DI ALBERTO GROMETTO
Spesso si suol dire: Anche con una buona Storia, per quanto raccontata bene, il Mondo non lo si può cambiare.
Beh, noi di MERCUZIO AND FRIENDS crediamo esattamente il contrario. E cioè che:
Questo mondo non lo cambi senza avere in mano una bella Storia. Puoi esserne il narratore, puoi viverla tu in prima persona, o anche entrambe le cose. Però sono proprio le Storie la sola arma che abbiamo a disposizione per poter cambiare il Mondo. E questo perché le Storie incarnano la Possibilità nella sua forma più alta. Tutto può accadere nel momento in cui una Storia comincia, ogni cosa è possibile, persino fare quella cosa a cui Noi tutti esseri umani aneliamo più di ogni altra: Portare un cambiamento.
Ma che credete? Che Napoleone Bonaparte abbia cambiato il Mondo perché ha conquistato e governato mezza Europa? No! Napoleone Bonaparte ha cambiato il Mondo perché hanno RACCONTATO che lui ha conquistato e governato mezza Europa. Tutti se lo ricordano perché hanno narrato la sua Storia.
Ma non è solo la Storia dei Grandi Eventi quella su cui abbiamo influenza e che siamo capaci di cambiare attraverso il racconto e la narrazione, no. Ma ci riferiamo persino ad un altro genere di Storia, che teoricamente andrebbe scritta con la “S” minuscola, ma che è di un’importanza capitale. Trattasi della piccola Storia personale e individuale di ognuno di noi.
Avete presente quelle storielle che i tuoi genitori, quand’eri bambino, si inventavano per farti andare a dormire la sera? Quelle storielle che anche ora che sei grande e adulto non ti dimenticherai mai. Quelle Storie hanno forgiato il tuo modo di pensare, di vedere il mondo, di esistere. Fanno parte di Te e sono in Te.
Ecco, noi ci siamo trovati in presenza di un progetto, tra i più belli e interessanti, proprio grazie al quale abbiamo potuto raccogliere un insegnamento di questo tipo: e cioè che sentirti narrare una Storia oppure, ancora meglio, essere tu a raccontarla può davvero cambiare il mondo. Se non il Mondo in termini assoluti, quantomeno il TUO mondo. E di questa lezione vogliamo ringraziare vivamente e calorosamente i nostri cari carissimi amici dell’ASSOCIAZIONE MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA.

Esatto, il progetto in questione ha a che fare con quell’Arte che tanto amiamo: la Settima. Nello specifico parliamo di un cortometraggio presentato in anteprima assoluta nell’ambito dell’iniziativa «Ragazzi In Città», curata proprio dall’AMNC e giunta in questo 2023 alla sua terza edizione. Proiettato presso il CineTeatro Monterosa la sera di Mercoledì 28 Giugno 2023, l’opera in questione si intitola: LA TRISTE STORIA DEL MARANZA.
Solo dieci minuti in cui però ci vengono proposti temi dei più variegati e importanti, quali: le relazioni umane specie tra i giovanissimi d’oggi; l’ambiente e la natura; il rispetto l’uno verso l’altro; il valore sognante dell’Arte; il convivere pacificamente all’interno di un gruppo/società. Tutti argomenti certamente non facili, oltre che di una ricchezza impressionante, ma ciononostante ci vengono raccontati, qui una delle più notevoli sorprese di quest’opera, in soli dieci minuti.
Ma quello che rende così speciale questo progetto è che a realizzarlo sono stati ragazzi di soli dodici anni, e cioè le studentesse e gli studenti della Scuola Media VIOTTI. Adolescenti, o meglio ancora, pre-adolescenti che si stanno affacciando alla Vita e che hanno potuto in questo modo esprimere sé stessi e quelle tematiche che tanto gli stanno a cuore e che, magari, ancora non sapevano quanto sentivano il bisogno di poterne parlare. Certo, non hanno potuto fare tutto da soli. Ad affiancarli hanno avuto i loro fantastici insegnanti: i docenti Benedetto Spagnuolo e Francesca Mozzillo. Mentre a coordinare l’intero laboratorio vi sono stati il regista GIOVANNI PIPERNO e lo sceneggiatore PIER PAOLO PICIARELLI.

Potremmo adesso raccontarvi per filo e per segno la vicenda narrata ne «La Triste Storia Del Maranza», addentrarci in un studio meticoloso delle varie inquadrature, spiegarvi in che modo riesca ad affrontare la moltitudine di temi di cui sopra. Ma non faremo nulla del genere. Sarebbe rovinarvi l’esperienza. Quello che invece vogliamo sottolineare è come il percorso affrontato da questi ragazzi sia partito da delle semplici parole, da riflessioni fatte insieme sui propri bisogni e temi e “argomenti importanti” per poi approdare ad una visione per la quale, tutti insieme, si sono messi in gioco così da poterle dare carne, corpo e sangue. È così che nascono le Storie. Così nascono i film. Da sogni. Sogni per i quali lotti così che diventino realtà.
A metà tra il Fantasy e la Riflessione Generazionale, questo piccolo grande cortometraggio riesce nell’impresa di far parlare questi nuovi nuovissimi giovani, sempre più “strani e complicati”, di loro e delle proprie necessità. Ci fa rendere conto come a volte siano cose decisamente piccole, come la differenza d’altezza tra due coetanei, a determinare tutta una serie di ansie, problematiche e rancori tra loro che rischiano di protrarsi avanti e lasciare pesanti strascichi.
Ancora un paio di parole. Il regista Piperno, i docenti Spagnuolo e Mozzillo e gli allievi della 2ªD sono intervenuti all’anteprima per poter presentare il loro lavoro. Terminata la proiezione, abbiamo avuto l’inestimabile piacere e onore di poter conversare con lo stesso Giovanni Piperno, il quale ha dimostrato nei nostri riguardi una cortesia, una gentilezza e un’affabilità veramente commoventi. Di quello che ci siamo detti, non scorderemo mai la sua soddisfazione e felicità, prima di ogni altra cosa, nell’aver visto queste giovanissime donne e giovanissimi uomini impegnarsi nei limiti del possibile per far sì che quel loro sogno diventasse realtà. Tant’è che, sottolineiamo noi, l’incontro con l’artista Alessandro Quaranta, citato nella pellicola, è stato più che meritato. Ringraziamo dunque di cuore il regista Piperno per averci dedicato parte del suo tempo.


In conclusione:
Sì, vivremo pure in un mondo cattivo, pericoloso e in cui certezze non ve ne sono. Ma se ti sei ritrovato, quando forse ancora eri troppo giovane per capirne l’importanza, a vivere una Storia, addirittura a raccontarla… beh, quella Storia allora è in qualche modo e misura IMMORTALE. Con quella Storia avrai raccontato ciò che tu non potevi non raccontare. Farà sempre parte di Te, e ci sarà sempre per Te.
PER SAPERNE DI PIÙ SULLA TERZA EDIZIONE DEL PROGETTO «RAGAZZI IN CITTÀ» CURATO DALL’AMNC, CONSULTATE QUESTO LINK: https://amnc.it/ragazzi-in-citta-3-i-film-gratuiti-in-programma/

