DI PAMELA ALLKOCI
Giornate storte
Oggi mi sono svegliata
Poggiando per primo, a terra, il piede sinistro.
Il diavolo mi ha guardata
Facendomi l’occhiolino,
Mi ha presa per un braccio
E ho danzato tutto il mattino.
Poi ho aspettato il bus alla fermata
Per troppe ore.
Ho consumato tre sigarette
Per tollerare il rancore.
Ho ripensato al sabato sera
E a quel gin tonic di troppo,
A quanto avrei voluto scappare
Quando a mezzanotte il rintocco
Di un orologio sulla chiesa
Ha cominciato a suonare.
Ho fissato l’asfalto lucido
Davanti ad un caffè bruciato.
Sfogliato pagine di vecchi appunti
Che avevo dimenticato.
Sono tornata a casa prendendo l’ultima coincidenza.
Mi sono buttata a letto con gli occhi spalancati
Mentre in casa si erano già tutti addormentati.
Allora mi sono alzata per fumare l’ultima sigaretta.
E ho atteso insofferente un sonno
Che è arrivato senza troppa fretta.





