è forse il film contemporaneo più noto realizzato su questa guerra. La trama racconta dell’operazione dei servizi segreti israeliani che il primo ministro israeliano Golda Meir ordinò per dare la caccia e uccidere i terroristi palestinesi che parteciparono all’attentato delle Olimpiadi di Monaco 72. 

(Locandina del film “Munich”, con protagonista Eric Bana)

Steven Spielberg più volte nella sua carriera di regista ha affrontato l’argomento ebraismo, in quanto lui stesso è ebreo, ma Munich resta al momento la sua unica incursione nel conflitto israelo-palestinese. Il regista racconta con una  crudezza estrema – il che per il suo stile è insolito – i fatti avvenuti durante i giochi olimpici, distaccandosi così dal suo stile spesso molto rassicurante, per descrivere gli orrori e le atrocità che si sono susseguiti durante quell’attentato. Nel narrare le azioni israeliane, Spielberg non vuole fare un cinema politico, ma si attiene esclusivamente a ripercorrere i fatti che costellano un capitolo di una guerra che va avanti da quasi ottant’anni, e senza mai voler rendere la pellicola un manifesto di propaganda.

Munich è sicuramente il film più sottovalutato di tutta la grande carriera di Steven Spielberg, ed è certamente il lungometraggio che più merita di essere citato in questo articolo.

2) Shoshana  è un film meno noto  di Munich. È stato presentato al Toronto International Film Festival nel settembre 2023, un mese prima del 7 ottobre. La pellicola racconta la storia di Shoshana, una giornalista figlia del teorico del sionismo Ber Borochov. Il film si concentra soprattutto nel narrare gli anni dal 1920 al 1948, mostrando principalmente il periodo del Mandato britannico della Palestina, fino ad arrivare alla proclamazione dello Stato di Israele nel 1948.

(Locandina di “Shoshana”)

Il film narra fatti accaduti realmente ma in parte è anche romanzato. La trama mostra precisamente come il conflitto israelo-palestinese abbia radici lontane, che affondano già nei tempi prima della costituzione dello Stato ebraico nel 1948. È questo un periodo storico di cui poco si parla, e cioè l’occupazione britannica della Palestina dopo la Prima Guerra Mondiale, che ha posto le basi dello Stato che poi diverrà Israele con la risoluzione Onu. 

Shoshana può essere definito un thriller storico con tinte sentimentali, che sono la parte romanzata del film, e rielabora una vicenda che, qualsiasi cosa si pensi del conflitto, non si può ignorare, perché è fondamentale per comprendere gli avvenimenti che stiamo vivendo. 

3) Golda è un film che sarebbe dovuto uscire proprio intorno al 7 ottobre e probabilmente a causa del pogrom e della guerra che ne è scaturita, si è deciso di distribuirlo in Italia sulla piattaforma di Amazon Prime Video. Golda racconta il periodo in cui il governo israeliano, presieduto da Golda Meir, era coinvolto nella guerra del Kippur, combattuta tra l’esercito israeliano e gli eserciti egiziano e siriano, che si erano alleati contro Israele per un conflitto che durò una ventina di giorni circa. Successivamente, nel 1979, sotto la presidenza Carter vennero siglati i trattati di Camp David tra Israele e Egitto che portarono alla pace tra i due Paesi.

(Helen Mirren protagonista del film “Golda”, nella sua locandina)

 Il film si concentra soprattutto sul raccontare il carattere tenace della leader socialista Golda Meir, che è interpretata da un’ottima Helen Mirren, truccata talmente bene da essere indistinguibile dalla Meir stessa. Efficacemente la pellicola si sofferma sul narrare solo un periodo della vita di Golda Meir, presentando anche altri personaggi storici come Henry Kissinger. Ma soprattutto il film mostra come la tenacia e la caparbietà di Golda Meir siano stati utili per raggiungere un trattato che fino ad oggi resta l’unico accordo di pace tra Israele e uno Stato arabo. 

4) September 5 – La diretta che cambiò la storia racconta la vicenda del gruppo di giornalisti sportivi che per puro caso nel 1972 si ritrovò a dover annunciare al mondo intero la strage di Monaco del 1972, quando un commando terroristico di Settembre Nero uccise alcuni atleti israeliani che stavano partecipando alle Olimpiadi. La sinossi del film appare ispirata a quella di Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula e sembra voler riportare in auge i film d’inchiesta che hanno caratterizzato gli anni ’70.

(Locandina di“5 September”)

Il film entra subito nella storia e la tensione non si interrompe mai, costringendo lo spettatore a sentirsi partecipe degli eventi. September 5 ricorda una delle storie più peculiari e inedite tra le tante che hanno costellato il tragico conflitto israelo-palestinese, un conflitto che sembra purtroppo destinato a non finire mai.

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