Il mercato del Self Publishing in Italia

DI GIOSUE’ TEDESCHI

Il Salone del Libro è una delle poche fiere che accoglie e promuove questo mercato con una progettualità. 

Il Self Publishing e gli autori indie sono accettati solo dal Salone – le altre fiere meno. Anche se il Self Publishing vende come l’editoria tradizionale. C’è da guadagnarci, anche se non per gli autori, e quindi sono tutti molto interessati. 

Kindle Direct Publishing e Youcanprint sono i due più grandi servizi del settore. Tra tutti invece è il genere romance che cresce più degli altri, con la fiction che lo segue da vicino. 

Su KDP l’eBook, stampato con flessibile o lo stampato con una copertina rigida sono tutte opzioni disponibili. Il mercato del Self Publishing è una pacchia per i lettori, meno per gli autori. Va infatti incontro alle esigenze dei lettori trascurando un po’ i guadagni che spetterebbero agli autori.

Hanno fatto un sondaggio per chiedere ai lettori dove prendono i loro libri ed è uscito, sorpresona, che la maggior parte li prende ancora in libreria. Inserire qui varie speculazioni sul fatto che dopo il Covid abbiamo riscoperto il piacere di stare insieme, incontrarci in luoghi fisici, eccetera. 

Un’altra grande fetta di lettori si rifornisce in edicola (con i giornali? li hanno contati?) e altri online. Pochi sono i lettori che comprano i loro libri dalla grande distribuzione. 

Le librerie sono state riscoperte dopo la pandemia. Hanno avuto una ripresa di visite (grazie, prima erano zero) non solo come luogo di acquisto di libri ma anche come luogo di incontro per scambiare opinioni con altri lettori. 

Andrea Pasino, responsabile Amazon KDP, racconta che serve un account Amazon per pubblicare su Amazon. Informa che le royalties sono al 70% per le vendite digitali e al 60% per la stampa cartacea. Sembra un bel posto di lavoro. Il costo di stampa di Amazon rimane competitivo, anche se ultimamente il prezzo della carta è salito. 

Anche lui ci tiene a informarci che c’è una crescita del settore e le royalties riconosciute agli scrittori sono sei volte tanto quelle delle altre compagnie. 

Penso ci sia anche da considerare che le copie dei titoli venduti da Amazon KDP sono di più, quindi mi pare normale che paghino di più di royalties. Questo numero io lo prenderei un po’ con le pinze giacché la frase era formulata in modo ambiguo. 

In generale Kindle Direct Publishing rimane una bella esperienza e un’ottima opzione se vuoi provare a buttarti nel Self Publishing.

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Un gruppo di studiosi e appassionati di cinema, teatro, discipline artistiche e letterarie, intenzionati a creare uno spazio libero e stimolante per tutti i curiosi.

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