Spiderman – Un nuovo universo

DI GIOSUE’ TEDESCHI

In quest’ennesimo universo con ragni radioattivi ad essere morso è un ragazzino, Miles Morales, che impara in una settimana quello che gli altri Spiderman hanno imparato nel corso di anni. Un talento naturale? Certo è proprio della figura dell’uomo ragno essere un genio di chimica e fisica, quindi non mi stupirei troppo fossi in te. 

Miles Morales, MM; così come Peter Parker del resto, PP. Un tempo lo sapevo chi fosse stato il primo autore a capire che i nomi con le doppie lettere fossero così belli e facili da ricordare; adesso non me lo ricordo più. Di certo Stan Lee stesso usava questo espediente, ma è stato il primo? In ogni caso non si poteva avere uno Spiderman senza le iniziali uguali. 

Questo film non l’ho guardato al cinema, bensì quando è uscito in streaming; e meno male. Non pensare che sia critico nei confronti del film, è comunque una Marvellata e loro i film li sanno fare; però non è un film che sarei andato a vedere al cinema. E infatti non ci sono andato. Sono un fan dei film di animazione e l’estetica qui non delude per niente, in effetti non c’è nulla che deluda in questo film. 

Come disse qualcuno una volta, forse exurb1a, questo film “ha fatto tutto nel modo giusto, eccetto una cosa: ha mancato il punto”. 

Che intendo dire con questa frase fatta? Riguarda una cosa su cui sto ragionando solo da poco tempo: la tecnica. Come penso tu sappia ci sono moltissime tecniche per raccontare, per scrivere una storia. Sia questa un film, un libro o quello che vuoi. Come dice il buon Perissinotto, quando la tecnica funziona bene sembra che non ci sia; ma in questo film c’era. Anzi, mi azzarderò a dire che c’era solo e solamente tecnica. 

E’ impossibile comparare ciò che Spiderman è diventato negli ultimi film, e in particolare in questo, con ciò che era all’inizio. Penso sia perché all’inizio era una storia; unica e personale. Adesso mi sembra che i film siano diventati un copia incolla della stessa formula che si sono accorti funziona bene. 

E per carità, la formula funziona davvero. Infatti il film non è brutto, non ti fa pentire di averci passato due ore (più i titoli di coda per la bellissima scena post-credits). Non è neanche un tuffo nel passato. Penso che sia l’adattamento di Spiderman per i ragazzi 11-16, laddove il primo Spiderman era per adulti e gli ultimi con Tom Holland per il gruppo 17-20.

Ecco, questo mi ha lasciato un po’ un sentore d’ananas a fine film. A me non piace l’ananas. 

E’ stato solo un ri-raccontare la stessa storia ad un range di età diverso; sicuramente una cosa importante da fare che porta avanti l’eredità dell’Uomo-Ragno, un eroe senza tempo che tutti (anche grazie a queste diverse versioni) possono – e dovrebbero – amare. E’ mancato quell’elemento che mi fa appassionare alle cose, che mi rende emotivamente attaccato a un universo diverso dal mio seppure così simile. 

Nondimeno il film mi è piaciuto e penso sia perfetto quando cerchi qualcosa di poco impegnativo. 

Mercuzio and Friends è un collettivo indipendente con sede a Torino.

Un gruppo di studiosi e appassionati di cinema, teatro, discipline artistiche e letterarie, intenzionati a creare uno spazio libero e stimolante per tutti i curiosi.

Scopri di più →

GO TO TOP