DI ALBERTO GROMETTO
Fa schifo, farà schifo, è uno schifo, che schifezza!, han detto tutti che sarà una schifezzuola… basta. Tutti, ma proprio TUTTI, ne hanno dette di cotte e di crude sulla nuova nuovissima pellicola targata DC COMICS e che racconta le avventure e disavventure, le fortune e le disgrazie, i fallimenti e le imprese dell’eroe più veloce, rapido e lesto che ci possa essere: FLASH!
FLASH, talmente rapido da battere l’imbattibile Luce, pensate un po’!
FLASH, talmente lesto da scavalcare le Leggi della Natura e viaggiare indietro nel Tempo!
Ma soprattutto… FLASH, talmente lesto che… altro che Tempo o Natura o Luce… talmente lesto che Speedy Gonzales gli fa un baffo!
Per chi non lo conoscesse (anche se è quasi Patrimonio Mondiale dell’Umanità e tutti dovrebbero conoscerlo), Speedy è il topo più veloce di tutto il Messico, stella dei cartoni animati «Looney Tunes» e al grido di “Arriba, Arriba!” parte all’impazzata talmente forte che di sé stesso nel giro di mezzo secondo lascia solo una fiammata.
Ecco, questo tipo di battuta che ho appena fatto e il modo attraverso il quale l’ho costruita… nomino Tempo, Natura e Luce… e poi ci ficco il buon Speedy a sorpresa… ricorda molto da vicino quello che è lo stile proprio della pellicola!
Battuta divertente che ci fa sorridere se non addirittura ridere? Oppure trashata che non definirò nonsense, ma comunque volutamente trash? Per me la risposta è entrambe le cose: una trashata trash che però ci fa ridere, e anche parecchio a dire il vero.
Tutti mi dicevano e mi andavano ripetendo da giorni e giorni che avrei visto una sonora schifezza, e invece così non è stato, ai miei occhi. Sì, può darsi, diciamo pure che è possibile che io sia partito con aspettative talmente basse che qualsiasi cosa di appena decente mi avessero propinato, ne sarei rimasto subito piacevolmente sorpreso se non addirittura entusiasta! Ma, riflettendoci a mente fredda e lucida, cercando di rimanere il più imparziale possibile, posso affermare senza ombra di dubbio che questo «The Flash»… sì, alla fine merita di essere visto senz’altro almeno una volta! E sottolineo: almeno.
A dispetto di qualsiasi cosa si possa dire, al di là del fatto che si tratti di uno di quei mega-blockbuster il cui obbiettivo primario è quello di tirar su un po’ di soldi, andando oltre il poco imparziale discorso ripetuto allo strenuo “la DC non riesce a fare film belli come la Marvel”… questo «The Flash» è una pellicola che vuole raccontarti qualcosa, una storia con una sua visione d’insieme, un progetto che dietro ha un suo preciso disegno.
Il tema centrale e fondante è chiaramente quello delle intersezioni inevitabili di cui sopra. Prima, en passant, abbiamo detto qualcosa del tipo: questo film parla del supereroe Flash e ne racconta avventure e disavventure, fortune e disgrazie, fallimenti e imprese… sì, esatto. Pur trattandosi del tizio più fottutamente veloce che esista su questa Terra, ricordiamoci che ci riferiamo anche all’umano umanissmo Barry Allen: fragile, debole, pauroso, incapace di concentrarsi ma soprattutto solo. E ha le sue terribili disgrazie che gli pesano sul capo. E, per di più, fallisce. Sì, un supereroe che fallisce nelle sue stesse eroiche imprese.
Per essere precisi, il fallimento di cui sopra ha a che fare con il cambiare il proprio passato, attività impossibile anche per chi ha dalla sua una supersonica super-velocità! Ed è proprio per la natura impossibile di questa missione che Barry/Flash non può che andare incontro ad un fallimentare fallimento. Può anche dal presente andare indietro nel passato per poter cambiare il suo futuro, ma alla fine quando si ha a che fare con certi fatti, eventi e persone… non ci si può far niente, le cose sono in un certo modo e così devi rimanere. E saperlo accettare.
Il passato non te lo puoi cambiare. E, per quanto sciocco e assurdo possa suonarti, nemmeno dovresti volerlo cambiare. Il Dolore che abbiamo vissuto in questa Vita ci rende ciò che siamo oggi, con tutto ciò che questo comporta, in tutti i nostri meravigliosi difetti e orribili qualità. Noi abbiamo fatto le scelte che abbiamo fatto ed esistiamo così come esistiamo oggi, perché ieri abbiamo sofferto quelle sofferenze che ci hanno segnato e che ci porteremo dentro con noi e in noi per sempre. E so che quel “per sempre” può sembrare minaccioso. Ma noi siamo, attraverso quel Male che abbiamo provato. E soprattutto: se oggi c’è almeno una cosa bella nella tua vita, come ad esempio una persona… di solito quando si parla di cosa bella, si parla sempre di una persona… è anche grazie a quel patire che ti ha reso ciò che sei.
