DI NICOLO’ CIVERA
Un film dai tratti quasi profetici, che sia stato fatto apposta o meno, per i complottisti sarà sicuramente così, ma non si saprà mai. È una prima volta alla regia questo film per Zoe Kravitz, l’abbiamo già vista in pellicole di buona fattura come attrice in The Batman (2024) e Kimi (2022), quest’ultima non è famosa in Italia ma davvero da recuperare per gli amanti del cinema. Blink Twice è stato fluido con davvero poche scene riempitive; parla di un gruppo di ragazze e un ragazzino, che vengono invitati in un’isola di un milionario, la segretezza di questo posto è massima, e fa venire in mente storie, purtroppo vere, successe anni fa.
I temi principali del film sono l’abuso di potere e il femminismo. L’attore protagonista proprietario dell’oasi è Channing Tatum, famoso soprattutto per Magic Mike (2012) e recentemente apparso anche nel film Deadpool & Wolverine. La sua interpretazione è davvero piacevole in questo film, simpatica, ma tenebrosa ahimè. L’attrice protagonista principale è Naomi Ackie, l’abbiamo vista in Star Wars, l’ascesa di Skywalker (2019), in questo film la possiamo davvero apprezzare per la grande attrice che è. Altra compagna di “viaggio” e protagonista in questo film è Adria Arjona, ha recitato in Hit Man (2023) e nel flop Morbius (2022), lei è una brava attrice e quest’ultimo film non è andato male per colpa sua. Il cast vanta anche Alia Shawkat tra le protagoniste, lei è diventata famosa grazie alla serie TV di successo Arrested Development (2003). Ultimamente ha recitato nella serie Scissione, sulla piattaforma della mela (2022).
Le sensazioni che ci ha dato questo film sono molteplici, perché parte in maniera comica, anche leggera, e a seguire si tramuta in mistero, successivamente ci sono delle scene che non dovrebbero mai esistere in un mondo, per di più nel 2025, dove le persone dovrebbero essere capaci di rispettarsi. Ma ogni opera d’arte degna di questo nome tratta anche la realtà. Inoltre, questo è il film che fa per voi se siete dei complottisti o amate i “casi” della vita, ma questo non lo è, visto che gli attori vedono e non tacciono. Ci sono molte altre cose che potrei dire paragonandole alla realtà, ma questa è Arte, quindi tutto si può intendere come si vuole, ovviamente con un pizzico di ribellione verso “la macchina” del potere, che sia mediatico o concreto.
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