DI GIOSUE’ TEDESCHI

A questo incontro del Salone del Libro si è detta una sola cosa: a Torino aprirà una nuova scuola di noir. 

Sì, molto semplice. Poteva durare 20 minuti ma è durato un’ora. Mah! In ogni caso, riguardo alla scuola, sarà tipicamente torinese. Con scrittori che ragionano sulla forma e i contenuti del noir contemporaneo. Diretta da G. Ballario, con A. Perissinotto come docente esterno. 

Come si insegna a scrivere noir? L’hanno presa alla larga dicendo che si può e si deve insegnare a scrivere noir. Ti pareva. 

L’opinione comune è che scrivere sia facile. Che la propria vita sia più interessante di quella degli altri. 

Perissinotto racconta sempre di quella volta che ha incontrato una signora “Ahh, ma lo scrivessi io un libro sulla mia vita, venderebbe milioni di copie”, al che lui le risponde “Ma signora la sua vita è davvero interessantissima! Perché non ci fa un film invece che un libro?” – e qui la signora ci casca “Ehh ma sa, fare un film è difficile. Un libro possono scriverlo tutti”. 

Il succo è che la tecnica dello scrivere sembra facile, sembra addirittura che non ci sia tecnica. Ma se sembra che non ci sia è perché la tecnica funziona bene. 

La tecnica serve a far sembrare reale la finzione

Bisogna quindi dosare le informazioni, devi dare l’impressione che quel colpevole l’hai sempre avuto accanto a te e non te ne sei mai accorto. Scrivere un poliziesco vuol dire andare incontro a un pubblico difficile. Perché solitamente il pubblico del poliziesco fa particolarmente fatica a passare dalla realtà alla letteratura, dalla cronaca al poliziesco. Chiedono una corrispondenza con la realtà e le moderne tecniche di indagine che non è dovuta alla forma del romanzo. 

Raccontare il crimine è vera letteratura, a condizione che lo si sappia fare.

Serve una certa malizia per fare queste cose. 

Finiamo con due parole riguardo al programma della scuola: sarà dalle 18:30 alle 21:30 per 13 lunedì. Sarà didattico, tecnico e operativo. 

La realtà non è raccontabile, una storia sì. 

Non sono necessariamente d’accordo, in realtà. 

Quando si scrive, in ogni caso, l’obiettivo sarebbe far dimenticare che si sta leggendo. 

Altre informazioni sono reperibili sul Capricorno Edizioni e nell’estate del 2023 c’è stata la Bardonecchia Summer Noir. 

Questo è quanto. 

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