Una delle scene migliori di tutto il film vede un sublime Michael Keaton nei panni di uno dei tanti Bruce Wayne/Batman (sì, ce n’è più di uno) raccontare a tutti noi che cosa sia il Tempo. Ebbene, il Tempo altro non è che un piatto di spaghetti. Nel momento in cui tu decidi di andare indietro e cambiare un dato evento, ti ritrovi per creare un’altra linea temporale e modificare non solo quello che seguirà quell’evento ma anche ciò che lo ha preceduto: Passato e Futuro. Il Tempo è fatto di linee temporali diverse, alcune parallele e altre accavallate e altre ancora totalmente sparse. Come gli spaghetti. E poi? Poi metti il parmigiano, dice Wayne… che non è una metafora, è solo un condimento!
Tuttavia, puoi modificare il Tempo quanto vuoi, creare miliardi di linee temporali spaghettose differenti, mutare a tuo piacimento quello che vuoi… ma alla fine dei conti, vi sono cose che non possono essere cambiate: le cosiddette intersezioni inevitabili. Vi sono persone che sono come “destinate”. Si incontrano in quella linea temporale, si incontrano in quell’altra e poi pure in quell’altra ancora. Magari fanno cose completamente diverse in ognuno di questi possibili Tempi. Ma comunque si incontrano. Perché? Esiste davvero una Sorte allora, dopotutto? Questo non so dire, ma così sembrerebbe. E la cosa, a dire il vero, se da un lato rassicura non poco, dall’altro preoccupa molto. O comunque rattrista. Perché se è la Sorte che decide che due persone non possono stare insieme in quella Vita o in qualunque altra, allora tu non puoi farci niente. Puoi amare quella persona in eterno, è ovvio. Ma non puoi decidere di starci insieme. Perché non è una decisione solo tua, così come non è nemmeno di quella persona. È qualcosa che non dipende da voi due soli. Non tutti i problemi sono fatti per essere risolti, ripetono a più riprese nel corso della vicenda. È doloroso, ma è così.
Oltre il già citato Michael Keaton, oltre che nominare quei due fenomeni che rispondono al nome di Gal Gadot e Ben Affleck, non possiamo non spendere almeno due parole sul protagonista EZRA MILLER, il quale ci regala una doppia performance e sulle cui spalle parte del film si poggia. Senza dire ora alcunché sulla persona Ezra Miller e sulle varie controversie nelle quali si è impegolato, ritengo però necessario ammettere la bravura e il talento dell’interprete, anche nel caso del supersonico supereroe. Ma soprattutto non possiamo non citare… e lo dico senza timor d’esagerazione… alcuni dei PIÙ INCREDIBILI E LEGGENDARI E SENSAZIONALI CAMEO DI TUTTA LA STORIA DELLA CINEMATOGRAFIA STORICO-GLOBALE!!! E non diremo altro onde evitare i temibili e temuti spoilers!
Quindi, alla fine, cosa altro dire su questo «The Flash»? È per me uno dei prodotti DC migliori degli ultimi anni. Cast eccellente e in ottima forma oltre che in parte, un tema chiaro e preciso su cui è costruita l’intera narrazione, ed è anche assicurata una qual certa commozione non indifferente oltre che numerose risate sganascia-mascella! Certo, ora non vorrei essere frainteso: rimane molto trash. Più che molto trash. Si potrebbe dire che è una trashata pazzesca. Penso a tutte le battute comiche, al doppio-ruolo di quel folle di Ezra Miller e pure alla sequenza iniziale durante la quale un tot di adorabili neonati appena venuti alla luce, una dolce infermiera e un tenero cagnolino stanno cadendo da un palazzo e tocca al nostro supereroe salvarli tutti… benché per farlo sia necessario divori qualsiasi alimento a sua disposizione, soprattutto tanti burritos! Però, vedete: oltre tutto quello che di positivo c’è in questo film, oltre il fatto che pur durando decisamente troppo (quasi due ore e mezza!) non annoi mai, c’è poi da dire che non solo è trash… ma è talmente trash da risultare bello!
Si potrebbe dire che il livello di trash corra talmente veloce… forse è la sola cosa che supera persino l’imbattibile e imbattuto Flash… al punto che il film compie un giro di 360 gradi su sé stesso, e passa dunque ad essere bello. Sì, direi proprio “bello”.





