DI ALBERTO GROMETTO
Che differenza c’è tra la PRIMA foto e la SECONDA foto che vi presentiamo qui di seguito?

Allora? In che modo la PRIMA foto è diversa dalla SECONDA?
Non sempre la Vita ci presenta soluzioni chiare. A dirla tutta a volte non ce ne presenta proprio di soluzioni! La Vita è un grande grandissimo enigma forse insensato da cui non se ne esce MAI. Ma talvolta – dico io – siamo anche Noi a renderci le cose più complicate di quello che sono, a gettarci in ragionamenti inutilmente astrusi e dannosamente complessi, a credere che i fatti siano “più” quando sono “meno”. Ed è per questo che ci incagliamo da soli, che rimaniamo intrappolati, che non sappiamo come uscirne. Ci costruiamo una gabbia fatta di riflessioni e ragionamenti e da cui non riusciamo ad evadere. Ci ingabbiamo, quando a volte è proprio la roba più semplice e chiara possibile, quella talmente semplice e chiara che non ci hai nemmeno pensato che fosse la soluzione giusta. La tua soluzione.
Allora: ci siete arrivati a capire che differenza c’è tra le due foto qui sopra?
Vi racconto una storia. Quella di ALESSANDRO MAGNO, il Gran Conquistatore, tra i primi nella Storia dell’Umano a forgiare un Impero, quello macedone. Era agli inizi della sua espansione, quand’egli giunse a Gordio, situata nell’antica Frigia, l’odierna Turchia. La città prendeva il nome da uno dei suoi antichi re frigi, appunto il sovrano Gordio, umile contadino che per mezzo di un oracolo si ritrovò con la corona sul capo. La profezia diceva che avrebbe regnato in quelle zone il primo uomo che sarebbe entrato in quella cittadina su di un carro trainato da buoi. E quello fu proprio Gordio, che decise di legare saldamente ad un palo il suo carro per mezzo di un intricatissimo nodo in corda robusta ricavata da una rigida corteccia, a simboleggiare che il potere suo e dei suoi successori era forte e vigoroso. Un oracolo (un altro!, andavano per la maggiore all’epoca) predisse che quel nodo sarebbe stato sciolto solamente dall’uomo che avrebbe conquistato la Frigia e l’intera Asia diventandone di fatto l’Imperatore. Passarono i decenni, attorno a quel palo e a quel nodo ci costruirono un tempio. Tutti nell’antichità conoscevano il cosiddetto “NODO GORDIANO”. Poi arrivò Alessandro. Il quale decide di provare a scioglierlo. Ci prova e ci riprova, in ogni modo, ma non ci riesce. E allora sapete lui che fa? Piglia la sua spada sfinito e lo taglia. Arrivando quindi a… scioglierlo. La profezia è compiuta.

Ecco, vedete? Alla fine della fiera che rimane? Rimane quanto segue.
I grandissimi e complicatissimi problemi della Vita forse alla fin fine così grandi e complicati poi non sono. Magari molti di questi problemi – se non tutti – presentano delle soluzioni così semplici e chiare e quasi banali che ci portano a pensare a qualsiasi altra alternativa ed ad immaginare qualsiasi altra opzione, invece di prediligere proprio quella che richiedeva meno pensiero e immaginazione. Alla fine ci sei tu, il problema e il come guardi. La soluzione forse c’è, forse non c’è. Non ha importanza. Quello che conta prima d’ogni altra cosa è il come guardi quel problema. La prospettiva da cui scegli di guardarlo. Perché talvolta davvero anziché guardare da tutte le parti in cerca di qualcosa che manco esiste, basta chiudere gli occhi molto semplicemente, così da poter vedere. Perché a volte è proprio quel che è scontato ad essere la soluzione meno scontata possibile.
Come faccio a sciogliere un nodo che nessuno può sciogliere? Prendo la spada e… TAC!… finito, problema risolto. Era davvero così semplice? Perché nessuno ci ha pensato prima? Perché è l’Umano, complesso e complicato, che si rende le cose più complesse e complicate di quanto già non siano!
E allora? Ci siete arrivati? Qual è la differenza tra la PRIMA e la SECONDA foto?
Che la PRIMA foto è la PRIMA tra le due foto. La seconda è la SECONDA.
Non complicatevi la Vita più di quanto già non sia. Fatela più semplice.


Desideri leggere qualche articolo che abbia a che fare con la fotografia? Allora clicca qua!!!