DI ROCCO DE GILIO
L’apartheid è un termine misto, inglese e olandese: la prima parte, apart, in inglese significa separato, staccato; mentre il suffisso olandese heid è utilizzato per creare nomi astratti. Il Sudafrica tra il XVII e il XVIII secolo è una colonia del popolo olandese, meglio conosciuto come boero dall’olandese boer, “contadino”. Nel XIX secolo vengono scoperti immensi giacimenti di minerali preziosi che attireranno l’interesse inglese e daranno vita a due guerre anglo-boere, l’ultima delle quali vinta dagli inglesi. Nel 1910 il Sudafrica conquista l’indipendenza, ma gli inglesi restano al potere, nonostante rappresentino la minoranza della popolazione.
Nel 1948 inizia l’apartheid… ma cos’è quindi??? È a tutti gli effetti una politica segregazionista: ciò vuol dire i neri da una parte ed i bianchi dall’altra; i neri furono obbligati a trasferirsi nei bantustan e per uscire avevano bisogno di un permesso scritto, dei veri e propri ghetti proprio come successe nella seconda guerra mondiale con gli ebrei.
Negli anni ‘50 la popolazione sudafricana si unisce e crea l’ANC, “African National Congress”, guidato da Nelson Mandela, iniziano le manifestazioni pacifiche che verranno respinte violentemente dagli inglesi. Nel ‘64 Nelson Mandela verrà arrestato e condannato all’ergastolo con accuse false; resterà in carcere 27 anni.
Nel 1990 il presidente sudafricano Willem De Klerk farà scarcerare Mandela e farà cessare l’apartheid formalmente nel 1991.
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