The Witcher – st. 3

DI GIOSUE’ TEDESCHI

Quello che è adesso non deve essere per sempre.

La stagione 3 si apre con il nostro Geralt di Rivia che sfascia quattro messaggeri senza battere ciglio. E nel farlo si preoccupa anche di non sporcare l’interno della locanda che lo stava ospitando. Che gentiluomo!

Erano usciti solo i primi cinque episodi della terza stagione nel momento in cui ho cominciato a scrivere, ma fin da subito sembra sarà una stagione piuttosto bilanciata. Dopo una scena d’apertura decisamente porpora, abbiamo invece l’inizio di un breve ma sentito arco familiare. Geralt viaggia con Yennefer e Cirilla, passando di rovina sperduta in catapecchia sperduta, nascondendosi dalle malvagie forze che li stanno cercando. 

Mentre ci accompagnano in questo idillio familiare ci ricordano comunque che Geralt è un uomo duro, e serviranno ben più di venti minuti di pace per ammorbidirlo; inoltre a chilometri di distanza sta ancora venendo tessuto ed infittito un intrico di trame guerresche che li vede al centro. 

C’è chi ha definito, non a torto, questa serie un po’ come l’adattamento di un anime. Tuttavia mi avvarrò del mio privilegio, se lo è, di ignorante dei libri e dei videogiochi, per dire che è un prodotto a sé stante. Seppure conoscere le altre forme di questa storia potrebbe aiutare nel consumare questa, penso che sia un contenuto compiuto in sé. 

La rettitudine diventa facilmente rabbia, la giustizia facilmente disprezzo.

Vorrei poi spendere giusto due righe per lamentarmi con te della regina degli elfi: è veramente una donna insopportabile. Molta retorica e bei discorsi, sulle profezie, sulla stirpe, sulla famiglia, e semplicemente troppe scelte sbagliate. Ma come fa?

A un certo punto i nostri eroi si devono dividere, non ho capito bene perché, se non che hanno idee diverse sulle prossime tappe da toccare. Mi sembra sempre che mi manchi del contesto nel guardare questa serie. 

In ogni caso mi piace molto che in questa terza stagione ci sia il nucleo di loro tre che, pur potendo, non si rammolliscono giocando alla famiglia felice ma fanno invece fronte comune contro il vero nemico della storia.

Non era scontato secondo me; quella tra di loro, Geralt, Cirilla e Yennefer, è una delle relazioni più oneste e sincere di tutta la storia. Tutti gli altri si perdono in trame, intrighi e perversioni; è molto facile amare i protagonisti a dispetto degli altri personaggi. 

Verso gli ultimi episodi della prima parte si mettono a giocare molto su cosa sia vero, cosa sia illusione e cosa sia realtà, specialmente alla sera del ballo prima del conclave dei maghi. Non ho ben capito il perché di questa insistenza sul tema illusione-realtà. È perché la magia inganna? Ma non è inganno. Perché il cattivo non è chi sembrava? Perché c’è un ultimo inganno da svelare? Va beh, lo sappiamo che c’è sempre un ultimo inganno da svelare. 

Si vede che hanno fatto davvero le nottate sulla scrittura del quinto episodio di questa prima parte della terza stagione. Un intreccio di relazioni e segreti, verità e minacce, illusioni e promesse, che non vedi tutti i giorni. Rappresentare un covo di vipere è facile, ma qui si parla dei denti per intendere il veleno; è un altro livello di narrazione proprio!

Terminata la prima parte, è toccato gestire il cliffhanger fino al drop del finale di stagione.

Usciti dunque i tre episodi conclusivi, giunti al finale della terza season, possiamo dire che il succo di quest’ultima è la crescita del personaggio di Ciri. Questa ragazza che Geralt e Yennefer proteggono più perché la vedono come una figlia, che non per il potere che ha di influenzare il resto del mondo. Dall’inizio ci dicono che Ciri ha un caos immenso, sconfinato, tanto forte che mai si è visto un potere come il suo prima. Eppure di questo potere abbiamo visto ben poche manifestazioni. Il perché è chiaro: deve ancora imparare a controllarlo; è solo una ragazzina al momento. Deve crescere, probabilmente questo sviluppo continuerà nella quarta stagione. Adesso Ciri ha solamente iniziato a rendersi conto delle sue potenzialità.

Questo arco narrativo, e probabilmente anche il prossimo, saranno incentrati solamente su di lei. Dovrà imparare a controllare il proprio potere e la responsabilità che ne deriva.

Il momento che ho preferito di questo finale è la lettera a Geralt:

Caro amico, una volta mi hai raccontato di un sogno in cui vagavi per campi sconfinati verso un obelisco scolpito coi nomi dei morti. Una donna con gli occhi azzurri e gelidi ti veniva dietro. La conoscevi perché aveva seguito ogni tuo passo. Le hai chiesto: perché? È perché eri destinato a finire da solo? In realtà voleva che tu, un Witcher che non aveva bisogno di nessuno, avessi finalmente paura. Le hai detto la verità: hai sempre avuto paura. Fino ad ora. Perché lei ti ha portato via tutto. E quindi anche la paura. Ora tu e io sappiamo cosa significa avere bisogno. Amare. Perdere tutto. Al diavolo la neutralità. Noi non abbiamo più paura. 

Io so in cuor mio, Geralt, che tu troverai Ciri. E io farò in modo che possa tornare in un modo sicuro. Se dovremo affrontare gli occhi azzurri e gelidi della morte, lo faremo. Ma saremo gli ultimi a cadere. Di questo ne sono certa. 

Con tutto il mio amore,

Yennefer

Con queste bellissime parole arriviamo a un altro finale aperto. Una breve ricerca mi dice che The Witcher 4 dovrebbe arrivare nel 2025. Cioè tra tantissimo tempo. Per salvaguardare la mia sanità mentale considererò questo un finale per tutta la serie, non posso fare lo sforzo mentale di pensarla come storia aperta fino al 2025. È decisamente troppo tempo. Preferisco riaprirla quando uscirà la quarta stagione. 

E ammetto che ancora una volta mi sono innamorato della colonna sonora. Come in Mare Fuori le canzoni sono scritte da qualcuno dentro la storia, il nostro amato bardo Ranuncolo. Un piccolo trucco narrativo che rende le musiche il doppio più interessanti da ascoltare. 

Adesso scusate ma è proprio ora che io vada in spiaggia, The Ride of the Witcher mi accompagnerà lungo la strada. 

Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche The Witcher – st. 1 e 2 e The Witcher – Blood Origin

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