Lady Oscar, tra storia e finzione

DI SARA MORENA

Cosa può stimolarci più della letteratura di massa ad aprire la nostra mente verso la Storia, a conoscere i reali fatti dietro ciò che vediamo raccontato in un romanzo, un film, una serie o persino un fumetto, un manga? Esistono diverse opere che ci hanno insegnato che la Settima Arte e la Letteratura possono valere più di semplice intrattenimento, e far nascere in noi la voglia di imparare, di studiare, di conoscere le realtà che si nascondono dietro gli eventi di cui sono protagonisti i nostri personaggi preferiti.

Oggi ricorre una data importante, a tal proposito. È il 14 luglio, la data che nella Storia ricordiamo per la conquista della Bastiglia di Parigi, per la Rivoluzione Francese. E nel mondo dei manga questa data è qualcosa di più. È proprio in quel giorno del 1789 che morì eroicamente Oscar François de Jarjayes, meglio conosciuta come Lady Oscar, una valorosa donna soldato cresciuta come un uomo per volontà del padre, il quale desiderava avere un figlio per portare avanti il nome del proprio casato, protettore della famiglia reale.

Il manga di Lady Oscar, titolo originale Le Rose di Versailles, ha segnato profondamente molti giovani della seconda metà dell’ultimo secolo, non solo per la struggente storia di Oscar e del suo amato André Grandier, ma anche perché ha insegnato molte cose sui fatti storici che hanno portato alla rivoluzione che ha abolito l’ancién regíme. In particolar modo, ci ha insegnato chi era Maria Antonietta d’Asburgo, figlia dell’imperatrice d’Austria Maria Teresa e promessa come sposa al delfino di Francia per consolidare l’alleanza fra i loro regni.

Il manga fu scritto e disegnato da Riyoko Ikeda, una delle più grandi pioniere del manga per ragazze. Il suo iniziale intento era di realizzare un’opera che avesse come protagonista proprio Maria Antonietta, ma gli editori ritennero che una tale idea avrebbe potuto essere poco interessante per i lettori. Al fine, quindi, di rendere più appetibile il manga, Ikeda diede vita ai personaggi di Oscar e André, letteralmente gli unici personaggi fittizi che compaiono all’interno dell’opera. Nonostante questo spostamento di scena, la mangaka riuscì lo stesso a raccontare i fatti storici legati alla futura regina di Francia, traendo ispirazione dalla biografia scritta da Stefan Zweig. Egli esalta la persona di Maria Antonietta nella sua piena umanità, fatta di sfumature, contestualizzando un personaggio che è stato a lungo infangato e dimostrando quanto fosse un essere umano con le proprie fragilità, senza giustificare la sua noncuranza, però facendo presente quanto per lei sia stato pesante ricoprire un ruolo tanto oneroso in età precoce. Leggendo sia il manga che la biografia di Zweig si notano le corrispondenze degli eventi di cui è stata protagonista Maria Antonietta.

I fatti raccontati dallo scrittore vengono ripercorsi fedelmente, accompagnati dalle vicende di Oscar e André. Vengono narrati gli episodi sia più che meno noti di Maria Antonietta, dall’umiliazione subita dalla Contessa du Barry all’amore per Fersen. Non meno importante è lo Scandalo della Collana, un evento che ha segnato definitivamente la reputazione della regina, alimentando gli asti nei suoi confronti, che l’hanno portata alla ghigliottina. Nella cronaca dello Scandalo è protagonista un personaggio attorno al quale sono sorte svariate leggende e interpretazioni, altrettante sulla regina e sulla collana oggetto di questo fatto che ha scosso la Francia. Stiamo parlando di Jeanne de la Motte, una donna di umili origini che viene dipinta dalla Ikeda come una persona avida di potere e denaro al punto tale da commettere truffe, omicidi e furti.

Se parliamo del personaggio di Oscar, certamente una donna soldato è un fatto eccezionale in un contesto arretrato e maschilista come quello della Francia del XVIII secolo. Tuttavia non è irreale l’idea, poiché nella Storia sono più di uno i casi rari in cui ci sono state soldatesse. La prima che ci viene in mente è Giovanna d’Arco, con la quale torniamo di nuovo nel contesto della Francia. Se andiamo ancora più lontano, nel Giappone antico abbiamo il caso di Tomoe Gozen. E vogliamo parlare di noi? Vogliamo parlare dell’Italia? Anche noi abbiamo avuto una Lady Oscar. L’1 agosto del 1776 nasce a Milano Francesca Antonia Scanagatta. Figlia di un intendente di finanza, riceve un’educazione femminile. Ma quando il fratello, su decisione del padre, viene inviato all’Accademia di Wiener per la carriera militare, costui confessa alla sorella di non voler seguire una tale strada e lei prende il suo posto col nome di Franz.

Lady Oscar è da sempre la prova vivente che anche un’opera letteraria può insegnarci molto, oltre che divertirci. L’opera della maestra Ikeda è una pietra miliare della cultura di massa e della Storia, divenuta immortale anche grazie all’amore tragico di cui è impregnata, un amore che, seppur non giunge al suo compimento, ci ha lasciato una traccia che riecheggia nell’eternità.

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