TAYLOR SWIFT E KANYE WEST

DI ALICE DE GILIO

La faida tra Taylor Swift e Kanye West, rapper, cantautore e produttore discografico, ha inizio il 13 settembre del 2009 durante gli MTV Video Music Awards: in quell’occasione, Taylor Swift, che all’epoca aveva solo 19 anni, vinse il premio per il “Miglior video femminile” con la canzone “You Belong With Me“. Nel bel mezzo del breve discorso di ringraziamento della pop star, Kanye West sale sul palco, le prende il microfono e con l’ormai celebre preambolo “… Imma let you finish but…” dice che Beyoncé avrebbe meritato il premio più di lei. In un’intervista fatta poco dopo l’accaduto Taylor ha affermato “ero sul palco ed ero molto emozionata perché avevo vinto il premio, e poi mi sono emozionata perché Kanye West è salito sul palco. E poi ho smesso di essere emozionata”.

Da quel momento Taylor Swift e Kanye West si sono punzecchiati negli anni successivi a colpi di frecciatine nei testi delle loro canzoni. A inaugurare l’insolito dissing fu Taylor Swift, con il brano “Innocent” che, anche se non è mai stato detto apertamente, fa riferimento a Ye (diminutivo di Kanye con cui West ha cambiato legalmente il suo nome perché è il termine che i suoi amici usavano per riferirsi a lui e che rappresenta meglio la sua identità), dove Taylor porge l’altra guancia, perdonando musicalmente Kanye per la sua interruzione dell’anno precedente, ma nel farlo si toglie alcuni sassolini dalla scarpa suggerendo al rapper allora trentaduenne di dover maturare molto (come viene detto nella canzone “It’s okay, life is a tough crowd / 32 and still growin’ up now).

Sembra essere tutto risolto durante le premiazioni dei VMAs del 2015, quando Swift consegna a West il “Video Vanguard Award” (un premio assegnato da MTV per “contributi eccezionali” e “grande impatto” sui video musicali e sulla cultura popolare). Durante il suo discorso la cantante ha affermato: “Sono una sua fan da quando ho memoria perché Kanye definisce cosa significa essere una forza creativa nella musica, nella moda e, beh, nella vita”.

Nel 2016 il rapper pubblica l’album “The Life of Pablo”, con all’interno la canzone “Famous”, nella quale si fa riferimento al fatto che dopo la lite sul palco del VMAs 2009, Taylor Swift abbia ottenuto maggiore visibilità grazie alla sua interruzione. “I feel like me and Taylor might still have sex / Why? I made that bitch famous”.

Nel 2017 arriva la risposta della popstar, che con il testo “Look What You Made Me Do” parla fin dalla primissima strofa del rapper “I don’t like your little games / Don’t like your tilted stage” facendo riferimento al palco inclinato che Kanye usava all’epoca per il tour.

Nel brano poi Taylor Swift fa anche riferimento al momento in cui Kim Kardashian è entrata nella discussione, pubblicando su Snapchat una serie di video che mostrano stralci della telefonata in cui Kanye West avrebbe chiesto il permesso a Taylor Swift per pubblicare “Famous” e in cui la cantante sembrerebbe acconsentire. “But the old Taylor can’t come to the phone right now / Why? Oh, ‘cause she’s dead” canta Taylor Swift in “Look What You Made Me Do” come a dire che la sua precedente ingenuità è del tutto svanita, dichiarando guerra aperta a Kanye West, Kim Kardashian e chiunque provi a sfruttare la sua immagine e la sua fama a proprio beneficio.

Nel video musicale della canzone “Famous” inoltre vengono ritratte nude e addormentate in un letto gigantesco diversi personaggi della moda, della politica e dello spettacolo, tra cui Taylor Swift, Trump, Kim Kardashian e lo stesso Kanye West.

Gli anni passano ed esce il video integrale della famosa telefonata in cui si capisce che in realtà una vera e propria autorizzazione non c’è mai stata, dato che non è stata fatta ascoltare a Swift la canzone nella sua versione finale

In un’intervista la popstar afferma: “Questo mi ha portato psicologicamente in un posto in cui non ero mai stata prima. Mi sono trasferita in un Paese straniero. Non ho lasciato la casa presa in affitto per un anno. Avevo paura di rispondere alle telefonate. Ho allontanato la maggior parte delle persone dalla mia vita perché non mi fidavo più di nessuno. Sono sprofondata davvero, davvero duramente”; è durante però questo periodo che Taylor scrive l’albumReputation”, che contiene tra le altre tracce, anche “Look What You Made Me Do”.

Simbolo dell’album è un serpente, come veniva chiamata Taylor Swift da Kim Kardashian.

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