Questo mondo non mi renderà cattivo

DI GIOSUE’ TEDESCHI

La corrente fa paura perché non sai dove ti porta, ma almeno vuol dire che non stai andando a fondo.

La seconda serie di Zerocalcare su Netflix. Tutti avevamo delle aspettative dopo il successo della prima, Strappare lungo i bordi. E queste aspettative non sono state deluse. Se per caso te la sei persa non c’è bisogno di recuperarla prima di guardare questa. Se vuoi farlo però hai tutto il mio appoggio. 

Personalmente ho preferito Strappare lungo i bordi a Questo mondo non mi renderà cattivo, mi parlava di più. E’ una differenza marginale però, è la sua voce che fa tutta la magia. Ha una narrazione immacolata, un modo di parlare che fa da solo metà della serie secondo me. Veloce, schietto, cattura l’attenzione come un reel ma con la profondità di un film. Sono proprio le cose semplici quelle che richiedono più lavoro dietro, e quella di Zerocalcare è molto semplice. Non per mancanza di profondità però, bensì per oculata scelta estetica. Ti fa capire come pensa l’uomo comune, quali sono le idee che trovi per strada. Rappresenta i sentimenti di più strati sociali, e lo fa in modo accurato. 

Attraverso uno stile di disegno semplice, immediato, amichevole, racconta una storia di vita vera da cui tutti possono trarre una morale. Non credo però che sia lo scopo primario della storia arrivare alla morale. Penso che sia qualcosa che spunta inevitabilmente dal raccontare qualcosa di vero che tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo vissuto. 

Così con questo tratto e questo stile molto riconoscibile, molto *zerocalcare* – se mi permetti di coniare il termine – ti fa capire in pochissimi episodi che non c’è tanta umanità nel guardare solo il tuo orticello. 

La collaborazione con Netflix gli ha giovato molto, è un artista che secondo me merita esposizione. Non ha zittito la sua voce e certo non gli ha fatto cambiare opinione. Ho molto apprezzato che sia consapevole dei suoi privilegi e della sua posizione mentre scrive e racconta certe cose. Quando si parla di temi importanti è facile dare per scontate cose che scontate non sono. Molto di ciò che pensi dipende dal tuo punto di vista. E’ giusto così, per carità, ma bisogna saperlo, esserne al corrente. 

Parlare di razzismo, segregazione, e immigrazione non è mai facile, eppure lui ce l’ha fatta. Parlando di noi. Se non nelle ultime scene gli immigrati, questi generici sconosciuti, non compaiono mai. E’ la loro storia raccontata attraverso i nostri occhi, non quelli dei media però. Quelli della vita di tutti i giorni. 

Mercuzio and Friends è un collettivo indipendente con sede a Torino.

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