DI GIOSUE’ TEDESCHI
Otis, il ragazzo che seguiremo come protagonista in questa serie, è quanto di più normale tu possa trovare in giro. Ha i suoi difetti e le sue qualità proprio come chiunque altro. Ciò che lo distingue ha il potere di renderlo una celebrità o di distruggerlo: la madre fa la sessuologa.
Che sarà mai una madre sessuologa? Alla fine è un lavoro come un altro, no? Be’ sì, questo è vero. Però vivendo con lei da quando è nato ha accumulato, negli anni, un bel po’ di conoscenze sul sesso. E quale sarà mai l’argomento preferito di qualunque adolescente nel mondo, e in particolare alla Moordale Secondary School? Proprio il sesso.
Sfortunatamente Otis non è lontanamente abbastanza sveglio per riuscire ad utilizzare al meglio le sue vastissime conoscenze, apprese in anni e anni di osservazione della pratica della madre. Ma fortunatamente ha un migliore amico, Eric, sempre strapieno di energie positive e voglia di fare che lo aiuterà. Sarà con lui praticamente in ogni avventura, successi e insuccessi; anche quando la relazione con la sua socia, Maeve, subirà qualche brusco scossone.
Aspetta, ma perché Otis e Maeve sono soci? Be’ è presto detto: ai ragazzi della Moordale servono consulenze sessuali, Otis può aiutarli, e Maeve può gestire pagamenti e appuntamenti senza farsi scoprire dai professori. Ed ecco come da una congiunzione di bisogni nasce una piccola società in cui tutti i partecipanti non hanno che da guadagnarci. Anche se forse Otis meno degli altri perché, com’è intuibile, lui lo fa perché vuole stare con Maeve. Non lo ammetterà mai, anzi. Ma sarà evidente a tutti fin dal primo episodio che è completamente cotto di lei.
Una serie comica, piena di ironia ma non scevra di problemi. Mandare avanti una “clinica del sesso”, come la chiamano loro stessi, non è per niente facile. Soprattutto quando ci sono coinvolti dei sentimenti. Hanno anche fatto un ottimo lavoro, a mio parere, a esplorare un vastissimo panorama di possibili situazioni legate al sesso ma anche alla famiglia. Coppie gay, coppie etero, coppie non definite, non coppie. Per esempio Otis, che vive solo con la madre. O Jackson, il suo rivale in amore, che vive con ben due madri. O Maeve, che vive da sola.
La mia parte preferita di questa prima stagione è quella sulla vergogna. Trovo sia veramente sentita, ben costruita, pesante abbastanza da colpirti ma non tanto da non farti riprendere mai più. Mi riferisco al compleanno di Eric, se hai già visto la serie.
In ogni caso questi primi otto episodi sono un grosso setup. Ovvero servono a far conoscere i personaggi, a presentare le varie situazioni e le dinamiche che ci sono nella scuola. In retrospezione si capisce che c’è un piano molto lungo dietro a una serie che si apre in questo modo, non per nulla, siamo adesso alla quarta stagione.
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