DI ORIANA FERRAGINA
Finalmente è arrivato agosto e, con lui, le tanto agognate vacanze: sole, mare e un buon gelato non possono mancare sulle spiagge degli italiani. E allora, perché non parlare anche noi dell’antica tradizione che si cela dietro la nostra pietanza preferita dell’estate?
In questo caso, è complicato riuscire a rintracciare quando e dove è nato il gelato: le prime testimonianze di qualcosa di simile alla pietanza che conosciamo e amiamo noi oggi risalgono all’antica Cina, dove miscele di riso stracotto, latte e spezie venivano fatte solidificare immergendole nella neve gelida; ma, comunque, anche secondo altre testimonianze di vari storici cinesi, il latte veniva congelato, per poi essere servito; all’opposto di cosa succede oggi con il famoso gelato fritto cinese.

Un’altra teoria è che il gelato sia derivato dal sorbetto preparato in Medio Oriente, che appare la prima volta nell’antica Persia con il nome di sharbath, e di cui la prima ricetta scritta risale al 1226.
Ma, come abbiamo visto anche in altri articoli, prima o poi qualsiasi tradizione culinaria passa anche per l’Italia: nel tardo Medioevo spuntarono nel nostro Bel Paese le prime proto-ricette del gelato, che fecero un’apparizione anche ne “Il Milione” di Marco Polo.

Per il gelato moderno, invece, dovremo aspettare la fine del XVII secolo, quando in Sicilia apparvero le prime creme gelato, come il sorbetto, che facevano una gran figura nelle tavole estive degli aristocratici; ovviamente, dopo essere approdato sulla punta dello stivale, la ricetta risalì le regioni fino ad arrivare a Napoli, dove il gelato venne migliorato e consacrato nella ricetta odierna. È proprio qui che si fece la prima distinzione tra sorbetto con acqua e sorbetto con latte, in un trattato del 1776, e dove gli artigiani gelatai iniziarono a lavorare il ghiaccio in maniera sempre più fine, fino a quando trovarono il modo di rendere il composto finale omogeneo e senza rimasugli granulari nella pasta.
È da qui che il gelato italiano ha preso piede in tutto il mondo, con varie scuole: oltre a quella siciliana e quella napoletana, vorrei citare anche quella veneta, a cui dobbiamo (grazie a quella di Belluno in particolare) la diffusione in Europa del gelato italiano.
Tralasciando fatti storici e date che si dimenticheranno venti minuti dopo averle lette, il gelato è un caposaldo della cucina italiana da secoli proprio per la cura e l’amore che noi italiani esprimiamo quando ci mettiamo ai fornelli: che sia un semplice piatto di pasta al pomodoro o una torta al gelato a cinque gusti, è nella nostra tradizione cucinare con passione e sentimento piatti deliziosi che lasceranno di stucco i nostri amici e familiari.

Fonte principale: Wikipedia -> Gelato.
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